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Cronaca

Hasan Hamis: chi è l’uomo che ha accoltellato il poliziotto Christian Di Martino

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Hasan Hamis, l’uomo responsabile dell’aggressione grave al poliziotto Christian Di Martino, non avrebbe dovuto essere in Italia. Questo non solo a causa dei suoi numerosi e reiterati precedenti penali, ma anche perché il trentasettenne possedeva un ordine di espulsione firmato dal questore di Avellino. La sua pericolosità sociale sembra essere confermata dall’episodio avvenuto nella stazione Lambrate di Milano, così come dalle numerose volte in cui è stato fermato con armi bianche.

Di origini marocchine e in situazione irregolare, Hasan Hamis ha resistito ai tentativi di neutralizzazione con il taser e ha poi attaccato con un coltello da macellaio il vice ispettore che aveva sparato. Questo violento e improvviso attacco è avvenuto dopo un periodo di “show” durato diversi minuti, durante il quale l’uomo ha lanciato pietre contro treni e persone.

Attualmente detenuto nel carcere di San Vittore con l’accusa di tentato omicidio, Hasan Hamis è stato descritto dagli agenti intervenuti come “molesto e in forte stato di agitazione”, mostrandosi “in evidente stato psichico alterato e non collaborativo”. Ha precedenti penali per reati quali droga, rapina, sequestro, resistenza a pubblico ufficiale e altri reati contro la persona e il patrimonio.

Le tracce di Hasan Hamis in Italia risalgono almeno al 2002, sebbene sia stato recentemente segnalato a Milano. La sua storia con le forze dell’ordine italiane è segnata da numerosi episodi, inclusi arresti e denunce per possesso di armi bianche e altri reati. Nonostante diversi ordini di espulsione emessi nei suoi confronti, nessuno è stato effettivamente eseguito, e l’uomo è rimasto in Italia, continuando a commettere reati.

Ora, dopo l’aggressione al poliziotto, spetta agli investigatori e alla magistratura determinare quanto tempo dovrà trascorrere in carcere.

Cronaca

Arrestato 67enne a Olevano Romano per detenzione e spaccio di droga

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Un’operazione mirata dei Carabinieri di Olevano Romano ha portato all’arresto di un uomo di 67 anni, residente nel comune, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento, svolto nel pomeriggio di sabato scorso, rientra in un servizio finalizzato al contrasto del traffico di droga sul territorio.

L’uomo è stato fermato per un controllo mentre si trovava a bordo della propria auto, durante il quale i militari hanno rinvenuto una piccola quantità di cocaina. Il ritrovamento ha spinto i Carabinieri a eseguire una perquisizione nella sua abitazione, situata nelle vicinanze.

All’interno della casa, le forze dell’ordine hanno scoperto e sequestrato 12 dosi di cocaina già pronte per la vendita, insieme a circa 130 grammi di sostanza da taglio e materiale utilizzato per il confezionamento. Inoltre, è stata rinvenuta una somma di 365 euro in contanti, ritenuta il guadagno dell’attività illecita.

Il 67enne è stato posto agli arresti domiciliari e resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il proseguimento delle indagini. L’operazione sottolinea l’attenzione delle forze dell’ordine nel monitorare e reprimere il fenomeno dello spaccio di stupefacenti anche in realtà di dimensioni più contenute.

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Cronaca

Arrestato trafficante internazionale con 87 kg di cocaina a Civitavecchia

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La Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione antidroga presso il porto di Civitavecchia, arrestando un trafficante internazionale che trasportava un carico di 87 kg di cocaina pura. Lo stupefacente, occultato con un sistema sofisticato all’interno di un camion, aveva un valore commerciale stimato di circa 10 milioni di euro.

L’operazione si è svolta in concomitanza con l’arrivo di un traghetto proveniente da Barcellona. Gli agenti della Polizia di Frontiera Marittima, effettuando controlli mirati sui veicoli a bordo, hanno individuato un autotrasportatore spagnolo alla guida di un mezzo pesante. Il comportamento del conducente, apparso subito agitato e poco collaborativo, ha attirato l’attenzione degli operatori.

Decisivo è stato l’intervento dell’unità cinofila: il cane poliziotto ha segnalato la presenza di tracce di sostanze stupefacenti nell’abitacolo del camion. Una perquisizione più approfondita ha portato alla scoperta di un sistema nascosto estremamente elaborato. Grazie all’uso di un telecomando e di fusibili, gli agenti hanno attivato un meccanismo che ha sbloccato un vano segreto situato sotto i sedili del mezzo.

All’interno del doppiofondo sono stati rinvenuti 79 panetti di cocaina pura, già pronti per essere immessi sul mercato. Il conducente è stato immediatamente arrestato e trasferito nella Casa Circondariale di Aurelia, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori indagini.

L’operazione rappresenta un colpo significativo alle reti internazionali di traffico di droga, confermando l’efficacia dei controlli e delle strategie adottate dalla Polizia di Stato per contrastare il fenomeno.

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Cronaca

Saletto di Piave (TV) | Furto e frode, due arresti dopo indagini della Squadra Mobile di Treviso

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ADN24

La Squadra Mobile di Treviso ha portato a termine un’importante operazione che ha portato alla denuncia di due uomini, di 33 e 29 anni, residenti nelle province di Treviso e Venezia, accusati di furto e utilizzo indebito di carte bancomat. L’episodio risale a luglio, quando una coppia trevigiana ha denunciato il furto della propria borsa all’interno della propria auto, parcheggiata vicino al fiume Piave, nel comune di Saletto di Piave.

Il furto si è verificato il 14 luglio scorso: i malviventi, dopo aver forzato la portiera dell’auto, hanno sottratto una borsa di marca contenente documenti, gioielli e una carta bancomat. La carta è stata successivamente utilizzata per prelevare circa 2500 euro. La denuncia della vittima ha dato il via alle indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso.

Gli investigatori, grazie a una serie di attività investigative, hanno ricostruito l’accaduto e identificato i due sospetti. Le perquisizioni domiciliari eseguite nei giorni scorsi nelle abitazioni dei presunti responsabili hanno confermato il loro coinvolgimento nel reato. Tra gli oggetti recuperati durante le perquisizioni figurano la borsa rubata e i capi di abbigliamento indossati dai due uomini mentre compivano i prelievi in uno sportello bancomat a Maserada Sul Piave.

La refurtiva, inclusi gli oggetti rubati, sarà restituita ai legittimi proprietari, mentre la Polizia di Stato prosegue il suo impegno nel contrasto ai reati predatori, intensificando le operazioni di prevenzione e repressione sul territorio.

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