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Cronaca

Lecce | Omicidio Giuseppe De Giosa: esecuzione a colpi di pistola in pieno giorno

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Un drammatico episodio di violenza ha scosso ieri la città di Lecce, dove un uomo di 43 anni, Giuseppe De Giosa, è stato assassinato con colpi di arma da fuoco nella prima serata di mercoledì 19 dicembre 2024. L’agguato si è verificato nel quartiere “Santa Rosa”, una zona residenziale situata nella parte periferica della città.

La ricostruzione dell’accaduto

Stando alle prime indagini, la vittima sarebbe arrivata sul luogo a bordo di un’auto, una Fiat Panda bianca. La scena del crimine è stata segnalata da alcuni residenti, allarmati da grida seguite da spari. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il corpo della vittima riverso accanto al veicolo, i cui sportelli e cofano erano aperti. Accanto e dentro l’auto sarebbero stati rinvenuti pacchi contenenti sostanze stupefacenti, ipotizzando così un possibile legame con attività di narcotraffico. Tuttavia, gli investigatori stanno vagliando tutte le piste per chiarire movente e responsabili.

Sul luogo del delitto sono intervenuti il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia e il medico legale per effettuare i rilievi necessari. L’area interessata, pur essendo ai margini delle campagne, è caratterizzata dalla presenza di diverse abitazioni, aumentando l’inquietudine tra i residenti per un episodio così violento avvenuto in pieno pomeriggio.

Reazioni politiche e allarme sociale

Claudio Stefanazzi, deputato del Partito Democratico, ha espresso grande preoccupazione per l’accaduto. “Un omicidio in pieno giorno, in un quartiere popoloso, ci riporta a un passato oscuro che credevamo superato. La gravità di quanto successo richiede una risposta immediata e decisa”, ha dichiarato il parlamentare, sottolineando la necessità di affrontare l’escalation di violenza nella regione. Stefanazzi ha inoltre puntato il dito contro l’inerzia delle istituzioni, auspicando interventi concreti da parte del Ministero dell’Interno per riportare sicurezza nelle comunità locali.

Cronaca

Augusta (SR) | Francofonte: due giovani arrestati per detenzione di armi e spaccio di droga

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Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato due giovani di 22 anni per detenzione illegale di armi, munizioni e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta nel centro storico di Francofonte, ha avuto come obiettivo smantellare una nuova piazza di spaccio che stava prendendo piede nel comune.

A seguito di mirati servizi di osservazione e pedinamento, gli investigatori avevano scoperto un frequente via vai di persone e veicoli in una zona specifica, soprattutto nelle ore serali e notturne, sospettando un’attività illecita. Durante la perquisizione dell’abitazione dei due giovani, i Carabinieri hanno trovato 200 grammi di marijuana, parte dei quali già suddivisi in dosi pronte per la vendita. Il ritrovamento includeva anche un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 615 euro in contante, ritenuti il provento dell’attività di spaccio.

Inoltre, gli agenti hanno scoperto quattro pistole, una delle quali risultata essere provento di un furto avvenuto a Francofonte anni prima, e un’altra modificata per sembrare una pistola giocattolo, ma in realtà capace di sparare. Le armi erano tutte caricate e pronte all’uso, con 56 proiettili rinvenuti all’interno di un mobile. La sicurezza dell’attività di spaccio era garantita da un sistema di videosorveglianza esterno all’abitazione.

Durante la perquisizione, un altro ventenne presente nell’appartamento è stato denunciato a piede libero per il suo coinvolgimento nell’attività di spaccio. I due arrestati sono stati trasferiti alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, in attesa dell’iter processuale. Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa.

È importante sottolineare che, al momento, gli arrestati sono indiziati di delitto, ma la loro posizione sarà definitivamente valutata dall’Autorità Giudiziaria a conclusione del procedimento e in ottemperanza ai principi di presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

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Cronaca

Caltagirone (CT) | Controlli della Polizia: 16 contravvenzioni per sosta irregolare nei pressi di un locale

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Proseguono i controlli della Polizia di Stato a Caltagirone, con un focus particolare sulle aree della città più frequentate, in vista delle festività natalizie. L’azione degli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza si è concentrata su alcune zone del centro, caratterizzate dalla presenza di ristoranti e locali di intrattenimento, frequentati in particolare durante le ore serali.

Nei giorni scorsi, gli agenti sono intervenuti nei pressi di un noto locale, dove era stata segnalata la presenza di numerose autovetture parcheggiate in doppia fila e sui marciapiedi. Questa sosta irregolare non solo ostacolava il passaggio pedonale, ma creava anche difficoltà alla circolazione stradale e costituiva un serio pericolo, soprattutto in caso di passaggio di mezzi di soccorso in situazioni di emergenza.

Durante il controllo, i poliziotti hanno contestato 16 contravvenzioni per violazione delle norme relative al divieto di sosta, per un totale di circa 1300 euro. Questo intervento si inserisce in una serie di operazioni finalizzate a garantire la sicurezza stradale, prevenire il degrado urbano e contrastare i comportamenti che disturbano la quiete pubblica.

L’attività di controllo del territorio prosegue con l’obiettivo di mantenere l’ordine e tutelare la sicurezza dei cittadini, scoraggiando comportamenti illeciti che possono minacciare il benessere collettivo.

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Cronaca

Loreo (RO) | Evasione fiscale: sequestrati oltre 500.000 euro a un commerciante

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo hanno dato esecuzione a una sentenza di condanna che prevede la confisca di oltre 500.000 euro nei confronti di un commerciante all’ingrosso di Loreo, nel rodigino. L’imprenditore, operante nel Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia, era stato oggetto di una verifica fiscale nel 2015, durante la quale i finanzieri avevano scoperto gravi irregolarità nelle sue dichiarazioni fiscali.

Le indagini, svolte dai finanzieri della Tenenza di Loreo, avevano rivelato che il 39enne non aveva presentato le dichiarazioni dei redditi e IVA per l’anno d’imposta 2013 e aveva fatto sparire la contabilità aziendale, cercando di rendere più difficile la ricostruzione della base imponibile della sua società. In seguito alla verifica, le indagini finanziarie incrociate avevano portato alla denuncia dell’imprenditore per omessa dichiarazione e occultamento delle scritture contabili.

Il Tribunale di Rovigo ha emesso una sentenza irrevocabile di condanna, e la Procura ha incaricato la Guardia di Finanza di eseguire la confisca dei beni ottenuti illecitamente, per un totale di 518.420 euro. L’operazione si inserisce nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale messe in atto dalla Guardia di Finanza, un fenomeno che danneggia la concorrenza leale, mina la fiducia tra cittadini e istituzioni e priva lo Stato di risorse cruciali per il sostegno alle categorie più vulnerabili.

Questa operazione rappresenta un ulteriore passo verso la tutela delle libertà economiche e il rispetto delle regole nel settore imprenditoriale, garantendo un ambiente competitivo e giusto per gli operatori che rispettano la legalità.

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