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Cronaca

Massafra (TA) | Tre arresti per tentato omicidio e detenzione illegale di armi

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A Massafra, un grave episodio di violenza ha portato all’arresto di tre uomini accusati di tentato omicidio e di possesso e utilizzo illegale di un’arma da fuoco. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, hanno portato alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal GIP su richiesta degli inquirenti.

L’episodio risale alla mattina del 13 settembre 2024, quando un cittadino di origini pakistane è stato ferito gravemente all’interno della sua abitazione da un colpo di arma da fuoco. Il proiettile, sparato a distanza ravvicinata, ha causato lesioni talmente serie da richiedere un intervento chirurgico d’urgenza, durante il quale la vittima ha subito l’asportazione della milza.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre arrestati avrebbero agito per vendetta. La motivazione del gesto risiederebbe in un presunto episodio di molestie: uno degli occupanti dell’abitazione della vittima sarebbe stato accusato di aver rivolto attenzioni indesiderate a una giovane donna, amica di uno degli aggressori. Dopo aver ricevuto la confidenza della ragazza, il gruppo avrebbe cercato il presunto responsabile, interrogando altre persone di origini pakistane per ottenere informazioni sulla sua posizione.

La notte dell’aggressione, uno dei tre uomini avrebbe contattato telefonicamente il loro obiettivo, rivolgendogli minacce. Poco dopo, il gruppo si è recato presso l’abitazione indicata, dove ha richiesto insistentemente di entrare. Quando la porta è stata aperta, uno degli aggressori ha esploso un colpo diretto al petto della persona che si trovava davanti a loro, senza preoccuparsi della reale identità della vittima.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Massafra hanno permesso di identificare gli autori del gesto. L’azione violenta, mossa da un intento punitivo, ha evidenziato un totale disinteresse per le conseguenze delle loro azioni, aggravando la posizione degli arrestati.

I tre uomini sono stati condotti nella Casa Circondariale di Taranto, dove rimarranno in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Il procedimento si trova ancora nella fase preliminare, e i tre indagati, come stabilito dalla legge, devono essere considerati innocenti fino a un’eventuale sentenza definitiva. Tuttavia, la gravità delle accuse e le prove raccolte finora sottolineano l’urgenza di misure cautelari per garantire la sicurezza pubblica.

Questo drammatico evento riporta al centro dell’attenzione il tema della violenza e della giustizia privata, evidenziando l’importanza di una risposta tempestiva e coordinata delle autorità per tutelare la comunità.

Cronaca

Narni (TR) | Arrestato giovane per detenzione di droga e spaccio

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I Carabinieri delle Stazioni di Narni e Narni Scalo hanno arrestato un 25enne italiano, incensurato e residente a Spoleto, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto durante un controllo su strada lungo la Via Flaminia Ternana, quando il giovane, alla guida della sua auto, è stato fermato per una perquisizione.

Durante il controllo, i militari hanno trovato all’interno di una borsa che il giovane aveva con sé oltre 446 grammi di hashish, confezionati in involucri sottovuoto, e una somma in contante superiore ai 3.000 euro, somma che si ritiene fosse il provento di attività illecite legate allo spaccio. La droga e il denaro sono stati sequestrati.

A seguito di quanto emerso, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e posto agli arresti domiciliari. Le indagini sono ancora in corso e, come da prassi, fino a una eventuale condanna definitiva, l’indagato deve considerarsi innocente.

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Cronaca

Bologna | Arrestati nella notte 3 uomini per due spaccate in centro

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Nella notte appena trascorsa, tre individui sono stati arrestati a Catania dagli agenti del Commissariato Due Torri San Francesco e della U.P.G.S.P. della Questura, dopo un tentativo di furto in una pizzeria in via Milazzo. La segnalazione del proprietario dell’attività, che aveva osservato tramite le telecamere di sorveglianza un uomo frugare nel registratore di cassa e nel frigo, ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire prontamente e di intercettare i ladri.

