Cronaca
Lamezia Terme (CZ) | Controlli dei Carabinieri in un frantoio: sequestri e sanzioni per illeciti ambientali
I Carabinieri Forestali continuano la loro intensa attività di controllo presso i frantoi oleari della provincia di Catanzaro, con l’obiettivo di contrastare eventuali irregolarità e verificare la corretta gestione dei residui della lavorazione delle olive, come le acque di vegetazione e le sanse umide. Tali controlli, parte di un più ampio programma di tutela ambientale, sono essenziali per prevenire potenziali danni agli ecosistemi.
Nei giorni scorsi, i militari dei Nuclei di Lamezia Terme e Nocera Terinese hanno denunciato il titolare di un opificio oleario situato in un capannone industriale di Lamezia Terme. L’impresa operava senza le autorizzazioni ambientali previste e in assenza di permessi per lo scarico dei reflui prodotti. In seguito alle verifiche, l’intera struttura, il piazzale esterno di oltre 1000 metri quadrati e le attrezzature utilizzate per la lavorazione delle olive sono stati posti sotto sequestro.
Il quadro normativo: utilizzo agronomico e prevenzione dell’inquinamento
Le normative nazionali e regionali consentono, come alternativa allo smaltimento, l’utilizzo agronomico dei residui della molitura delle olive. Tuttavia, tali pratiche richiedono rigorosi accorgimenti tecnici e amministrativi: dalla raccolta e trasporto dei residui alla registrazione delle operazioni compiute, fino alla comunicazione dei quantitativi spandibili sul suolo. La tracciabilità del cosiddetto “sottoprodotto” è essenziale per evitare dispersioni e accumuli nell’ambiente che possano generare effetti inquinanti per il suolo e le acque, inclusa la falda freatica.
In caso di violazioni, le sanzioni previste possono essere sia penali che amministrative, con implicazioni significative per la gestione illecita dei rifiuti.
Risultati e strumenti innovativi per il controllo ambientale
Dall’inizio della campagna olearia, i Carabinieri Forestali di Catanzaro hanno intensificato i controlli, portando alla chiusura di cinque attività irregolari, al sequestro di terreni e invasi utilizzati per lo smaltimento non autorizzato di sanse umide, e all’elevazione di sanzioni amministrative per numerose non conformità.
Innovativi strumenti tecnologici, come droni e sorvoli con supporto aereo, stanno giocando un ruolo cruciale nella sorveglianza delle aree rurali, periurbane e agricole. Questi dispositivi permettono di individuare invasi utilizzati illegalmente per sversamenti di residui, anche in zone remote e difficilmente accessibili. Grazie a queste tecniche, sono stati scoperti depositi non autorizzati, utilizzati probabilmente da anni, che pongono un serio rischio per l’ambiente e per le risorse idriche.
Conclusione
L’attività di prevenzione e controllo portata avanti dai Carabinieri Forestali si conferma fondamentale per garantire la tutela del territorio e delle risorse naturali. Il contrasto agli illeciti ambientali nei frantoi oleari non solo protegge l’ambiente, ma contribuisce a preservare la qualità della filiera produttiva e il rispetto delle norme, a beneficio dell’intera comunità.