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Cronaca

Lettera con proiettili all’avvocato di Turetta: scatta la vigilanza

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È stata disposta una misura di vigilanza per Giovanni Caruso, avvocato e professore ordinario di diritto penale, dopo il ritrovamento di una lettera contenente tre proiettili recapitata al suo studio. Caruso è il difensore di Filippo Turetta, recentemente condannato all’ergastolo per l’omicidio premeditato di Giulia Cecchettin. La condanna, però, non ha incluso le aggravanti di crudeltà e stalking, decisione che ha suscitato forti reazioni, soprattutto da parte dei familiari della vittima.

L’arringa di Caruso, che ha avuto grande eco mediatica, è stata al centro di accesi dibattiti. In particolare, la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha duramente criticato l’esito del processo, affermando: “L’ennesima conferma che alle istituzioni non importa nulla delle donne”.

L’intimidazione nei confronti dell’avvocato solleva interrogativi sul clima di tensione che circonda casi giudiziari di grande rilevanza pubblica, come quello di Turetta. Per garantire la sicurezza del legale, le autorità hanno intensificato i controlli e avviato un’indagine per identificare i responsabili del gesto.

La vicenda mette in evidenza i rischi a cui possono essere esposti i professionisti coinvolti in processi mediaticamente esposti e riaccende il dibattito sulla sicurezza delle donne e sulla percezione della giustizia in Italia.

Intanto, la condanna di Turetta resta oggetto di discussione nell’opinione pubblica, tra chi la considera adeguata e chi, invece, avrebbe voluto un riconoscimento più netto delle aggravanti.

Cronaca

Vicenza | Operazione antidroga: due arresti per spaccio di eroina

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile (N.O.R.) della Compagnia di Vicenza hanno portato a termine un’importante operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti, arrestando due cittadini nigeriani durante un controllo di routine. L’operazione, avvenuta il 10 dicembre intorno alle 13:30, si è svolta in Viale Diaz, dove i militari hanno intercettato la coppia di trentenni già noti alle forze di polizia.

I due arrestati, mentre si trovavano a bordo di una Renault Megane condotta da un connazionale, sono stati sottoposti a un controllo che ha portato al rinvenimento e al sequestro di 20 ovuli contenenti eroina, per un totale di 222 grammi. La droga era nascosta in sacchetti di plastica nelle tasche dei loro vestiti, un tentativo di occultamento che non è sfuggito ai carabinieri. Durante l’operazione, è stata anche sequestrata la somma di 440 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Il conducente del veicolo, un uomo di Padova nato nel 1973, è risultato estraneo al traffico di droga e non è stato sottoposto a misure restrittive. Al termine delle formalità di rito, i due arrestati sono stati trasferiti nelle carceri di Vicenza e Verona Montorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono per ricostruire la provenienza della sostanza stupefacente e il percorso destinato al mercato locale, con l’obiettivo di fermare un traffico che mette a rischio la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini.

Questa operazione si inserisce nell’intensificazione delle attività di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, finalizzata a contrastare lo spaccio e a garantire la sicurezza nelle città.

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Cronaca

Asti | Chiusura temporanea per un bar a rischio sicurezza

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Il 12 dicembre, la Questura di Asti ha disposto la chiusura di un bar situato in Piazza Leonardo da Vinci per sette giorni, in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.). Il provvedimento, che arriva al termine di una serie di controlli mirati, fa parte di una più ampia operazione di rafforzamento della sicurezza in vista delle festività natalizie e del crescente afflusso di turisti.

Il bar in questione è stato oggetto di più ispezioni negli ultimi mesi, durante le quali è emerso che il locale era diventato un punto di ritrovo abituale per soggetti con precedenti penali, alcuni dei quali coinvolti in reati gravi. Questo ha spinto il Questore a prendere la decisione di sospendere temporaneamente l’attività, al fine di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

L’articolo 100 del T.U.L.P.S. consente al Questore di sospendere la licenza di esercizi pubblici che si rivelano problematici, soprattutto quando diventano luoghi di ritrovo di persone pericolose o legate a comportamenti criminosi, mettendo così a rischio la tranquillità della zona circostante.

Questa misura si inserisce nel quadro di un’intensificazione dei controlli sul territorio, destinati a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità, in particolare in un periodo dell’anno che vede un aumento della presenza di turisti e una maggiore attività commerciale.

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Cronaca

Catania | Due arresti per furto di auto nella zona della Stazione Centrale

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Due uomini, di 45 e 34 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per furto aggravato e ricettazione, dopo essere stati sorpresi mentre cercavano di rubare parti di un’auto parcheggiata vicino alla Stazione Centrale di Catania. Gli agenti della squadra Volanti della Questura sono intervenuti tempestivamente grazie alla segnalazione di un cittadino che aveva notato un’attività sospetta e aveva allertato il Numero Unico delle Emergenze 112.

I due ladri, ancora accovacciati e con le mani sporche di olio motore, stavano tentando di estrarre una delle gomme posteriori del veicolo. Accanto a loro sono stati trovati gli attrezzi usati per il furto, tra cui un crick e una chiave a croce. La coppia aveva pianificato l’operazione in modo preciso, cercando di ridurre i tempi e gli sforzi, tanto che avevano già preparato una ruota a terra per facilitare il sollevamento dell’auto.

L’intervento della polizia ha impedito il completamento del furto, e gli agenti, dopo aver recuperato le parti smontate e identificato il proprietario del veicolo, hanno proseguito con ulteriori accertamenti. Il veicolo di proprietà del 45enne è stato trovato poco più avanti, con i fari ancora accesi. Durante una perquisizione, sono stati rinvenuti degli pneumatici rubati da altri veicoli parcheggiati nelle vicinanze. Dopo aver verificato la provenienza delle gomme, sono stati contattati i legittimi proprietari per restituire gli oggetti rubati.

Entrambi i ladri sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari, con il 34enne trasferito in carcere in seguito alla convalida dell’arresto da parte del giudice. L’operazione della Polizia di Stato evidenzia ancora una volta l’importanza della collaborazione dei cittadini nella prevenzione dei crimini, che ha permesso di fermare una serie di furti in corso.

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