Cronaca

Mantova | Lavoro sommerso in aumento: intervento della GdF

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Nel fine settimana appena trascorso, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Mantova hanno intensificato la loro azione di prevenzione e contrasto al lavoro sommerso, un fenomeno che continua a destare preoccupazione nella regione Lombardia. Durante controlli mirati, sono stati scoperti dieci lavoratori impiegati “in nero” nei settori della somministrazione, intrattenimento e logistica. Questo intervento fa parte di una strategia più ampia di vigilanza economica sul territorio, attuata anche in seguito alle indicazioni del Prefetto e del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Le sanzioni previste per i datori di lavoro coinvolti si sono immediatamente attivate, con segnalazioni agli Uffici Territoriali del Lavoro per la sospensione delle attività, in conformità con le normative vigenti. Tra i lavoratori identificati, due sono risultati privi di permesso di soggiorno, configurando una violazione più grave secondo la legislazione italiana.

Dal gennaio di quest’anno, la Guardia di Finanza ha già scoperto 250 lavoratori irregolari, con circa cinquanta datori di lavoro denunciati. Questo trend mette in evidenza la persistente diffusione del lavoro sommerso, che danneggia l’economia e le finanze pubbliche, poiché consente a chi lo pratica di evadere le tasse e di non rispettare le normative sul lavoro.

Il contrasto al lavoro sommerso è fondamentale non solo per garantire la legalità, ma anche per promuovere un mercato equo e competitivo, in cui tutti i cittadini possano contribuire al sistema fiscale in modo giusto. La Guardia di Finanza, attraverso il suo impegno costante e il servizio di Pubblica Utilità 117, rimane vigile contro questi fenomeni, sostenendo l’importanza di un’economia sana e legale per il benessere collettivo.

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