Cronaca
Inizia il processo Open Arms: Matteo Salvini in aula a Palermo per sequestro di persona
Oggi, 18 ottobre, ha preso avvio il processo Open Arms, che vede coinvolto il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. L’udienza si svolge nell’aula bunker di Palermo, dove Salvini, assistito dall’avvocato Giulia Bongiorno, ha fatto il suo ingresso dichiarando di essere “a testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani”.
L’imputazione riguarda il comportamento di Salvini nel 2019, quando, in qualità di ministro dell’Interno, non autorizzò lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave Open Arms, mantenendoli a bordo per giorni. La Procura di Palermo ha richiesto una pena di sei anni di carcere per il leader della Lega.
Il processo non è privo di tensioni: il pubblico ministero, Giorgia Righi, ha ricevuto minacce e insulti, rendendo necessaria la protezione. In contemporanea, una manifestazione di sostegno a Salvini si svolge in piazza Politeama, con la presenza di esponenti della Lega e cittadini.
Durante la sua arringa difensiva, l’avvocato Bongiorno ha sostenuto che la nave avrebbe potuto dirigersi verso la Spagna per sbarcare i migranti, suggerendo che l’operato di Salvini fosse giustificato. Il clima di solidarietà per Salvini è ulteriormente rafforzato dalle dichiarazioni di politici europei, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha espresso il suo sostegno, lodando il leader leghista per la sua posizione sulla gestione dei migranti in Europa.
Cronaca
Terni | Operazione antidroga: arrestati due stranieri per spaccio di eroina
Nel pomeriggio del 22 novembre, la Squadra Mobile della polizia ha eseguito un’importante operazione antidroga a seguito di un’intensificazione dei controlli volti a prevenire e reprimere i reati legati al traffico di stupefacenti. L’iniziativa è stata disposta dal Questore Luigi Mangino e ha portato all’arresto di due cittadini stranieri, rispettivamente di 30 e 42 anni, accusati di detenzione di eroina ai fini di spaccio.
Durante una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei due uomini, gli agenti hanno scoperto due ovuli di eroina e diversi altri involucri contenenti la stessa sostanza stupefacente. È stato inoltre rinvenuto materiale utilizzato per il confezionamento in dosi, un chiaro segno che l’attività illecita era destinata alla vendita.
Gli arrestati sono stati quindi posti a disposizione della Procura della Repubblica. Nella mattinata del 23 novembre, si è svolto il processo con rito direttissimo, al termine del quale l’arresto è stato convalidato. Per uno dei due imputati è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora, mentre l’altro è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Le indagini proseguono, ma al momento gli accusati devono ritenersi innocenti fino a una sentenza definitiva di condanna. L’operazione evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza nelle comunità locali.
Cronaca
Bologna | Arrestato trafficante di droga all’aeroporto Marconi con 121 ovuli di eroina ingeriti
Prosegue l’attività di contrasto della Guardia di Finanza presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, dove i militari del I Gruppo hanno arrestato un uomo accusato di traffico internazionale di stupefacenti. Si tratta di un trentunenne nigeriano, arrivato a Bologna dall’Olanda, che è stato fermato dopo aver mostrato segnali di nervosismo durante un normale controllo di sicurezza.
I sospetti delle forze dell’ordine sono stati subito confermati dopo approfonditi accertamenti: l’uomo, infatti, è stato accompagnato all’ospedale Sant’Orsola per degli esami radiologici che hanno rivelato la presenza di numerosi corpi estranei all’interno del suo intestino. In totale, il trafficante aveva ingerito 121 ovuli contenenti eroina, per un peso complessivo di circa 1,35 kg. Questa quantità di droga, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare tra i 100.000 e i 120.000 euro.
Il nigeriano è stato arrestato in flagranza di reato e portato presso la Casa Circondariale di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione si inserisce all’interno delle attività di prevenzione e contrasto al traffico di stupefacenti messe in atto dalla Guardia di Finanza, che combatte l’uso di metodi come il “body packing”, una tecnica in cui i trafficanti ingeriscono ovuli di droga per evitare il rilevamento da parte delle autorità.
In questo caso, la prontezza dei militari ha permesso di fermare un tentativo di traffico di sostanze stupefacenti, confermando l’importanza dei controlli di sicurezza nei luoghi di transito internazionale, come gli aeroporti, per garantire la sicurezza pubblica.
Cronaca
Vicenza | Sequestro di materiale pirotecnico, intensificati i controlli per le festività
In vista delle imminenti festività, la Guardia di Finanza di Vicenza ha intensificato i controlli per contrastare il fenomeno della detenzione e commercializzazione illegale di prodotti pirotecnici. Nel comune di Thiene, i militari della Tenenza locale hanno scoperto un’ingente quantità di materiale esplosivo detenuto senza le necessarie autorizzazioni.
Durante un’operazione di controllo, i finanzieri hanno perquisito un’abitazione e un garage situato in zona, rinvenendo 46 confezioni di fuochi d’artificio e altri prodotti pirotecnici, per un totale di 32,238 kg di esplosivo. Il materiale, destinato a rimanere in deposito presso il domicilio, non era accompagnato dalle necessarie licenze, e il quantitativo superava ampiamente i limiti consentiti dalla legge per i privati cittadini senza autorizzazioni specifiche.
Il responsabile dell’abitazione, un cittadino italiano, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per illecita detenzione di materiale esplodente e per non aver denunciato l’esistenza di tale deposito all’Autorità competente, come richiesto dalla normativa in materia di sicurezza.
L’operazione rientra nell’ambito di un’azione di contrasto più ampia della Guardia di Finanza, che sta intensificando i controlli soprattutto in prossimità delle festività natalizie, periodo in cui l’utilizzo di prodotti pirotecnici aumenta e con esso anche i rischi connessi alla loro gestione illegale.
Le forze di polizia invitano la cittadinanza a segnalare eventuali situazioni sospette, al fine di prevenire incidenti e garantire la sicurezza pubblica. Il materiale sequestrato è stato messo sotto sequestro, mentre il procedimento legale seguirà il suo corso.
In accordo con il principio di presunzione di innocenza, il responsabile sarà considerato colpevole solo in caso di sentenza definitiva.
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