Cronaca
Livorno | Maxi operazione antidroga: arresti e sequestri importanti nelle province di Livorno, Pisa e Siena
Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, con il supporto dei reparti territorialmente competenti e delle unità speciali, hanno eseguito un’importante operazione antidroga nelle province di Livorno, Pisa e Siena. L’operazione ha portato all’arresto di 15 persone, di cui 6 italiani e 9 stranieri, coinvolti in un vasto traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “Mexal”, è iniziata a seguito di una segnalazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) relativa a un sequestro di droga avvenuto in Francia nel maggio 2023. Durante l’operazione, sono state applicate diverse misure cautelari: 9 persone sono state condotte in custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 5 hanno ricevuto il divieto di dimora nel comune di Livorno.
L’indagine ha rivelato un vasto traffico di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, eroina, hashish, metadone, mescalina e kratom. Gli indagati gestivano l’attività di spaccio principalmente nel centro di Livorno, nelle aree boschive del piombinese, nelle province di Pisa e La Spezia, e a Castiglione della Pescaia. Lo spaccio avveniva prevalentemente attraverso appuntamenti telefonici, utilizzando un linguaggio criptico per evitare intercettazioni.
Ad esempio, le droghe venivano chiamate con nomi in codice come “aperitivo” o “frutta” per le droghe in generale, “uva bianca” per la cocaina e “uva nera” per l’eroina. Venivano anche usati “pizzini” per comunicare in modo discreto, evitando che le conversazioni fossero captate.
Durante l’operazione sono stati sequestrati oltre 52 kg di hashish e cocaina, 2 kg di mescalina e 91 grammi di kratom. Gli arresti e i sequestri sono stati effettuati in seguito a numerosi riscontri investigativi, tra cui intercettazioni telefoniche, pedinamenti e operazioni congiunte con le forze di polizia di altri paesi, come Francia, Perù, Spagna, Repubblica Ceca e Tunisia.
Due operazioni di rilievo sono state condotte a gennaio e marzo 2024, quando i Carabinieri hanno bloccato rispettivamente due persone con 20 kg di hashish a Ravenna e un altro individuo con oltre 30 kg di hashish proveniente da Barcellona.
Le indagini hanno permesso di smantellare un gruppo criminale livornese ben radicato nel narcotraffico, anche internazionale, con collegamenti con fornitori in Spagna e nella zona di Ravenna. La rete criminale mostrava una notevole elasticità e capacità di adattamento, riuscendo a riorganizzarsi rapidamente nonostante gli arresti e i sequestri.
Uno degli indagati principali, un imprenditore di 38 anni nel settore alimentare, è stato trovato coinvolto in traffici di mescalina e kratom, droghe importate dal Sud America utilizzando criptovalute e il dark web.
Cronaca
Torino, caos dopo lo sciopero generale: scontri, stazioni bloccate e bandiere bruciate
La manifestazione legata allo sciopero generale di oggi, 29 novembre, si è trasformata in un teatro di tensione e disordini a Torino. Dopo i primi scontri con la polizia davanti alla stazione di Porta Nuova, un gruppo di manifestanti, tra cui studenti e attivisti pro Palestina, ha occupato i binari della stazione di Porta Susa. La circolazione ferroviaria nel nodo torinese è stata bloccata, causando gravi ritardi per treni ad alta velocità, Intercity e Regionali, come confermato da Trenitalia.
I manifestanti hanno bloccato il traffico ferroviario per ore, generando disagi per i pendolari, alcuni dei quali hanno avuto battibecchi con il gruppo di attivisti. L’occupazione dei binari è terminata intorno alle 13:20, quando i manifestanti si sono spostati su Corso Bolzano per unirsi ad altri cortei. Durante il prosieguo della protesta, è stata bruciata una bandiera dell’azienda Leonardo.
La mattinata è stata segnata da tensioni e scontri. Uova, vernice rossa e fumogeni sono stati lanciati contro le forze dell’ordine da giovani legati all’Intifada studentesca. In Piazza Carlo Felice, nei pressi di Porta Nuova, i manifestanti hanno dato fuoco a un fantoccio raffigurante Matteo Salvini, oltre a fotografie del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di altri membri del governo come Guido Crosetto e Roberto Cingolani.
Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia, ha condannato duramente gli episodi:
“Gli antagonisti seguono alla lettera gli incitamenti alla rivolta sociale del segretario della CGIL Landini, mettendo a ferro e fuoco Torino. Fratelli d’Italia sarà sempre al fianco delle forze dell’ordine e del governo per contrastare questa violenza.”
La situazione ha riportato alla memoria periodi di tensione sociale che si sperava fossero superati, mentre la città si interroga sui limiti tra protesta e violenza.
Cronaca
Scoperto falso cieco: per 20 anni ha incassato 120mila euro di pensione
Per oltre 20 anni ha percepito una pensione di invalidità come cieco totale, ma era in realtà ipovedente. La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha smascherato la truffa a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, sequestrando 124.794,05 euro a un uomo e a sua moglie, entrambi indagati per truffa aggravata finalizzata all’indebita percezione di sussidi pubblici.
L’indagine ha rivelato che dal 2004 l’uomo, privo dei requisiti necessari, percepiva indebitamente la pensione per cecità assoluta e l’indennità di accompagnamento. Le prove raccolte dai finanzieri mostrano che l’indagato conduceva una vita del tutto autonoma, incompatibile con la condizione dichiarata.
In video e appostamenti, è stato osservato attraversare la strada senza bisogno di assistenza, trasportare pesanti buste della spesa e inserire chiavi nella serratura con precisione. Durante un controllo fiscale, ha persino firmato un verbale senza alcuna difficoltà visiva. Tutti comportamenti che hanno insospettito gli investigatori e confermato la natura fraudolenta della pensione ricevuta.
La moglie dell’indagato è accusata di aver contribuito alla truffa, aiutando il marito a perpetrare l’inganno per anni. Secondo gli inquirenti, la somma percepita è stata utilizzata in parte per coprire il mutuo della famiglia, aggravando il danno alle casse pubbliche.
La Procura di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso, ha sottolineato la gravità del reato, evidenziando come tali comportamenti danneggino non solo lo Stato ma anche chi necessita realmente di sostegno. Il sequestro preventivo del denaro rappresenta il primo passo verso il recupero della cifra indebitamente percepita.
L’episodio riaccende i riflettori sulle truffe ai danni dello Stato, spingendo le autorità a intensificare i controlli per garantire che le risorse pubbliche siano destinate a chi ne ha effettivo bisogno.
Cronaca
Latina: chiuso ristorante dopo un malore, gravi irregolarità igienico-sanitarie
Un ristorante di Latina è stato chiuso dai Carabinieri del Nas in collaborazione con il personale della Asl, a seguito di gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali riscontrate durante un controllo. L’intervento è scattato dopo che un cliente, che aveva consumato una cena a base di pesce, ha accusato un malore.
Secondo quanto riportato, l’uomo avrebbe manifestato sintomi compatibili con una tossinfezione alimentare o una reazione allergica dopo aver mangiato tonno e alici. Gli alimenti sospetti sono stati sequestrati e inviati a laboratorio per verificare la presenza di contaminanti o allergeni non dichiarati.
Le verifiche nel locale hanno fatto emergere una situazione allarmante: circa 400 kg di alimenti, tra pesce, carne e prodotti vegetali, erano conservati in condizioni di promiscuità, senza etichette e senza rispettare le norme igieniche. La mancata adozione del sistema di autocontrollo HACCP, obbligatorio per garantire la sicurezza alimentare, è stata una delle infrazioni più gravi rilevate. Gli alimenti, considerati potenzialmente pericolosi, sono stati immediatamente distrutti per tutelare la salute pubblica.
Il valore della struttura chiusa è stato stimato in circa 400mila euro. Il titolare è stato multato per un totale di 3.000 euro e rischia ulteriori sanzioni in base ai risultati delle analisi sui campioni prelevati.
Le autorità hanno ribadito l’importanza del rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare, sottolineando che violazioni come queste possono mettere a rischio non solo i consumatori, ma anche l’intera attività commerciale.
L’episodio si aggiunge a recenti casi simili, come quello di un ristorante etnico a Parma, dove i Nas avevano trovato ragnatele, insetti morti e altre gravi irregolarità, evidenziando un problema diffuso nella gestione delle strutture ristorative.
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