Cronaca

Matera | Tutela della fauna selvatica, sequestri di mezzi vietati dalla legge

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I Carabinieri Forestali della provincia di Matera hanno intensificato le operazioni di controllo sul territorio in concomitanza con l’apertura della stagione venatoria regionale, con l’obiettivo di vigilare sul rispetto delle norme a tutela della fauna selvatica. Questi interventi si sono resi particolarmente necessari per garantire che l’attività di caccia, regolata dal calendario venatorio 2024/2025, avvenga in conformità con le disposizioni vigenti.

Nel corso delle ispezioni, i militari hanno rinvenuto numerosi dispositivi illegali utilizzati per attirare specie migratorie. In totale, sono stati sequestrati sedici richiami acustici, apparecchiature sofisticate in grado di riprodurre i versi degli animali per concentrare gli uccelli in aree mirate. Questi strumenti, vietati dalla normativa, sfruttano tecnologie avanzate come amplificatori, altoparlanti e timer programmabili, ed erano accuratamente nascosti in zone rurali, come vecchi edifici abbandonati o tra i cespugli di macchia mediterranea.

I dispositivi sequestrati erano collocati strategicamente in luoghi attraversati dalle rotte migratorie degli uccelli selvatici, spesso in terreni agricoli o aree incolte. La loro funzione principale è quella di agevolare il prelievo venatorio illegale, alterando gli equilibri naturali e mettendo a rischio la conservazione di specie protette.

Le operazioni condotte dai Carabinieri Forestali non si limitano al sequestro dei dispositivi, ma mirano anche a identificare e perseguire i responsabili di queste violazioni. L’utilizzo di richiami elettroacustici rappresenta infatti una grave infrazione alle normative sulla caccia, con conseguenze sia penali che amministrative.

Questa attività di controllo si inserisce in una più ampia strategia di contrasto agli illeciti ambientali, con l’obiettivo di preservare il patrimonio faunistico e naturale, che rappresenta un bene collettivo e indisponibile. I militari continueranno a monitorare il territorio per garantire che la pratica venatoria sia esercitata nel rispetto delle leggi e dell’equilibrio ecologico.

Tali operazioni, oltre a proteggere la fauna selvatica, sottolineano l’importanza di un’attività di vigilanza capillare per contrastare fenomeni illegali che danneggiano l’ambiente e compromettono la biodiversità.

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