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Cronaca

Mazara del Vallo (TP) | Arrestato un pregiudicato per spaccio di stupefacenti

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A Mazara del Vallo, un pregiudicato cinquantenne è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di spaccio di stupefacenti. L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per reati legati alla droga, è stato sorpreso durante un controllo di routine da parte degli agenti del Commissariato di P.S. di Mazara, che hanno notato un comportamento sospetto, con il soggetto che appariva particolarmente nervoso.

La perquisizione dell’abitazione, condotta anche dalla Squadra Mobile di Trapani, ha permesso di scoprire un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Nascoste all’interno di una vecchia stufa, sono stati trovati 400 grammi di cocaina. Inoltre, in un barattolo di proteine, erano occultati 100 grammi di hashish e 32 grammi di crack. Gli agenti hanno anche rinvenuto una somma di 3.000 euro, probabilmente provento dell’attività di spaccio.

Durante le operazioni di controllo, la Polizia ha perquisito anche una seconda abitazione a lui riconducibile. Qui, gli investigatori hanno scoperto quattro panetti di hashish del peso complessivo di 800 grammi e una pistola Beretta calibro 7,65, rubata anni fa. Sebbene la pistola e la droga siano state sequestrate, non è stato possibile stabilire una diretta responsabilità dell’uomo in relazione a questi ritrovamenti.

Per quanto riguarda lo stupefacente trovato nell’abitazione dove stava scontando gli arresti domiciliari, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito in carcere. Il GIP del Tribunale di Marsala ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

Il cinquantenne, noto alle forze dell’ordine e già oggetto di precedenti indagini, aveva subito in passato una confisca di beni mobili e immobili per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti frutto della sua attività di spaccio. Nel 2021, era stato sottoposto anche alla misura della sorveglianza speciale.

Cronaca

Calimera (LE) | Catturato ricercato internazionale durante la notte di Natale

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Nella serata del 25 dicembre, mentre molte famiglie celebravano la festività, i Carabinieri di Calimera, coadiuvati dalla Sezione Radiomobile di Lecce, hanno portato a termine un’operazione di rilievo internazionale, assicurando alla giustizia un cittadino rumeno di 39 anni ricercato per gravi reati. L’uomo, su cui pendeva un mandato di arresto europeo, era stato condannato in Romania per violenze e traffico di migranti.

Il ricercato era stato condannato a oltre quattro anni di reclusione dal Tribunale di Arad per il suo ruolo in un traffico illecito avvenuto nel 2022. In quell’occasione, aveva organizzato il trasporto di 31 migranti, tra cui cittadini indiani e bengalesi, nascondendoli in un camion diretto in Romania. La sua storia criminale comprende anche un episodio di violenza estrema risalente al 2016, che aveva portato a una precedente condanna.

La svolta è arrivata quando l’uomo si è registrato in una struttura ricettiva del Salento. Il suo nominativo, inserito nella banca dati come previsto dalla legge italiana, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Grazie a un’accurata attività di analisi e cooperazione internazionale, i Carabinieri hanno confermato l’identità del ricercato e il legame con il mandato europeo emesso dalle autorità rumene.

L’operazione è stata condotta con estrema cautela per evitare che il soggetto potesse darsi alla fuga. I militari hanno pianificato ogni dettaglio con precisione, riuscendo a fermarlo senza incidenti.

Dopo l’arresto, il 39enne è stato trasferito al carcere di Lecce “Borgo San Nicola”, dove resterà a disposizione delle autorità competenti in attesa delle procedure di estradizione. La collaborazione tra i Carabinieri e la magistratura italiana ha garantito che la giustizia facesse il suo corso.

Questo intervento dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale e della capacità delle forze dell’ordine italiane di individuare e arrestare criminali anche nei contesti più complessi. La determinazione e la prontezza dimostrate dai Carabinieri di Calimera e Lecce sottolineano l’importanza di un sistema di sicurezza ben integrato e costantemente operativo, anche durante le festività.

L’arresto non è solo una vittoria per la giustizia, ma un messaggio chiaro: nessuno è al di sopra della legge, e la sicurezza della comunità rimane una priorità assoluta.

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Cronaca

Bari | Sequestrati Oltre 60.000 prodotti contraffatti e non sicuri al porto cittadino

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Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza presso il porto di Bari ha portato al sequestro di un vasto assortimento di merce contraffatta e potenzialmente pericolosa. Tra i beni intercettati spiccano giocattoli, accessori di abbigliamento e calzature riportanti marchi noti riprodotti illecitamente.

