Cronaca
Matera | Mandato d’arresto europeo per un 34enne sloveno
La Polizia ha eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti di un cittadino sloveno di 34 anni, residente a Montescaglioso (Matera). La misura è stata resa esecutiva dalla Corte d’Appello di Potenza, su richiesta del Tribunale distrettuale di Capodistria (Slovenia).
L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Matera in attesa dell’estradizione. Le autorità slovene gli contestano di aver trasportato i clandestini in condizioni disumane, mettendo così a rischio la loro vita e salute, e lo accusano del reato di attraversamento illecito di confine o territorio di Stato.
Questo reato è punito dal codice penale sloveno con una pena da tre a 15 anni di reclusione. Secondo una nota diffusa dalla Questura di Matera, l’operazione è il risultato di una cooperazione internazionale di polizia che ha permesso di scoprire che l’uomo, nel mese di ottobre 2018, ha agito all’interno di un’organizzazione criminale strutturata, ricevendo ingenti somme di denaro per facilitare l’ingresso illegale nel territorio sloveno di undici cittadini pakistani, privi di autorizzazione.
Cronaca
Napoli, sequestrati 50 chili di botti illegali: arrestato un 24enne
Con oltre un mese di anticipo rispetto al Capodanno, i carabinieri hanno messo a segno un importante colpo contro il commercio di fuochi d’artificio illegali. Durante un’operazione nell’area Flegrea, i militari hanno sequestrato 486 ordigni esplosivi per un peso complessivo di circa 50 chili, trovati in un appartamento a Pozzuoli. Tra questi, spiccavano le cosiddette “bombe Sinner”, ordigni artigianali ribattezzati con il nome di un noto campione sportivo.
Il blitz e il sequestro
Le indagini hanno portato i carabinieri, con il supporto degli artificieri, a individuare il deposito clandestino di botti in una casa di un 24enne incensurato. Gli ordigni sequestrati, tra cui le pericolose “cipolle” e altri fuochi artigianali, erano conservati in condizioni critiche, aggravando il rischio di incidenti. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente.
Fuochi artigianali pericolosi
Questi botti, spesso denominati con nomi ispirati a personaggi o eventi popolari, rappresentano una minaccia concreta per la sicurezza pubblica. I sequestri ricordano episodi analoghi degli scorsi anni, come quelli delle bombe “Kvara” o “pallone di Maradona”. Recentemente, la tragedia di Ercolano, dove l’esplosione di una fabbrica abusiva ha causato la morte di tre operai, ha acceso i riflettori sui rischi connessi alla produzione e conservazione di questi fuochi.
Attenzione e controlli in aumento
Le forze dell’ordine, grazie al prezioso contributo del nucleo artificieri, intensificheranno i controlli per prevenire ulteriori incidenti. L’operazione rappresenta un monito per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dei fuochi illegali e garantire una maggiore sicurezza durante le festività.Con oltre un mese di anticipo rispetto al Capodanno, i carabinieri hanno messo a segno un importante colpo contro il commercio di fuochi d’artificio illegali. Durante un’operazione nell’area Flegrea, i militari hanno sequestrato 486 ordigni esplosivi per un peso complessivo di circa 50 chili, trovati in un appartamento a Pozzuoli. Tra questi, spiccavano le cosiddette “bombe Sinner”, ordigni artigianali ribattezzati con il nome di un noto campione sportivo.
Il blitz e il sequestro
Le indagini hanno portato i carabinieri, con il supporto degli artificieri, a individuare il deposito clandestino di botti in una casa di un 24enne incensurato. Gli ordigni sequestrati, tra cui le pericolose “cipolle” e altri fuochi artigianali, erano conservati in condizioni critiche, aggravando il rischio di incidenti. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente.
Fuochi artigianali pericolosi
Questi botti, spesso denominati con nomi ispirati a personaggi o eventi popolari, rappresentano una minaccia concreta per la sicurezza pubblica. I sequestri ricordano episodi analoghi degli scorsi anni, come quelli delle bombe “Kvara” o “pallone di Maradona”. Recentemente, la tragedia di Ercolano, dove l’esplosione di una fabbrica abusiva ha causato la morte di tre operai, ha acceso i riflettori sui rischi connessi alla produzione e conservazione di questi fuochi.
Attenzione e controlli in aumento
Le forze dell’ordine, grazie al prezioso contributo del nucleo artificieri, intensificheranno i controlli per prevenire ulteriori incidenti. L’operazione rappresenta un monito per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dei fuochi illegali e garantire una maggiore sicurezza durante le festività.
Cronaca
Iglesias (CA) | Tragedia sulla SS 130: Aurora e Riccardo, 17anni, perdono la vita in uno schianto
Una notte segnata dal dolore quella tra sabato 23 e domenica 24 novembre, quando un incidente stradale ha spezzato le giovani vite di Aurora Marcia e Riccardo Lai, entrambi 17enni, nei pressi dello svincolo per Iglesias sulla statale 130.
L’incidente
Intorno all’una, lo scooter Yamaha Booster 50 su cui viaggiavano i due ragazzi si è scontrato violentemente con una Range Rover Evoque guidata da un 32enne di Gonnesa. L’impatto non ha lasciato scampo ai giovani, nonostante il pronto intervento dei soccorritori. Il conducente dell’auto, seppur illeso, è rimasto sotto shock.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire la dinamica dell’incidente. Entrambi i veicoli sono stati sequestrati per effettuare i necessari accertamenti tecnici, mentre le salme dei ragazzi sono state traslate presso il Centro traumatologico ortopedico di Iglesias.
Il cordoglio della città
Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, sospendendo le attività pubbliche e chiudendo le scuole. “La comunità si stringe attorno alle famiglie di Aurora e Riccardo – si legge in una nota ufficiale – offrendo tutto il sostegno possibile in questo momento di dolore.”
Un dolore collettivo
L’intera comunità di Iglesias è sotto shock, unita nel cordoglio per una tragedia che lascia un vuoto profondo. Aurora e Riccardo erano giovani pieni di speranza, ora ricordati con affetto e commozione da chi li conosceva.
Cronaca
Lecce | Auto contro un albero: muore a 24 anni il militare Nicolò Cavalera
Tragedia sulla provinciale 4 tra Campi Salentina e Squinzano, in provincia di Lecce, dove nella notte di domenica 24 novembre ha perso la vita Nicolò Cavalera, un militare di 24 anni originario di Leverano. Il giovane, in licenza nel suo paese natale, viaggiava da solo a bordo di una Mercedes Classe A quando è uscito di strada, schiantandosi contro un albero d’ulivo.
Allarme automatico e soccorsi inutili
A dare l’allarme è stato il sistema di sicurezza dell’autovettura, che ha inviato una segnalazione al centro assistenza, attivando i soccorsi. All’arrivo del personale del 118, però, per il giovane conducente non c’era più nulla da fare. I vigili del fuoco del distaccamento di Veglie, intervenuti sul posto, hanno estratto il corpo senza vita dall’abitacolo deformato.
Indagini in corso
I carabinieri delle stazioni di Guagnano, Veglie e Campi Salentina stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Non sono ancora chiare le cause che hanno portato il veicolo a uscire di strada.
Un giovane in servizio lontano da casa
Nicolò Cavalera, militare in servizio al Nord Italia, era tornato a Leverano per trascorrere alcuni giorni di licenza. La comunità locale è sotto shock per la tragica scomparsa di un giovane descritto come legato al suo paese e alla sua famiglia.
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