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Cronaca

Maltempo in Lombardia | Esonda fiume Lambro

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L’Italia settentrionale è attualmente colpita da una nuova ondata di maltempo, con la Lombardia sotto allerta rossa a causa di forti piogge che hanno interessato la regione. Nella notte, Milano ha subito intensi rovesci, causando l’esondazione del fiume Lambro, mentre la vasca di laminazione del Seveso è stata attivata per contenere l’emergenza idrica.

In risposta alla situazione critica, le autorità hanno disposto la chiusura delle scuole superiori a Bergamo e Lecco. Inoltre, in alcune aree delle valli circostanti, come Val Brembana, Val Serina e Valle Imagna, tutte le scuole di ogni grado sono state chiuse per garantire la sicurezza degli studenti. Le piogge hanno colpito anche altre regioni, con avvisi di allerta arancione in Emilia, Trentino e Veneto, e gialla in Romagna, Alto Adige e Liguria.

L’assessore alla protezione civile ha comunicato che le forti precipitazioni sono iniziate nella notte e che il fiume Lambro ha raggiunto la soglia di allerta, portando all’evacuazione di due comunità nel parco circostante. Sebbene la situazione rimanga critica, si prevede un miglioramento nel pomeriggio, dando speranza a una rapida normalizzazione delle condizioni meteorologiche.

Cronaca

Reggio Emilia: 28enne viola le misure alternative, torna in carcere

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ADN24

Un uomo di 28 anni, residente a Reggio Emilia, è stato condannato a 4 anni e 11 mesi di reclusione per associazione a delinquere e furto, ma stava scontando il residuo della pena in regime di affidamento in prova al servizio sociale. Tuttavia, il mancato rispetto delle prescrizioni e un episodio sospetto hanno portato alla revoca della misura alternativa e al suo ritorno in carcere.

Il 14 novembre, durante un controllo del territorio a Campagnola Emilia, i carabinieri hanno fermato il giovane, alla guida di un’auto con a bordo altri tre uomini. Insospettiti dalle risposte vaghe del conducente e dei passeggeri, i militari hanno perquisito il veicolo, trovando torce, cappellini, guanti e due cacciaviti di grandi dimensioni, ritenuti strumenti idonei a commettere reati.

Il 28enne è stato denunciato alla Procura di Reggio Emilia per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Inoltre, è emerso che non si era presentato all’associazione dove era obbligato a svolgere attività risocializzante, senza fornire giustificazioni valide.

Il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ha così disposto la sospensione della misura alternativa e il trasferimento in carcere. L’uomo è stato prelevato presso la sua abitazione, condotto in caserma e successivamente incarcerato.

L’episodio evidenzia l’importanza del rispetto delle condizioni legate alle misure alternative alla detenzione, il cui mancato adempimento può comportare la revoca immediata e il ritorno in carcere.

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Cronaca

Milano, avvocato trovato morto in casa: indagini in corso

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ADN24

Un avvocato di 65 anni è stato trovato morto nella sua abitazione in via Carducci, nel centro della città. La scoperta è avvenuta nella giornata di ieri, quando un uomo, che aveva un appuntamento con la vittima, ha allertato le autorità dopo aver trovato il corpo senza vita. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia, che ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze del decesso.

Secondo le prime informazioni, il corpo dell’uomo presentava una ferita alla testa. Gli investigatori stanno cercando di determinare se tale ferita sia compatibile con una caduta accidentale – ipotizzando che l’uomo, cadendo, non sia riuscito a chiedere aiuto – oppure se sia il risultato di un’aggressione. Per il momento, entrambe le piste restano aperte.

L’appartamento è stato sottoposto a rilievi approfonditi da parte della scientifica, mentre il corpo è stato trasferito all’Istituto di Medicina Legale per l’autopsia, che sarà cruciale per stabilire la causa esatta della morte.

La vittima era un avvocato noto nel suo ambito professionale, e la notizia ha scosso il quartiere di via Carducci, una zona tranquilla e residenziale. I vicini non avrebbero segnalato rumori o movimenti sospetti nei giorni precedenti al ritrovamento.

Gli inquirenti stanno analizzando le ultime ore di vita dell’uomo e verificando eventuali rapporti personali o professionali che potrebbero essere rilevanti per le indagini.

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Cronaca

Ergastolo chiesto per Filippo Turetta: il femminicidio di Giulia Cecchettin raccontato in aula

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ADN24

“Premeditazione, crudeltà e stalking”: su queste basi il pubblico ministero Andrea Petroni ha chiesto la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin. La requisitoria, presentata in Corte d’Assise, ha ricostruito nel dettaglio i tragici eventi dell’11 novembre 2023 e le settimane precedenti, tratteggiando un quadro agghiacciante dell’ossessione e della violenza che hanno portato al delitto.

Il pm ha messo in luce come la relazione tra Filippo e Giulia fosse segnata da un controllo ossessivo e da una spirale di minacce. Gli indizi della premeditazione, per Petroni, sono schiaccianti: una lista scritta da Turetta il 7 novembre documenta i suoi preparativi, includendo l’acquisto di scotch, coltelli, sacchi neri e mappe per la fuga. A ciò si aggiunge la meticolosa ricerca di luoghi per occultare un cadavere e l’occultamento finale del corpo di Giulia vicino al lago di Barcis, in Friuli.

Terribili anche i dettagli sulla brutalità del delitto, rievocati in aula con video e prove raccolte dai Carabinieri. Il pm ha sottolineato le numerose menzogne di Turetta durante gli interrogatori e il processo, dove ha spesso cercato rifugio nei “non ricordo”.

Le parti civili, rappresentanti della famiglia Cecchettin, hanno chiesto giustizia e trasformare il dolore in simbolo di lotta contro la violenza di genere. “Giulia deve essere un simbolo, dentro e fuori dall’aula”, hanno dichiarato gli avvocati della famiglia.

Martedì sarà il turno della difesa, che potrebbe puntare sulla strada della “giustizia riparativa”. La sentenza è attesa per il 3 dicembre.

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