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Cronaca

Incendio a casa dell’eurodeputato Francesco Ventola: indagini in corso

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ADN24

Tanta paura ma per fortuna nessun ferito. Nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, il portone dell’abitazione dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Francesco Ventola, situata a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, è stato incendiato. L’incendio è divampato intorno alle 3, mentre il politico e la sua famiglia si trovavano all’interno della casa.

Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe stato causato da un liquido infiammabile cosparso sul portone, seguito dall’accensione delle fiamme, oppure dal lancio di una molotov. Al momento, la causa esatta resta da chiarire e sarà oggetto delle indagini delle forze dell’ordine. Fortunatamente, l’incendio non ha causato feriti, ma ha suscitato molta paura tra i residenti e i familiari di Ventola.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno domato il rogo in tempi brevi. Le indagini sono affidate alla polizia del commissariato di Canosa, che sta analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, nella speranza di ottenere elementi utili per individuare i responsabili. Al momento, non ci sono testimoni diretti dell’incidente.

Francesco Ventola, che ha ricoperto numerosi ruoli pubblici, tra cui quello di sindaco di Canosa di Puglia e presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani, è attualmente eurodeputato di Fratelli d’Italia. Fino a giugno scorso, ha anche ricoperto la carica di capogruppo del partito nel consiglio regionale della Puglia. La vicenda sta suscitando preoccupazione, e le autorità stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto.

Questo episodio di violenza non è il primo ad interessare politici e figure pubbliche in Italia e solleva interrogativi sulla sicurezza e sul clima di intolleranza che talvolta si riscontra nelle dinamiche politiche locali e nazionali. Il caso di Ventola è seguito con attenzione, mentre le forze dell’ordine proseguono con le indagini per identificare i responsabili e fare chiarezza sull’incidente.

Cronaca

Mazara del Vallo (TP) | Arrestato uomo per droga e detenzione di materiale esplosivo

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Lo scorso 25 novembre, un’operazione della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo ha portato all’arresto di un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di una significativa quantità di cocaina e crack, oltre a materiale esplosivo custodito nella sua abitazione.

L’operazione è il risultato di un’indagine approfondita, avviata dopo segnalazioni che indicavano l’uomo come figura centrale nello spaccio di droga nei quartieri popolari della città. Gli agenti, dopo un periodo di osservazione, hanno fermato il sospettato fuori dalla sua abitazione e successivamente hanno proceduto a una perquisizione domiciliare.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti circa 250 grammi di cocaina, 35 grammi di crack, strumenti per il confezionamento della droga e 2000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Oltre alle sostanze stupefacenti, è stato sequestrato un quantitativo significativo di materiale esplosivo, tra cui una miccia artigianale da 550 grammi e 40 petardi di tipo professionale Cobra 6.

A seguito del sequestro e in considerazione della pericolosità del materiale rinvenuto e dei precedenti penali dell’arrestato, il soggetto è stato trasferito in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura di Marsala, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare.

L’intervento si inserisce in una strategia di contrasto allo spaccio di stupefacenti e alla gestione illegale di materiali pericolosi, confermando l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza della comunità mazarese.

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Cronaca

Arezzo | Zona Saione: sospesa per 15 giorni l’attività di un circolo privato

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Il Questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo, ha disposto la sospensione temporanea della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande a un circolo privato situato nella zona di Saione. La decisione, in vigore per quindici giorni, è stata adottata in seguito a un controllo congiunto svolto da diverse forze dell’ordine, che hanno riscontrato gravi irregolarità.

Durante l’operazione, condotta dalla Squadra Amministrativa e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto della Guardia di Finanza e del Nucleo Cinofili, sono state rinvenute sostanze stupefacenti in possesso del presidente del circolo, nascoste sia sulla sua persona sia all’interno dei locali dell’associazione.

Il provvedimento riflette la necessità di tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini, poiché il circolo è stato giudicato un elemento di rischio per l’ordine pubblico. La misura, finalizzata a preservare la moralità e il buon costume, sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare attività che possono costituire un pericolo per la collettività.

L’intervento rappresenta un segnale chiaro contro l’uso improprio di spazi associativi e mira a ristabilire un clima di sicurezza nella zona di Saione.

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Cronaca

Bergamo | Emessi 11 DACUR per contrastare la violenza nei pressi di bar e locali pubblici

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Nel mese di novembre, la Questura di Bergamo ha intensificato le misure per arginare episodi di violenza nelle aree urbane, emettendo 11 provvedimenti di DACUR (Divieto di Accesso ai Centri Urbani), noti come “Daspo Urbano”. Queste disposizioni, volte a prevenire comportamenti pericolosi nei pressi di bar e locali pubblici, hanno coinvolto persone di età compresa tra 16 e 52 anni, responsabili di reati come minacce, risse, lesioni personali e danneggiamenti.

I provvedimenti, con una durata variabile da uno a tre anni, sono stati in alcuni casi accompagnati dall’obbligo di firma. Tra gli episodi più recenti si segnala un grave caso di aggressione compiuto da tre minorenni di Paladina, identificati come autori dell’atto violento avvenuto nelle vicinanze di un bar locale. Per due di questi ragazzi, già con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato emesso anche un avviso orale, misura introdotta con il “Decreto Caivano” (D.L. 123/2023), che mira a rafforzare il contrasto alla criminalità minorile.

Questa operazione rappresenta un segnale di fermezza delle autorità, impegnate a garantire la sicurezza e la vivibilità nei centri urbani di Bergamo e provincia. L’obiettivo è dissuadere comportamenti antisociali e rafforzare la tutela dei cittadini frequentatori di locali pubblici.

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