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Cronaca

Lucera (FG) | Scoperti ordigni esplosivi in un locale comunale: tre arresti

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Un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Lucera ha portato all’arresto in flagranza di tre persone, tra cui un dipendente comunale, con l’accusa di detenzione e porto illegale di ordigni esplosivi. L’intervento rientra in un’attività mirata al contrasto della vendita illegale di materiale pirotecnico, fenomeno particolarmente diffuso in prossimità delle festività natalizie.

Grazie a un’attenta attività di osservazione, i militari hanno individuato un locale seminterrato situato all’interno del complesso che ospita gli Uffici del Giudice di Pace. Qui sono stati scoperti circa 100 chilogrammi di artifizi pirotecnici classificati, insieme a otto chili di ordigni esplosivi artigianali di elevata pericolosità. Il ritrovamento ha richiesto l’intervento del Nucleo Carabinieri Artificieri, che ha messo in sicurezza l’area per evitare rischi legati alla manipolazione del materiale.

I tre uomini coinvolti sono stati arrestati e trasferiti presso la Casa Circondariale di Foggia su disposizione della Procura della Repubblica. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, sono orientate a chiarire il ruolo di ciascun indagato e le circostanze legate alla presenza degli ordigni nel locale comunale. La posizione degli arrestati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, e si ricorda che, fino a eventuale condanna definitiva, vige la presunzione di innocenza.

L’operazione sottolinea l’importanza della prevenzione in un periodo dell’anno in cui l’uso improprio di materiale pirotecnico rappresenta un serio rischio per la sicurezza pubblica. L’impegno delle forze dell’ordine mira a reprimere il commercio illegale di botti e petardi, tutelando l’incolumità della cittadinanza.

L’attività dei Carabinieri proseguirà nelle prossime settimane con controlli intensificati per contrastare ulteriori episodi di illegalità connessi alla detenzione e vendita di esplosivi.

Cronaca

San Berillo (CT) | Sequestrate droghe e controlli sui reati predatori

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha attuato un’importante operazione di contrasto allo spaccio di droga nel quartiere San Berillo di Catania, un’area spesso sotto osservazione per fenomeni di illegalità diffusa. Il servizio di controllo, coordinato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale”, è parte di un piano più ampio voluto dal Questore di Catania per prevenire reati legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Per l’operazione sono stati coinvolti diversi reparti della Polizia: oltre agli agenti del Commissariato “Centrale”, hanno partecipato tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, l’unità cinofila antidroga e il personale della Polizia Locale. In tutto sono state identificate 95 persone, tra cui 20 con precedenti penali, e sono stati controllati 45 veicoli.

Durante la perlustrazione del quartiere, in particolare nelle strade più sensibili come via Delle Finanze e via Pistone, le forze dell’ordine hanno rinvenuto circa 100 grammi di marijuana nascosti in vari nascondigli nei muri di edifici abbandonati. Il fiuto del cane “Maui”, addestrato per la ricerca di sostanze stupefacenti, ha giocato un ruolo cruciale nel ritrovamento. La droga è stata sequestrata, ma non è stato possibile identificare i responsabili.

L’operazione di pattugliamento non si è limitata al contrasto al traffico di droga, ma ha avuto anche lo scopo di prevenire reati predatori, come furti e danneggiamenti di veicoli parcheggiati. Le forze dell’ordine hanno intensificato il controllo in altre zone limitrofe, come piazza della Repubblica e via Luigi Sturzo, notoriamente più vulnerabili a questo tipo di crimine.

Un altro importante aspetto dell’operazione è stato il controllo di un uomo catanese sottoposto agli arresti domiciliari per ripetute violazioni relative alla normativa sulla protezione del diritto d’autore. All’uomo è stata notificata la misura detentiva che ne conferma la permanenza presso la sua abitazione, come previsto dalle leggi in vigore.

L’operazione di questi giorni dimostra l’impegno costante delle forze di polizia nel garantire la sicurezza del territorio, cercando di ridurre le fonti di guadagno dei traffici illeciti e di prevenire ulteriori reati che minano la tranquillità dei cittadini.

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Cronaca

Adrano (CT) | Stalker denunciato dopo mesi di persecuzioni e minacce

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La Polizia di Stato di Adrano ha recentemente avviato un’indagine a seguito della denuncia di una donna, vittima di atti persecutori da parte del suo ex convivente. L’uomo, un 49enne napoletano, non si era rassegnato alla fine della loro relazione e aveva continuato a perseguitare la donna, nonostante la sua decisione di porre fine alla convivenza.

