Cronaca
Lecco | Intensificati i controlli sul territorio per la sicurezza cittadina
Nel pomeriggio di ieri, Lecco ha visto l’attuazione di un vasto servizio di controllo del territorio, mirato a rafforzare la sicurezza e a prevenire la commissione di reati, in particolare nelle zone urbane più frequentate da giovani. L’iniziativa, coordinata dalla Polizia di Stato, ha coinvolto numerose pattuglie della Questura di Lecco, del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, della Polizia Stradale di Lecco e della Polizia Ferroviaria.
I controlli hanno interessato diverse aree del centro cittadino, con particolare attenzione alla zona della stazione, Piazza Diaz, via Volta e via Cavour. Sono stati predisposti anche tre posti di controllo nelle principali vie d’ingresso e uscita dal capoluogo lecchese. Complessivamente, sono state identificate 71 persone e controllati 24 veicoli. Durante l’attività sono state comminate tre contravvenzioni, principalmente per irregolarità legate alla revisione dei veicoli, all’eccesso di carico e all’uso delle cinture di sicurezza.
In parallelo, la Polizia di Stato ha condotto una serie di controlli amministrativi su esercizi pubblici, finalizzati a verificare il rispetto delle normative locali. Durante questi accertamenti, sono state rilevate diverse violazioni, tra cui la mancata esposizione dell’autorizzazione comunale e dell’elenco delle bevande alcoliche. Complessivamente, sono state irrogate sanzioni amministrative per un importo totale di 1.116 euro. Inoltre, su richiesta dei Carabinieri, è stato disposto il provvedimento di sospensione della licenza di un esercizio pubblico per tre giorni, a causa della frequentazione da parte di individui pregiudicati.
Un altro aspetto rilevante dell’operazione ha riguardato il controllo delle armi, con particolare attenzione alla corretta custodia e alla regolarità dei detentori. In questo ambito, sono stati consegnati spontaneamente ai fini della rottamazione 13 fucili, una pistola e ben 754 munizioni, a testimonianza dell’attività di sensibilizzazione e verifica da parte delle forze di polizia.
Infine, sono stati intensificati anche i controlli riguardanti la regolarità della presenza degli stranieri sul territorio nazionale. Nel corso delle operazioni, sono stati identificati 364 stranieri e, nell’ultimo mese, sono stati emessi 8 provvedimenti di espulsione, di cui due con rimpatrio coatto verso il Paese di origine.
L’attività di controllo ha avuto l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza sul territorio, prevenendo e reprimendo comportamenti illeciti, e confermando l’impegno delle forze di polizia nel monitorare attivamente sia le aree sensibili della città che gli esercizi commerciali, con un occhio di riguardo alla sicurezza collettiva e al contrasto della criminalità.
Cronaca
Razzi colpiscono la base del Contingente italiano, nessun ferito
Nella giornata di oggi, otto razzi da 107 millimetri hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e il settore Ovest di Unifil, situato a Shama, nel sud del Libano. L’attacco ha interessato diverse aree della base, tra cui una zona all’aperto e il magazzino dei ricambi, fortunatamente privo di personale al momento dell’impatto.
Grazie alla rapida risposta e all’assenza di soldati nelle aree colpite, non sono stati registrati feriti tra i militari italiani. Tuttavia, cinque soldati sono stati sottoposti a controllo medico nell’infermeria della base, a scopo precauzionale. Le loro condizioni sono state valutate come stabili e non ci sono preoccupazioni per la loro salute.
Le forze italiane hanno immediatamente avviato le indagini per determinare l’origine del lancio dei razzi e per identificare i responsabili di questo attacco. Gli accertamenti sono in corso, mentre le autorità locali e le forze internazionali di peacekeeping lavorano in stretto coordinamento per garantire la sicurezza e la stabilità della regione.
L’incidente ha suscitato preoccupazione, ma il contingente italiano continua a operare con determinazione nell’ambito della missione Unifil, impegnandosi a mantenere la pace e la sicurezza nella zona sud del Libano.
Cronaca
Fuga e arresto a Castel Volturno: 30enne sorpreso con eroina
La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato un giovane di 30 anni, originario della provincia di Caserta, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. L’operazione, condotta dalla Squadra Volante del Commissariato di Castel Volturno, ha avuto inizio quando gli agenti hanno fermato un veicolo sospetto, riconducibile al giovane già noto alle forze dell’ordine per precedenti di natura penale.
Alla vista dei poliziotti, il giovane ha tentato di eludere il controllo dandosi alla fuga a bordo della propria auto, che si è poi rivelata rubata. Dopo un breve inseguimento, il fuggitivo ha abbandonato il veicolo e proseguito la sua corsa a piedi. Gli agenti, dopo una colluttazione, sono riusciti a bloccarlo. Durante la fuga, il giovane aveva lanciato un involucro che è stato prontamente recuperato dai poliziotti: al suo interno sono stati trovati circa 60 grammi di eroina, destinati presumibilmente alla vendita.
Il 30enne è stato arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Successivamente, il giudice ha convalidato l’arresto e applicato la misura degli arresti domiciliari, in attesa degli sviluppi procedurali. Le forze dell’ordine proseguono con le indagini per fare luce su eventuali altri reati collegati al traffico di droga nella zona.
Cronaca
Pesaro Urbino | Operazione “Cartagine” a Fano: quattro arresti
Nella giornata odierna, la Polizia di Stato ha concluso con successo un’operazione anticrimine denominata “Cartagine” nel territorio di Fano, portando all’arresto di quattro cittadini tunisini, coinvolti in attività criminali legate allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione ha preso il via da un’intensa attività di controllo del territorio e successive indagini condotte dal Commissariato di Fano, che ha focalizzato l’attenzione su due gruppi distinti di spacciatori: uno di origine tunisina e l’altro egiziana, rivali nel mercato della droga nel centro storico della città.
Le indagini si sono intensificate a seguito di un episodio violento verificatosi ad agosto, quando alcuni membri del gruppo tunisino hanno aggredito brutalmente un giovane egiziano nei pressi di un ponte che collega il quartiere Arzilla al Lido. Durante l’aggressione, il giovane è stato malmenato, ferito e rapinato del suo cellulare. Grazie alla collaborazione della Polizia Locale e all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a identificare i responsabili del pestaggio, noti alle forze dell’ordine per i loro legami con attività illegali.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro, che ha emesso i provvedimenti di custodia cautelare in carcere per i quattro arrestati, accusati di rapina aggravata, lesioni e minacce. Gli arrestati sono stati rintracciati a Fano e in provincia di Ancona: tre di loro sono stati trasferiti nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, mentre uno è stato portato nel penitenziario di Montacuto (AN).
L’operazione “Cartagine” è il risultato di un lavoro investigativo mirato, che ha coinvolto anche il monitoraggio del fenomeno dello spaccio di stupefacenti nella zona, attraverso il coordinamento delle forze di polizia locali e l’analisi delle informazioni raccolte durante le operazioni di controllo. La Polizia di Stato continua a contrastare fermamente la criminalità organizzata e le attività illegali, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza.
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