L’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna ha causato significativi allagamenti a Piacenza e nelle aree circostanti. Nella notte, il livello del Po ha superato la soglia di sei metri, provocando l’allagamento di campi e strade in diverse zone della città, inclusa via Nino Bixio.

Il comune ha attuato misure di sicurezza, chiudendo con transenne il passaggio sottostante il ponte ferroviario, per proteggere la popolazione da eventuali rischi. Le forti piogge e l’innalzamento del fiume hanno portato a numerose richieste di intervento ai vigili del fuoco e ai volontari della protezione civile, impegnati a fronteggiare le emergenze e a garantire la sicurezza dei cittadini.

Le autorità locali sono in allerta e monitorano la situazione, cercando di gestire al meglio le conseguenze del maltempo. La popolazione è invitata a prestare attenzione e a seguire le indicazioni delle autorità competenti per ridurre i rischi legati a questa situazione critica.

Una mattina di pioggia a Ischia si è trasformata in un dramma per una turista piemontese di 81 anni, che ha perso la vita mentre era a bordo del traghetto Giulia D’Abundo. La nave, della compagnia di navigazione Medmar, stava partendo da Casamicciola Terme intorno alle 6 del mattino, diretta verso Pozzuoli, quando la donna ha accusato un malore a poche miglia dal porto di destinazione.

Nonostante i tentativi di soccorso da parte dell’equipaggio, che ha immediatamente fermato la nave per prestare assistenza, ogni sforzo è stato vano. La turista è deceduta poco dopo l’insorgere del malore, lasciando nello sconforto i compagni di viaggio e l’equipaggio del traghetto.

In seguito all’incidente, le autorità hanno disposto la sospensione delle attività di navigazione del Giulia D’Abundo. Sono in corso le indagini per comprendere la dinamica della tragedia e per valutare se sia necessaria un’autopsia per chiarire le cause del decesso. Le autorità competenti stanno effettuando rilievi a bordo per raccogliere ulteriori informazioni sull’accaduto.

Questo triste evento ha sollevato preoccupazioni tra i viaggiatori e gli operatori del settore, sottolineando l’importanza della sicurezza e della pronta assistenza in situazioni di emergenza. La comunità locale e i turisti sono stati colpiti dalla notizia, esprimendo vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento di dolore.

Oggi, Napoli è stata teatro di una significativa manifestazione contro il G7 della Difesa, in corso al Palazzo Reale. La protesta, organizzata da vari movimenti, ha visto la partecipazione di circa mille persone, unite nel denunciare le guerre e il genocidio del popolo palestinese.

Il corteo, partito nel pomeriggio da piazza Garibaldi, ha subito una deviazione rispetto al percorso originale, che ha suscitato tensioni e preoccupazioni tra i manifestanti. Davide Dioguardi, un rappresentante di Rete Napoli contro la Guerra, ha esposto le ragioni della mobilitazione, sottolineando l’importanza di far sentire la voce di Napoli contro la guerra e la repressione, e criticando le restrizioni imposte dalla Questura, interpretate come una minaccia alla libertà di espressione.

I partecipanti, tra cui rappresentanti di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, hanno sventolato bandiere e manifesti, dando vita a una manifestazione colorata e ricca di messaggi pacifisti. Una delle rappresentazioni più significative è stata la creazione di una “bomba di carta”, adornata con illustrazioni di ospedali, scuole e teatri. Questa scultura simbolica ha messo in luce l’impatto devastante delle armi utilizzate nei conflitti, in particolare nel contesto del conflitto israelo-palestinese.

L’evento ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un dialogo pacifico e di una risoluzione diplomatica dei conflitti, piuttosto che sul ricorso alla violenza. La mobilitazione di oggi ha dimostrato un forte desiderio di attivismo e di impegno civile, con i partecipanti che hanno voluto esprimere la loro opposizione alle politiche di guerra e alla violenza, sperando di ispirare una maggiore consapevolezza tra i cittadini e i decisori politici.