La storia, che ha avuto inizio alcuni anni fa quando la 43enne si era trasferita con il compagno a Torre del Greco per iniziare una nuova vita, ha preso una piega tragica quando la donna, dopo aver deciso di tornare in Sicilia, ha dovuto fare i conti con il comportamento ossessivo e minaccioso dell’uomo. Iniziando a importunarla attraverso messaggi costanti, l’ex convivente ha abusato della tecnologia, inviando frasi ingiuriose e minacce sempre più gravi, fino ad arrivare a minacce di morte.

Inizialmente la donna aveva sopportato in silenzio, ma con il passare del tempo e l’intensificarsi delle minacce, la situazione è divenuta insostenibile. L’uomo avrebbe persino mostrato una pistola, suscitando in lei una paura concreta per la propria sicurezza. A quel punto, la vittima ha deciso di rompere il silenzio e si è recata presso il Commissariato di Polizia di Adrano, dove ha presentato una denuncia dettagliata.

Gli agenti, dopo aver preso atto della denuncia e aver avviato le indagini, hanno immediatamente attivato le procedure necessarie per garantire la protezione della donna. L’uomo è stato denunciato per atti persecutori, mentre le indagini sono ancora in corso. La Polizia ha informato anche le Procure competenti, al fine di attivare tutte le misure legali a tutela della vittima, come previsto dalla normativa contro lo stalking.

Questa vicenda sottolinea l’importanza di denunciare tempestivamente ogni forma di violenza psicologica e fisica, affinché le vittime possano essere protette dalle autorità e gli autori di questi crimini possano essere perseguiti.

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Cronaca

Como | Controlli sulla sicurezza aerea: la GdF smaschera trasporto illecito nelle scuole di volo

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La Guardia di Finanza della Lombardia, in collaborazione con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), ha recentemente portato a termine un’importante operazione di controllo nelle scuole di volo, volta a monitorare e prevenire pratiche illecite nel settore del trasporto aereo commerciale. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della tutela della sicurezza dei passeggeri, della protezione dei terzi sorvolati e della regolarità dei traffici aerei sul territorio regionale.

I militari della Sezione Aerea di Varese, supportati dal personale di ENAC Malpensa, hanno concentrato i controlli sulle scuole di volo sospettate di offrire servizi di trasporto passeggeri non autorizzati. La legge europea, infatti, impone normative rigorose per il trasporto commerciale aereo, richiedendo che solo gli operatori certificati possano svolgere tali attività. I controlli sono stati mirati a individuare situazioni di elusione delle normative, in particolare per quanto riguarda i voli panoramici che, pur essendo classificati come “voli introduttivi”, venivano effettuati con scopi di lucro, senza le necessarie licenze.

Gli approfondimenti hanno rivelato l’esistenza di pratiche diffuse, tra cui la fornitura di voli panoramici da parte di alcune scuole di volo. Questi voli venivano formalmente presentati come introduzioni al volo, ma in realtà erano destinati a scopi lucrativi, in violazione delle direttive della European Union Aviation Safety Agency (EASA) e di ENAC. Inoltre, in altri casi, venivano utilizzati velivoli da diporto o sportivo, noti come “ultraleggeri”, che secondo la normativa non possono essere impiegati per attività a scopo di lucro.

Nel corso delle sette ispezioni effettuate, sono state rilevate irregolarità in quattro casi, tra cui l’effettuazione di voli panoramici senza il “Certificato di Operatore Aereo”, documento obbligatorio per operare nel settore del trasporto commerciale. Inoltre, in un caso, è stata riscontrata una cattiva gestione dei documenti di bordo da parte di un comandante. Per queste violazioni, la Guardia di Finanza ha contestato sanzioni amministrative per un ammontare totale di circa 700.000 euro.

Le attività di controllo e le sanzioni imposte ribadiscono l’impegno delle Fiamme Gialle nella tutela dell’economia legale e della sicurezza della navigazione aerea. Questi interventi preventivi non solo contrastano i traffici illeciti, ma garantiscono anche la protezione dei consumatori e la regolarità del settore, in linea con le normative internazionali. La Guardia di Finanza, attraverso il suo dispositivo aeronavale, continua a monitorare il settore del trasporto aereo per assicurare che tutte le operazioni siano svolte in piena conformità con le leggi vigenti.

Le operazioni recenti dimostrano il costante impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro l’illegalità nel settore del trasporto aereo. L’obiettivo è garantire che solo gli operatori autorizzati possano fornire servizi commerciali di volo, contribuendo così alla sicurezza dei passeggeri e alla protezione dell’economia legale.

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