Cronaca
Influenza Australiana in Italia: primi casi e preoccupazione per sintomi neurologici
In Italia, l’influenza australiana H3N2 ha iniziato a manifestarsi, con i primi casi rilevati in Lombardia, Piemonte e recentemente a Genova. L’infettivologo Matteo Bassetti ha condiviso aggiornamenti sul caso di un paziente ricoverato all’Ospedale San Martino, manifestando sintomi neurologici gravi, a partire dalla difficoltà nel riconoscere i propri familiari. Questo caso ha portato a riflettere sul potenziale impatto del virus, che sembra colpire non solo i polmoni e la gola, ma anche il sistema nervoso centrale.
Secondo Bassetti, il virus H3N2 ha un tropismo, ossia una particolare affinità, per vari organi del corpo, inclusi cervello e polmoni. I sintomi riportati comprendono la perdita di gusto, sintomo noto per la sua associazione al Covid-19, ma che sembra ora manifestarsi anche con questa influenza stagionale. Questo quadro clinico solleva preoccupazioni, specialmente alla luce dell’aggressività con cui H3N2 ha colpito l’emisfero australe, dando vita a quella che virologo Fabrizio Pregliasco ha definito “la seconda stagione influenzale più grave degli ultimi dieci anni”.
L’influenza H3N2 si presenta con sintomi tipici dell’influenza stagionale, ma in alcuni casi si rileva una sintomatologia più grave. Tra i segnali da monitorare vi sono febbre alta, tosse, congestione nasale, dolori muscolari e articolari, ma anche sintomi neurologici, come la confusione mentale. Considerando che l’influenza è responsabile di circa 8.000 decessi ogni anno in Italia, principalmente tra gli anziani e i soggetti a rischio, gli esperti raccomandano di prendere in seria considerazione la vaccinazione antinfluenzale. Bassetti evidenzia come un numero elevato di casi con complicanze neurologiche potrebbe portare a un notevole afflusso negli ospedali, mettendo il sistema sanitario sotto pressione.
H3N2 è considerato un ceppo immunoevasivo, capace di eludere in parte le difese immunitarie. Tale caratteristica lo rende particolarmente rischioso per le categorie fragili, compresi anziani e individui con patologie croniche. Per contrastare la diffusione dell’influenza australiana, l’Istituto Superiore di Sanità e gli esperti come Bassetti suggeriscono alla popolazione più vulnerabile di proteggersi con il vaccino stagionale, che rimane uno strumento fondamentale per prevenire le complicanze più serie.
Con l’arrivo della stagione influenzale, la vigilanza su questo virus si intensifica. La prevenzione e la protezione restano la priorità per contenere gli effetti di una variante influenzale che si preannuncia particolarmente impegnativa.