L’operazione è il risultato di un’accurata analisi del rischio sui flussi commerciali e della verifica della merce in entrata nel territorio italiano. Utilizzando sistemi innovativi di incrocio dati, i Finanzieri sono riusciti a identificare incongruenze tra le dichiarazioni doganali e il contenuto effettivo di diversi container, provenienti dalla Grecia.

In uno di questi container sono stati rinvenuti oltre 51.000 giocattoli contraffatti con i loghi di celebri marchi internazionali come Marvel, Disney, Pokémon e Hello Kitty. Questi prodotti, destinati in gran parte a soddisfare la crescente domanda natalizia, sono risultati non conformi alle normative di sicurezza, rappresentando un rischio per i consumatori più giovani.

In altri due container sono stati trovati oltre 9.000 accessori di abbigliamento e 4.000 borse che imitavano i modelli di marchi di lusso come Louis Vuitton, Dior e Michael Kors.

La commercializzazione di prodotti contraffatti non solo rappresenta un danno economico per le aziende che rispettano le leggi, ma anche una minaccia per la salute dei consumatori, ignari di acquistare articoli non sicuri a prezzo pieno. Inoltre, la diffusione di questi beni alimenta un circuito di concorrenza sleale e sottrae risorse importanti al gettito fiscale.

I tecnici delle aziende titolari dei marchi coinvolti hanno confermato la contraffazione dei prodotti, che sono stati immediatamente sequestrati. La Guardia di Finanza ha denunciato i responsabili alle autorità competenti con l’accusa di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti e non sicuri.

Questa operazione sottolinea il ruolo cruciale della Guardia di Finanza nella tutela del mercato legale e della competitività delle imprese italiane. Inoltre, evidenzia l’importanza di contrastare l’ingresso di beni illeciti, salvaguardando non solo l’economia nazionale, ma anche la sicurezza e la salute dei consumatori.

Si ricorda che le indagini sono in una fase preliminare, e le accuse mosse dovranno essere confermate in sede giudiziaria, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.

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Cronaca

Bologna | Sospensione di 15 giorni per due locali accusati di somministrazione di alcol a minorenni

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Il Questore di Bologna ha preso provvedimenti decisi per contrastare la somministrazione di alcol a minori, sospendendo le attività di due esercizi commerciali per quindici giorni. La misura riguarda un pubblico esercizio situato in via Cesare Battisti e un negozio di generi alimentari in Strada Maggiore, entrambi identificati come luoghi in cui sono state vendute o somministrate bevande alcoliche a giovani al di sotto dell’età consentita.

Le irregolarità sono emerse durante un’operazione di prevenzione condotta dalla Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Bologna, in collaborazione con la Polizia Locale. Nella serata del 21 dicembre, gli agenti hanno osservato scene che confermavano la vendita e il consumo di alcolici da parte di minorenni.

Nel primo caso, gli operatori hanno notato tre giovani uscire dal negozio di Strada Maggiore portando buste contenenti bottiglie di birra. Dopo averli fermati e identificati, è emerso che i ragazzi erano tutti minorenni. Per di più, il negozio in questione era già stato sanzionato in passato per violazioni legate alla vendita di alcolici in orari vietati.

Più tardi, intorno alle 23, un controllo presso il locale di via Cesare Battisti ha rivelato una situazione simile: un gruppo di giovani stava consumando calici di vino e birre, senza che il titolare avesse effettuato alcuna verifica sull’età dei clienti. La mancanza di controlli ha rappresentato, secondo le autorità, un rischio significativo per la salute e il benessere dei minori presenti.

Considerando la gravità degli episodi e la recidiva di una delle attività coinvolte, il Questore di Bologna ha deciso di sospendere le autorizzazioni dei due locali per quindici giorni. Questo provvedimento mira non solo a punire le infrazioni, ma anche a salvaguardare la sicurezza pubblica e dissuadere comportamenti simili in futuro.

L’episodio sottolinea l’importanza di un rigoroso rispetto delle norme sulla vendita e somministrazione di alcolici. In particolare, richiama l’attenzione dei gestori di attività commerciali sulla necessità di adottare misure preventive per evitare che sostanze potenzialmente dannose siano accessibili ai più giovani.

La sospensione, oltre a fungere da monito, rappresenta un passo verso la protezione dei minori e il mantenimento dell’ordine pubblico, in un periodo dell’anno in cui i rischi legati all’abuso di alcol sono particolarmente elevati.

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