Secondo la ricostruzione, dopo aver forzato la porta d’ingresso, uno dei malviventi è entrato nel locale mentre altri due facevano da palo all’esterno. Il proprietario, in contatto con la Polizia, ha notato i complici allontanarsi verso i Giardini Fava e ha prontamente avvisato le forze dell’ordine. Le pattuglie sono state posizionate per bloccare le vie di fuga, riuscendo a fermare uno dei sospetti, un giovane italiano di 20 anni, nei pressi dei giardini. L’uomo è stato trovato in possesso di alcuni oggetti, tra cui bottiglie di alcolici, merendine e un coltellino.

Nel frattempo, gli altri due complici sono stati rintracciati dietro un’aiuola. Un cittadino polacco di 30 anni, con numerosi precedenti, aveva con sé un piede di porco, un cacciavite e quattro cavalletti in acciaio, mentre l’italiano di 40 anni, noto alle forze dell’ordine per reati simili, era in possesso di un altro piede di porco. L’analisi dei precedenti e delle misure cautelari ha rivelato che il più anziano dei fermati era sottoposto a un obbligo di presentazione quotidiana alla polizia, misura che non rispettava.

Gli agenti, dopo aver arrestato i tre uomini, hanno esteso i controlli ad altre attività commerciali della zona, scoprendo che poco prima, un distributore automatico di una tabaccheria in via Marconi era stato forzato e svuotato. Le immagini di videosorveglianza hanno confermato che uno dei fermati aveva utilizzato il piede di porco per scassinare la macchina.

I tre sono stati arrestati per furto pluriaggravato in concorso e sono stati trasferiti in tribunale per il processo per direttissima. L’operazione rientra in un’ampia serie di controlli volti a garantire la sicurezza in una zona segnalata da tempo dai residenti e dai commercianti per il degrado e il fenomeno del bivacco, che nelle ultime settimane è stato al centro dell’attività di sorveglianza intensificata da parte delle forze dell’ordine, specialmente durante le ore notturne.

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Cronaca

Taranto | Contrasto alla contraffazione, sequestrati oltre 215.000 prodotti pericolosi

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Negli ultimi giorni, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Taranto ha svolto una serie di controlli mirati per contrastare la vendita di prodotti contraffatti e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Gli interventi, che hanno coinvolto diverse località come Taranto, Grottaglie, San Giorgio Ionico, Ginosa, Sava e Manduria, hanno portato al sequestro di oltre 215.000 articoli di vario tipo, tra cui capi di abbigliamento falsificati, luci natalizie contraffatte e articoli per la casa privi delle necessarie informazioni di legge.

Le operazioni sono state realizzate dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria e dai reparti locali, tra cui la Compagnia di Manduria e la Tenenza di Castellaneta. Durante i controlli, sono stati rinvenuti numerosi prodotti non conformi agli standard previsti dalla normativa italiana, come ad esempio articoli di cancelleria e dispositivi per la casa privi delle informazioni obbligatorie relative alla provenienza, alle sostanze potenzialmente pericolose e ai materiali utilizzati, come imposto dal “Codice del Consumo”.

Particolare attenzione è stata dedicata a circa 600 piatti in plastica, sui quali era indebitamente riportato il logo “MOCA” (Materiali e Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti), senza che questi prodotti avessero il certificato di conformità richiesto per legge. Questo tipo di irregolarità rappresenta un grave rischio per la salute pubblica, poiché i prodotti non certificati possono contenere sostanze dannose per i consumatori.

Al termine dei controlli, i titolari di sei esercizi commerciali sono stati segnalati alle autorità competenti per le necessarie verifiche e sanzioni. La Guardia di Finanza ha inoltre avviato indagini per smantellare la rete di distribuzione di tali prodotti, con l’obiettivo di interrompere le filiere produttive illegali e recuperare i proventi derivanti da tali attività illecite.

La contraffazione, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, sottrae anche opportunità e competitività alle imprese che operano nel rispetto delle normative, danneggiando l’intero tessuto economico. Le azioni delle forze dell’ordine si inseriscono in un ampio contrasto alla commercializzazione di prodotti falsificati, una problematica che interessa non solo l’Italia, ma anche altri paesi europei, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei consumatori e la lealtà del mercato.

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