Cronaca
Il questore di Catanzaro emette tre D.A.S.P.O. per Ultras UC 1973
Il Questore di Catanzaro ha recentemente adottato tre provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (D.A.S.P.O.) nei confronti di tre membri del gruppo Ultras “UC 1973”. Questa decisione è stata presa a seguito di indagini condotte dai Carabinieri, che hanno portato alla luce un episodio grave accaduto il 27 febbraio.
Durante un evento sportivo, i tre individui hanno minacciato un tifoso del Bari e sua figlia minorenne per appropriarsi di felpe e giubbotti con i simboli della squadra pugliese. Le indagini hanno consentito di identificare i colpevoli e di denunciarli, evidenziando comportamenti violenti e pericolosi per l’incolumità delle persone presenti agli eventi sportivi.
La misura D.A.S.P.O. è stata emessa per prevenire il ripetersi di simili condotte, che non solo compromettono la sicurezza degli eventi sportivi, ma mettono a rischio anche la tranquillità dei tifosi e degli spettatori. I provvedimenti impongono ai destinatari di non accedere ai luoghi di svolgimento delle manifestazioni sportive per periodi variabili di 5, 8 e 10 anni, a seconda della gravità delle loro azioni.
Questa iniziativa sottolinea l’impegno delle autorità nel mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico durante gli eventi sportivi, tutelando così la dignità delle manifestazioni e la sicurezza dei cittadini.
Cronaca
Terni, scoperti 15 lavoratori “in nero” in un’azienda agricola: maxi sanzione e sospensione dell’attività
Proseguono i controlli da parte della Guardia di Finanza di Terni per contrastare il lavoro sommerso e irregolare. Nell’ambito di un’operazione finalizzata alla verifica delle condizioni lavorative, i militari del Gruppo di Terni, coordinati dal Comando Provinciale, hanno effettuato un’ispezione in un’azienda agricola che si occupa anche del confezionamento di articoli da regalo in vista delle festività natalizie. Durante il controllo, sono stati riscontrati gravi irregolarità relative alla regolarità contrattuale dei dipendenti.
Dei 25 lavoratori presenti nell’azienda, ben 15 risultavano essere privi di contratto di lavoro, ossia impiegati “in nero”. Tale irregolarità ha superato la soglia del 10% prevista dalla normativa, motivo per cui è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività da parte degli Uffici del Lavoro competenti. Inoltre, il datore di lavoro è stato multato con una maxi sanzione, e a carico dell’azienda sono state inflitte sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore ai 30.000 euro.
Questo intervento rientra in un piano di contrasto al lavoro sommerso che ha visto, nel corso dell’anno, l’identificazione di 28 lavoratori “in nero”, 16 lavoratori “irregolari” e 14 datori di lavoro verbalizzati per l’impiego di manodopera non conforme alle normative. La lotta contro il lavoro irregolare e le frodi in danno del sistema previdenziale è infatti uno degli obiettivi prioritari della Guardia di Finanza, che continua a monitorare attentamente le realtà produttive del territorio per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la leale concorrenza tra le imprese.
La presenza di lavoratori “in nero” non solo costituisce una grave violazione delle leggi sul lavoro, ma danneggia anche le aziende che operano nel rispetto delle normative e priva i lavoratori delle dovute tutele in termini di retribuzione, contributi previdenziali e diritti contrattuali. La Guardia di Finanza, con queste operazioni, mira a contrastare efficacemente questi fenomeni di illegalità, proteggendo così sia gli imprenditori onesti che i lavoratori.
Cronaca
Sequestro di beni per oltre 3 milioni di euro a Vincenzo Zagami: abusi e reati contro il patrimonio
I carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di sequestro di prevenzione finalizzato alla confisca a carico di Vincenzo Zagami, pregiudicato per reati contro il patrimonio, la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia e la fede pubblica. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura di Trani, riguarda l’individuo accusato, fin dagli anni Novanta, di aver esercitato abusivamente la professione di avvocato e commesso vari altri reati, per alcuni dei quali è già stata emessa una condanna definitiva.
Il patrimonio sottratto alla sua disponibilità è valutato oltre tre milioni di euro e comprende due società immobiliari, due appartamenti in Costa Azzurra e uno ad Alessandria, numerosi veicoli di lusso, tra cui Ferrari GT, Lamborghini Murcielago, Porsche Cayenne, Audi A8, Range Rover Sport e una moto Harley Davidson.
Il sequestro è stato disposto sulla base degli accertamenti patrimoniali condotti dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari, che hanno ricostruito la carriera e gli introiti di Zagami e della sua famiglia, evidenziando l’origine illecita della sua ricchezza, accumulata in oltre 30 anni attraverso reati come esercizio abusivo della professione, falsità materiale, truffa continuata e appropriazione indebita.
Cronaca
Piacenza: Sequestro di oltre 520.000 euro grazie a una verifica fiscale delle Fiamme Gialle
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza hanno concluso una complessa verifica fiscale nei confronti di un’azienda piacentina che opera nella fabbricazione di parti meccaniche. Gli accertamenti hanno portato al recupero integrale delle imposte evase, ammontanti a oltre 520.000 euro, relative a diverse annualità fiscali. La verifica ha rivelato violazioni significative della normativa fiscale, tra cui l’indebita deduzione di costi e l’omessa dichiarazione di ricavi, compresi quelli derivanti da una società cinese, con conseguente evasione di I.V.A. e IRAP per oltre 1,7 milioni di euro.
L’azienda, dopo aver ricevuto i rilievi dalle Fiamme Gialle, ha scelto di avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso, aderendo agli accertamenti effettuati e versando il totale delle imposte evase, incluse le sanzioni e gli interessi previsti dalla legge. Questo ha permesso all’imprenditore di evitare i futuri avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, il recente intervento normativo introdotto dal Decreto Legislativo n. 13/2024, che prevede condizioni più favorevoli per i contribuenti che decidono di regolarizzare la loro posizione, ha reso questa adesione ancora più vantaggiosa. Il Decreto stabilisce l’applicazione di sanzioni e tassi di interesse ridotti per coloro che, a partire dal 1° settembre 2024, aderiranno volontariamente a un ravvedimento fiscale.
Questa operazione rientra nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale della Guardia di Finanza, con l’obiettivo di promuovere una maggiore equità nel sistema fiscale e di sostenere il rilancio economico del territorio, attraverso la legalità e la corretta ripartizione del carico tributario.
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