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Cronaca

Lamezia Terme (CZ) | Aggredito primario del pronto soccorso da un parente di una paziente

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A Lamezia Terme, il primario del Pronto soccorso, Rosarino Procopio, è stato aggredito fisicamente da un familiare di una paziente che si trovava nel reparto di Osservazione breve intensiva e doveva essere dimessa. L’episodio, avvenuto nella serata di ieri, ha suscitato grande preoccupazione nell’ambiente sanitario locale, già sotto pressione per la gestione di situazioni complesse e spesso delicate.

Il medico stava informando i familiari della paziente che il periodo di osservazione e il percorso diagnostico erano stati completati con esito positivo, e che la signora poteva quindi fare ritorno a casa con la terapia indicata dai medici. Tuttavia, durante il colloquio, uno dei presenti ha mostrato opposizione alla dimissione e, inaspettatamente, ha iniziato a manifestare un’aggressività crescente.

Nel momento in cui il dottor Procopio si è girato per allontanarsi, è stato colpito alla schiena con un manganello, che l’aggressore aveva nascosto sotto il giubbotto. L’episodio è stato denunciato alle autorità, e le indagini sono in corso per fare chiarezza sulle motivazioni alla base dell’atto violento e per valutare eventuali provvedimenti nei confronti dell’aggressore.

L’evento ha sollevato dibattiti su una situazione ormai critica, in cui il personale sanitario è esposto a episodi di violenza crescente. Numerosi operatori e associazioni di categoria chiedono misure di sicurezza rafforzate nei pronto soccorso, per tutelare i professionisti che operano in condizioni di forte stress e sotto costante pressione.
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Cronaca

Mantova | Promozione della legalità economica nelle scuole grazie alla guardia di finanza

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La Guardia di Finanza di Mantova sta portando avanti una serie di incontri nelle scuole della provincia per sensibilizzare i giovani sulla legalità economica, un valore essenziale per costruire una cittadinanza attiva e responsabile. Questi appuntamenti fanno parte di un progetto di educazione economico-finanziaria nazionale, frutto di un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Comando Generale della Guardia di Finanza, adattato a livello locale in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Gli incontri, rivolti principalmente agli studenti delle scuole superiori, offrono un’occasione unica per approfondire il concetto di legalità economica e capire come questo principio sia essenziale per una società giusta e moderna. Durante queste sessioni, ufficiali della Guardia di Finanza spiegano agli studenti vari aspetti del loro lavoro, tra cui il contrasto all’evasione fiscale, la lotta alla contraffazione e al lavoro nero, e le operazioni per prevenire gli sprechi di denaro pubblico. Gli studenti vengono incoraggiati a considerare la richiesta dello scontrino fiscale non solo come un diritto ma anche come un dovere civico, una pratica quotidiana che contribuisce alla legalità e alla giustizia sociale.

In uno degli incontri recenti, tenutosi all’Istituto Superiore “Bonomi Mazzolari” di Mantova, oltre cinquanta studenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con il Colonnello Antonello Cefalo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Mantova, e il Tenente Arianna Laudoni, responsabile del Nucleo Operativo territoriale. Entrambi hanno condiviso le loro esperienze, spiegando il percorso formativo e professionale necessario per entrare nel corpo della Guardia di Finanza. Questo scambio ha permesso agli studenti di apprendere direttamente dai Finanzieri e di simulare, per qualche ora, il ruolo di “guardiani” della legalità.

Le domande dei ragazzi hanno dato vita a un dialogo costruttivo e interattivo, trasformando l’aula in un laboratorio di discussione pratica sulla legalità economica. I giovani hanno dimostrato grande interesse per i temi trattati e hanno apprezzato l’opportunità di conoscere più da vicino il ruolo della Guardia di Finanza nella tutela del benessere collettivo. L’iniziativa ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini di domani sui temi della giustizia economica, del rispetto delle regole e della sicurezza finanziaria.

La Guardia di Finanza di Mantova, grazie a queste iniziative, conferma il suo impegno a promuovere la cultura della legalità economica tra i giovani, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e il personale docente. Grazie a questo progetto, i ragazzi acquisiscono strumenti concreti per comprendere come le scelte quotidiane di ciascuno influenzino il bene comune e possano contribuire a costruire una società più equa e sicura.

