Connect with us

Cronaca

Gioia Tauro | Scontro politico tra sindaco e l’opposizione: “Scarcella inadeguata al ruolo”

Published

on

L’atmosfera politica a Gioia Tauro è tesa dopo le recenti accuse del sindaco Simona Scarcella nei confronti dell’opposizione, in particolare del consigliere Ginetta Pedullà. Quest’ultima, rappresentante del Movimento Social Popolare, è stata chiamata in causa da Scarcella in merito a una presunta aggressione verbale avvenuta presso la Casa Comunale, dove si trovava per svolgere i suoi doveri istituzionali.

In risposta, le forze di opposizione hanno espresso incredulità e indignazione, definendo il sindaco “inadeguata al ruolo” e accusandola di soffrire di una “sindrome da accerchiamento”. Secondo i gruppi della Coalizione La Ginestra e altri, Scarcella non fa altro che cercare di manipolare la realtà, accusando ingiustamente chi non è allineato alle sue posizioni.

Il clima di conflitto si è intensificato con le critiche alla gestione del sindaco, che è stata accusata di pratiche politiche discutibili e di tentativi di silenziare le voci dissenzienti. La nota dell’opposizione sottolinea anche episodi di disprezzo istituzionale nei confronti di figure come la preside Mariarosaria Russo, messa in difficoltà durante un consiglio comunale.

In questo contesto di crescente tensione, l’opposizione promette di continuare a esercitare la propria funzione con determinazione, affermando che non si lascerà intimidire dalle accuse e dalle manovre del sindaco. La situazione a Gioia Tauro resta quindi in evoluzione, con i due schieramenti che si preparano a un confronto sempre più acceso.

Cronaca

Padova | Scontri e aggressioni nell’Arcella: due feriti e un arresto

Published

on

By

ADN24

Nella serata di lunedì 18 novembre 2024, il quartiere Arcella di Padova è stato teatro di un violento scontro tra gruppi di persone che ha coinvolto due individui, entrambi feriti durante un episodio che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi medici.

Le pattuglie della Polizia di Stato, impegnate in attività di prevenzione e controllo del territorio, sono state chiamate a intervenire a seguito di una segnalazione urgente per un uomo ferito al petto da una coltellata. Gli agenti hanno trovato il ferito, un giovane di origini tunisine, a terra in via Aspetti, nei pressi della fermata del tram San Carlo, dove è stato prontamente soccorso da un’ambulanza e un’auto medica. La ferita, inflitta con un coltello, si trovava tra il petto e la spalla del giovane, che è stato trasportato in ospedale per le cure del caso.

Nel frattempo, un altro equipaggio di polizia si è diretto verso via Cardinal Callegari, a pochi passi dal luogo dell’aggressione, dove è stato trovato un secondo individuo, un 48enne moldavo, anch’esso ferito dopo essere stato aggredito da un gruppo di persone. Quest’ultimo è stato anch’esso soccorso e portato in ospedale, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 15 giorni per le ferite riportate.

Le indagini preliminari hanno permesso di ricostruire quanto accaduto nelle ore precedenti. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, un uomo di origini est-europee, apparentemente ubriaco, si aggirava nei pressi della galleria San Carlo chiedendo una sigaretta a un gruppo di cittadini nordafricani. Dopo essere stato allontanato, il soggetto ha estratto un coltello e ha aggredito uno dei membri del gruppo. La violenza ha scatenato una reazione a catena: alcuni connazionali del ferito hanno inseguito l’aggressore e, in un atto di vendetta, lo hanno picchiato brutalmente, lasciandolo a terra.

Durante il sopralluogo, gli agenti hanno trovato un coltello da cucina, ancora sporco di sangue, sotto il parabrezza di una macchina parcheggiata nelle vicinanze, che è stato sequestrato come prova.

Nel corso della mattinata successiva, gli agenti della Squadra Mobile hanno proseguito le indagini, portando all’arresto del 48enne moldavo, che è stato accusato di lesioni aggravate per la sua partecipazione all’aggressione. L’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima. L’udienza si è svolta il 20 novembre, con il giudice che ha convalidato l’arresto e disposto per il moldavo una misura cautelare di obbligo di dimora a Padova, con divieto di allontanarsi dall’abitazione durante le ore notturne.

