Cronaca
Lavello: Carabinieri arrestano 60enne per furto aggravato e porto d’arma clandestina
In occasione delle festività natalizie, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Potenza ha intensificato i controlli straordinari del territorio. A Lavello, durante uno di questi servizi mirati a contrastare i fenomeni predatori, i militari della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venosa hanno arrestato un 60enne della provincia di Barletta-Andria-Trani per furto aggravato in concorso e porto di arma clandestina.
Nel tardo pomeriggio, i Carabinieri, mentre pattugliavano il centro abitato di Lavello, hanno notato due uomini a bordo di una Fiat Uno che, alla vista della pattuglia, hanno abbandonato il veicolo fuggendo a piedi. Uno di loro, prima di essere fermato, si è disfatto di una pistola, successivamente identificata come una scacciacani modificata per sparare cartucce reali e completa di caricatore con munizioni.
Le indagini hanno rivelato che la Fiat Uno era stata rubata poco prima a un residente di Lavello. All’interno dell’auto sono stati trovati arnesi da scasso, passamontagna e guanti. Poco distante dal luogo del furto, i Carabinieri hanno recuperato una Fiat 500, anch’essa risultata rubata nei giorni precedenti in Puglia e utilizzata dai malfattori per raggiungere Lavello.
Le due auto sono state restituite ai proprietari, mentre tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito alla casa circondariale di Potenza. Il GIP del Tribunale di Potenza ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per l’indagato, che è da considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva.
Le indagini per identificare il complice sono ancora in corso. Il Comando Provinciale Carabinieri di Potenza ha ribadito l’importanza della collaborazione dei cittadini, invitandoli a segnalare movimenti sospetti al Numero Unico per le Emergenze 112 o presso le caserme dell’Arma presenti sul territorio.
Cronaca
Padova | Controlli della Polizia: sequestrati esplosivi artigianali in vista di Capodanno
In prossimità delle celebrazioni per il Capodanno, la Questura di Padova ha intensificato i controlli per prevenire il commercio e la detenzione illecita di materiale pirotecnico, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica. Su disposizione del Questore Marco Odorisio, sono stati effettuati specifici interventi di vigilanza e verifiche amministrative che hanno portato a due significativi sequestri nella mattina di sabato 28 dicembre.
Gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S., durante le perquisizioni domiciliari a carico di due residenti nella provincia, hanno rinvenuto un ingente quantitativo di esplosivi artigianali privi di certificazione di sicurezza.
In particolare, un trentacinquenne di Galliera Veneta è stato trovato in possesso di dieci petardi denominati “Cobra 10”, prodotti artigianalmente e non conformi alle normative di sicurezza. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, e il materiale è stato sequestrato.
Un secondo intervento ha riguardato un trentunenne residente a Ospedaletto Euganeo, presso le cui proprietà – tra la sua abitazione e la residenza familiare – sono stati scoperti 73 ordigni esplosivi artigianali. Complessivamente, il materiale sequestrato pesava 46 chilogrammi ed era conservato in condizioni non sicure, aumentando il rischio di incidenti. Anche in questo caso, l’indagato è stato denunciato e il materiale trasferito in un deposito autorizzato.
Le attività di controllo continueranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di contrastare la diffusione di materiale esplodente non conforme e garantire un ambiente sicuro per i festeggiamenti. La Polizia rinnova l’appello a rispettare le normative e a evitare l’acquisto di prodotti pericolosi e non certificati.
Cronaca
Treviso | Sequestrati 360 kg di materiale pirotecnico illegale nel Trevigiano
Nell’ambito di un’intensificazione dei controlli sul commercio e la detenzione di fuochi d’artificio in vista del Capodanno, le forze dell’ordine hanno sequestrato un’enorme quantità di materiale pirotecnico non autorizzato in un’operazione condotta nel Montello, in provincia di Treviso.
Il blitz, effettuato dalla Polizia di Stato sotto il coordinamento della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Treviso, ha coinvolto anche il Commissariato di Conegliano e il Nucleo Artificieri della Questura di Venezia. All’interno di un capannone di proprietà di un trentaduenne con precedenti specifici, gli agenti hanno rinvenuto circa 600 articoli pirotecnici, per un peso complessivo di oltre 360 kg, di cui ben 120 kg rappresentati da polvere da sparo.
Il materiale, caratterizzato da un’elevata pericolosità, comprendeva sia prodotti destinati esclusivamente a professionisti abilitati che manufatti artigianali privi di omologazione, stoccati in modo inadeguato e senza le necessarie precauzioni di sicurezza. Tali condizioni, oltre a violare la normativa vigente, costituivano un serio rischio di esplosioni accidentali.
Le indagini della Polizia di Stato hanno permesso di ricostruire la provenienza del materiale, acquistato attraverso un circuito illegale online. La successiva perquisizione domiciliare ha confermato quanto emerso nel corso delle investigazioni, consentendo di bloccare una potenziale minaccia per la sicurezza pubblica.
Gli articoli sequestrati sono stati messi in sicurezza dagli artificieri e il proprietario del capannone è stato denunciato per detenzione illegale di esplosivi. L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità nell’assicurare il rispetto delle leggi e nel prevenire incidenti durante il periodo delle festività.
Cronaca
Modena | Rapina aggravata e lesioni: due arresti
La Squadra Mobile di Modena ha eseguito, nella mattinata del 25 dicembre, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due ventenni accusati di rapina aggravata e lesioni personali. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Modena su richiesta della Procura.
L’episodio risale alla notte del 1° novembre, quando un uomo di 40 anni è stato aggredito in viale Martiri della Libertà mentre tornava a casa dopo il lavoro. Un gruppo di cinque giovani lo ha avvicinato con un pretesto per poi tentare di sottrargli il portafoglio e il cellulare. Di fronte alla resistenza della vittima, i malviventi l’hanno buttato a terra e picchiato violentemente, utilizzando anche il sellino di una bicicletta come arma. Sono riusciti a rubare il cellulare e le chiavi di casa e dell’auto dell’uomo.
Trasportato d’urgenza al Policlinico di Modena, la vittima ha riportato un trauma cranio-facciale, contusioni multiple e una frattura del massiccio facciale, con una prognosi di dieci giorni.
Le indagini condotte dalla polizia hanno portato all’identificazione di due membri del gruppo, che ora si trovano in custodia cautelare. Sono ancora in corso accertamenti per identificare gli altri tre complici coinvolti nell’aggressione.
L’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i crimini violenti in città, grazie al lavoro congiunto delle forze dell’ordine e della magistratura. Resta fondamentale il principio della presunzione di innocenza per gli indagati fino a un’eventuale condanna definitiva.
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