Cronaca

Isernia | Frode sui fondi europei: imprenditore agricolo denunciato per truffa aggravata

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La Guardia di Finanza di Isernia, su incarico della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, ha concluso un’indagine che ha portato alla denuncia di un imprenditore agricolo per truffa aggravata e falsità ideologica in atto pubblico. L’uomo, nel corso di un’operazione fraudolenta durata dal 2005 al 2023, avrebbe ottenuto indebitamente contributi europei destinati al settore agricolo attraverso dichiarazioni false e documentazione manipolata.

In particolare, l’imprenditore agricolo si è finto affittuario di terreni di alcuni Comuni della provincia di Isernia, presentando falsi contratti di locazione e dichiarazioni sostitutive, al fine di percepire contributi erogati nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC) tramite l’AGEA, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Tra le falsificazioni più evidenti, l’uomo ha dichiarato di aver ricevuto in affitto ben sette terreni da una persona deceduta da oltre vent’anni, riuscendo così a presentare ben quindici domande, tutte false, per ottenere contributi pubblici.

Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito il sistema illecito con un’indagine articolata, che ha incluso il controllo di documentazione presso l’Agenzia delle Entrate, l’interrogazione di banche dati e le testimonianze dei legittimi proprietari dei terreni coinvolti. Molti di questi proprietari, alcuni dei quali residenti all’estero, hanno confermato di non essere mai stati a conoscenza dell’uso illecito dei loro terreni per ottenere fondi europei.

In totale, l’imprenditore ha ottenuto circa 20.000 euro in contributi non spettanti, un danno diretto ai bilanci pubblici sia nazionali che europei. Il caso, che ha visto una stretta collaborazione tra la Procura di Isernia e la Guardia di Finanza, dimostra l’efficacia delle indagini nel contrastare le frodi ai danni dei fondi pubblici.

L’indagato è accusato di truffa aggravata per l’ottenimento illecito di erogazioni pubbliche e di falsità ideologica, ma la sua presunta responsabilità sarà definitivamente accertata solo dopo il giudizio penale. Come previsto dalla legge, l’imputato gode della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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