Cronaca
Kenya | Morta Rebecca Cheptegei, la maratoneta bruciata dal fidanzato
La maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei è morta tragicamente a causa delle gravi ustioni riportate in seguito a un attacco violento perpetrato dal suo fidanzato, Dickson Ndiema Marangach. La notizia della sua morte è stata confermata dal presidente del Comitato olimpico ugandese, Donald Rukare, che ha espresso il suo profondo cordoglio e condannato fermamente l’atto di violenza.
Cheptegei, 33 anni, era recentemente rientrata dalle Olimpiadi di Parigi, dove aveva partecipato alla maratona classificandosi al 44° posto. L’aggressione è avvenuta nella sua casa di Endebess, nella contea di Trans-Nzoia, in Kenya, mentre la maratoneta era assente, recandosi in chiesa con le sue figlie. Marangach ha cosparso la donna di benzina e le ha dato fuoco, causando ustioni su circa l’80% del suo corpo.
Rebecca Cheptegei è stata immediatamente trasportata al Moi Teaching and Referral Hospital di Eldoret, dove è stata ricoverata in terapia intensiva. Nonostante gli sforzi dei medici, la sua condizione è peggiorata a causa di infezioni, portandola alla morte nelle prime ore del mattino. Un medico ha confermato che tutti gli organi della atleta hanno ceduto, segnando una tragica fine per una carriera atletica brillante.
Le figlie di Cheptegei sono state testimoni dell’attacco e hanno cercato disperatamente di soccorrere la madre, attirando l’attenzione di un vicino che ha tentato senza successo di spegnere le fiamme con l’acqua. Marangach, che ha riportato ustioni sul 30% del corpo, è stato anch’egli coinvolto nell’incidente. Le sue attuali condizioni non sono state comunicate.
Questo terribile evento ha sconvolto non solo la comunità sportiva ma anche la società in generale, sollevando interrogativi sulla violenza domestica e sulla necessità di una maggiore protezione per le vittime. La condanna pubblica e il dolore per la perdita di una giovane atleta promettente sono palpabili, mentre si attende che le autorità locali continuino a indagare su questo drammatico episodio.
Cronaca
Cortona (AR) | Incendio in abitazione bifamiliare: vigili del fuoco intervengono per domare le fiamme
I Vigili del Fuoco del distaccamento di Cortona sono intervenuti ieri sera intorno alle 21:00 in località Il Riccio di Cortona per un incendio che ha coinvolto un appartamento di una casa bifamiliare. Le fiamme, che hanno causato ingenti danni all’abitazione, sono state prontamente domate dai soccorritori, evitando che si propagassero all’appartamento situato al piano superiore.
Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita nell’incidente, ma entrambi gli appartamenti sono stati dichiarati inagibili. Le cause dell’incendio sono attualmente oggetto di accertamenti. Sul posto sono intervenuti anche il personale del 118 e i Carabinieri di Terontola.
Cronaca
Milano | Arrestato cittadino albanese per spaccio di droga: trovato con 24 grammi di cocaina in auto
Milano, venerdì pomeriggio: gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno arrestato un cittadino albanese di 29 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta durante un servizio mirato al contrasto dello spaccio di droga nella zona di Scalo Farini.
Intorno alle 17:15, in via Valtellina, i poliziotti hanno notato l’uomo alla guida di un’autovettura. Poco dopo, in via Curio Dentato, il 29enne ha incontrato una donna di 33 anni che è salita a bordo del veicolo. Insospettiti dall’atteggiamento dei due, gli agenti sono intervenuti, bloccandoli all’interno dell’auto.
Durante la perquisizione, la donna è stata trovata in possesso di una dose di cocaina da 1,44 grammi. Nell’auto, gli agenti hanno poi rinvenuto ulteriori dosi di cocaina per un totale di 24,05 grammi. Inoltre, sono stati sequestrati 120 euro nel portaoggetti e 490 euro in contanti, nascosti nel portafoglio dell’uomo.
Il 29enne, irregolare sul territorio italiano e senza un’occupazione, è stato arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti.
Cronaca
Milano | Due fratelli evadono dal carcere beccaria: critiche al sistema penitenziario minorile
Due fratelli di 16 e 17 anni sono evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano, come riportato da Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). Greco ha sottolineato che i due giovani, già noti per comportamenti problematici e protagonisti di recenti rivolte, erano in una posizione avanzata all’interno del carcere. Uno dei due aveva tentato l’evasione altre due volte in passato. I ragazzi avrebbero scavalcato il muro di cinta per fuggire.
“È evidente che le carceri per minori non sono semplici istituti per ragazzini indisciplinati, ma veri e propri penitenziari per delinquenti e criminali,” ha commentato Greco, chiedendo interventi ministeriali per tutelare il personale penitenziario.
Gennarino De Fazio, segretario generale Uilpa Polizia Penitenziaria, ha aggiunto che uno dei fratelli era già evaso dal carcere Beccaria a giugno, ma era stato rintracciato rapidamente. Ha criticato il sistema carcerario italiano, sottolineando che i problemi non sono casuali ma frutto di una gestione politica e amministrativa inefficace.
I due evasi sono attualmente ricercati dalle forze dell’ordine. Gli inquirenti ritengono probabile che vengano catturati presto o che si consegnino spontaneamente. Tuttavia, le criticità del sistema penitenziario restano, come ad esempio l’assegnazione di detenuti maggiorenni agli istituti per minori e viceversa, un “paradosso incomprensibile” secondo Donato Capece, segretario generale del Sappe.
Capece ha denunciato frequenti gravi incidenti nelle strutture penitenziarie minorili in diverse città italiane, sottolineando la necessità di una revisione urgente del sistema.
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