Cronaca
La Spezia | Indagine sulla frode fiscale e truffa pubblica: nuove misure cautelari e sequestro di oltre 1 milione di euro
Prosegue l’intensa attività investigativa della Guardia di Finanza di La Spezia che, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari, ha eseguito un’ulteriore ordinanza di misure cautelari personali e reali, a seguito dell’operazione avviata lo scorso ottobre. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno fatto luce su un’articolata rete di reati tributari e truffe ai danni dello Stato, coinvolgendo 24 individui e 13 società dislocate in Liguria, Toscana ed Emilia Romagna.
Gli indagati sono accusati di aver emesso fatture per operazioni inesistenti e di aver omesso la dichiarazione dei redditi, violando il Decreto Legislativo 74/2000, e di aver commesso truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini hanno individuato una rete associativa che si occupava di operazioni illecite, con lo scopo di evadere il fisco e ottenere finanziamenti pubblici in maniera fraudolenta.
Due dei principali responsabili, Yuri Fergemberger, 41 anni, residente a Rapallo, e Paolo Spadoni, 54 anni, spezzino, erano già stati arrestati e sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere lo scorso mese. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di beni per un valore equivalente a circa 1 milione di euro, inclusi conti correnti, immobili, imbarcazioni e altri beni mobili registrati, ritenuti proventi illeciti delle attività fraudolente.
Nel mese di novembre, il Giudice delle indagini preliminari ha interrogato 22 indagati, cui sono state applicate misure interdittive, impedendo loro di esercitare attività professionali o imprenditoriali. Inoltre, è stato disposto il sequestro di altri beni e denaro per un valore che supera il milione di euro.
L’inchiesta ha visto il coinvolgimento di numerose forze di polizia e si configura come un’importante operazione contro la criminalità economica, finalizzata a garantire la trasparenza e la legalità nel sistema fiscale e nelle erogazioni pubbliche. Le indagini proseguono per fare piena luce su tutte le implicazioni dell’inchiesta e sui responsabili coinvolti.