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Cronaca

Lecce | Operazione antidroga della guardia di finanza nel salento, segnalati 377 individui

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La Guardia di Finanza di Lecce ha intensificato le operazioni per contrastare lo spaccio e il consumo di droga in tutto il Salento, portando avanti controlli mirati contro il fenomeno della detenzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’azione, condotta su larga scala dai militari del Comando Provinciale, ha il duplice obiettivo di proteggere i cittadini e ridurre l’influenza delle attività criminali sul territorio, operando sotto la guida della Prefettura locale.

Negli ultimi sei mesi, le forze dell’ordine hanno svolto un’intensa attività di sorveglianza, coadiuvate dalle unità cinofile del Gruppo di Lecce. I controlli sono stati estesi ai principali luoghi di transito, come le stazioni ferroviarie e i porti turistici, ma anche agli ambienti di svago e ritrovo frequentati dai giovani. Durante questi interventi, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 14 kg di droga, tra cui hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Il periodo estivo ha visto un particolare accento sulla vigilanza delle aree costiere più popolari per la movida notturna, sia sulla costa ionica che su quella adriatica. Di recente, tuttavia, i controlli si sono concentrati anche nelle vicinanze delle scuole e nei punti di ritrovo giovanile, compresa la notte di Halloween, un evento che attira sempre più partecipazione tra i giovani.

Il bilancio delle operazioni è significativo: in totale, sono stati identificati 377 individui, dei quali 35 sono stati denunciati per spaccio alla Procura della Repubblica di Lecce, mentre altri 318 sono stati segnalati alla Prefettura come consumatori di stupefacenti. Inoltre, cinque persone sono state arrestate in flagrante.

Il Corpo della Guardia di Finanza ha annunciato che l’attività di prevenzione e contrasto proseguirà anche nei mesi invernali, ponendo particolare attenzione alla protezione dei giovani e al controllo di un mercato illecito che, oltre a nuocere alla salute pubblica, alimenta il guadagno della criminalità organizzata. Questo impegno costante riflette la determinazione delle forze dell’ordine nel preservare la sicurezza e il benessere della comunità salentina.

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Cronaca

Verona | Scoperta infiltrazione criminale in cantieri ferroviari, 8 arresti tra Lombardia e Calabria

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Le operazioni condotte dalla Guardia di Finanza di Lodi e Verona, con il supporto del G.I.C.O. di Catanzaro, hanno portato a otto arresti per associazione a delinquere con legami alla ‘ndrangheta nei cantieri ferroviari del Nord Italia. L’inchiesta, diretta dalla Procura della Repubblica di Milano attraverso la Direzione Distrettuale Antimafia, ha permesso di individuare una rete criminale con radicamento nelle province di Lodi, Verona e Crotone, impegnata in frodi fiscali e bancarotte fraudolente attraverso una serie di società legate al gruppo criminale.

Le indagini, in continuità con un’inchiesta precedentemente avviata dalla Guardia di Finanza di Varese, si sono concentrate su un’associazione criminale collegata alla cosca Arena-Nicoscia, coinvolta in attività di infiltrazione nei settori degli appalti pubblici per la manutenzione ferroviaria e metropolitana. A seguito delle evidenze emerse, il Tribunale di Milano ha disposto il carcere per due membri dell’associazione e gli arresti domiciliari per altri sei. Inoltre, la Guardia di Finanza ha sequestrato beni, conti correnti e proprietà immobiliari per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, corrispondente al guadagno illecito ottenuto dall’associazione attraverso reati finanziari.

Gli investigatori hanno scoperto che le imprese riconducibili alla famiglia criminale, stabilitasi da anni tra le province di Lodi e Verona, emettevano false fatture verso società attive negli appalti ferroviari. Tali pratiche erano finalizzate a aggirare le normative sugli appalti pubblici e a favorire il reclutamento di manodopera irregolare, mascherando i lavori con documentazioni fittizie. Inoltre, le attività del gruppo comprendevano un elaborato sistema di riciclaggio di denaro sporco tramite aziende intestate a prestanome, con lo scopo di eludere i controlli antimafia.

Oltre alla frode fiscale, è emerso che i membri dell’organizzazione hanno ottenuto illegittimamente fondi europei destinati allo sviluppo rurale (FESR), che sono stati impiegati per la compensazione di debiti fiscali e previdenziali, per un totale di circa un milione di euro.

Le indagini restano in corso e l’accertamento definitivo delle responsabilità degli indagati avverrà solo con una sentenza irrevocabile, nel rispetto della presunzione di innocenza garantita dalla Costituzione italiana.

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