In risposta alla gravità degli incidenti e alle circostanze che hanno coinvolto entrambe le persone ferite, il Questore di Padova ha preso ulteriori provvedimenti di prevenzione. Sono state adottate misure nei confronti dei due soggetti coinvolti, tra cui l’Avviso Orale e il Daspo Willy, che vieta l’accesso a esercizi pubblici nell’intera provincia per i prossimi quattro anni.

L’episodio ha sollevato preoccupazioni sullo stato di sicurezza in alcune zone della città e ha evidenziato la necessità di un monitoraggio costante per prevenire nuovi scontri violenti. La polizia continua a indagare sugli eventi, con l’obiettivo di fare piena luce sulla dinamica dell’aggressione e di garantire la sicurezza dei cittadini.

Continue Reading

Cronaca

Truffa ai danni dello Stato: arrestato dirigente sportivo

Published

on

By

ADN24

Le forze dell’ordine hanno portato a termine una vasta operazione contro illeciti nell’ambito dei contributi pubblici destinati al settore sportivo. Oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Spezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale della Spezia, nei confronti di Gian Maria Lertora, dirigente di più associazioni sportive calcistiche in Liguria e Lombardia. Contestualmente, sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti di altri cinque indagati e di quattro società sportive operative in Liguria, Lombardia e provincia di Mantova.

Le indagini sono nate a seguito di un’accurata attività di intelligence condotta dalla Guardia di Finanza con il supporto della Componente Speciale del Corpo. Le autorità hanno approfondito le pratiche legate ai contributi pubblici erogati da “Sport e Salute S.p.A.”, l’ente statale che ha gestito le provvidenze per il ristoro delle attività sportive sospese o cessate a causa della pandemia da Covid-19. È emerso che 88 domande di contributo, presentate ufficialmente da atleti e tecnici tesserati con le associazioni sotto indagine, erano in realtà state falsificate dagli indagati, che le avevano predisposte e inviate senza il consenso o la consapevolezza degli effettivi beneficiari.

Le somme erogate dallo Stato, circa 350.000 euro, sono state accreditate su conti correnti riconducibili agli indagati, anche presso istituti bancari esteri. Una volta ricevuti i fondi, gli indagati provvedevano a prelevamenti sistematici in contante o a effettuare bonifici su altre posizioni finanziarie, al fine di occultare le tracce dei fondi pubblici. L’operazione ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di sei soggetti, tutti responsabili di associazioni sportive dilettantistiche, per reati di sostituzione di persona (art. 494 C.P.), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis C.P.) e autoriciclaggio (art. 648-ter.1 C.P.).

La Guardia di Finanza ha anche proceduto con il sequestro preventivo di somme e beni riconducibili agli indagati, fino alla concorrenza dell’importo indebitamente ottenuto tramite la truffa. Il sequestro riguarda anche un ingente quantitativo di beni, tra cui conti correnti, autovetture e altri asset.

Questa operazione evidenzia l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle risorse pubbliche, contrastando le frodi che danneggiano la collettività e minano la fiducia nelle istituzioni. Le indagini proseguono e le autorità competenti valuteranno ulteriori sviluppi in relazione alla rete di persone coinvolte nell’illecito.

Il caso rappresenta un esempio di come le forze dell’ordine continuano a monitorare e intervenire per prevenire l’uso improprio di fondi pubblici, specialmente in periodi delicati come quello legato alla pandemia, in cui le risorse destinate al supporto delle categorie più vulnerabili vengono spesso sfruttate da chi cerca di arricchirsi illecitamente

Continue Reading

Cronaca

Arrestata donna con documenti falsi e beni rubati: sequestrati 5.000 euro, gioielli e un Rolex da 30.000 euro

Published

on

By

ADN24

I Carabinieri della Stazione di Roma La Storta, insieme ai colleghi di San Vittorino Romano, hanno arrestato una donna italiana di 34 anni, con precedenti, accusata di possesso e fabbricazione di documenti falsi, furto aggravato e ricettazione. L’arresto è avvenuto in flagranza del reato, durante un controllo, quando la donna è stata trovata in possesso di una carta d’identità falsa, che riportava generalità diverse da quelle reali, e che aveva usato per cercare di evitare l’esecuzione di due ordini di carcerazione a suo carico. I due ordini erano legati a reati di furto in abitazione, uno commesso a Nettuno nel 2017 e l’altro a Cisterna di Latina nel 2019. La donna deve scontare una pena residua di 4 anni di reclusione.

Durante una perquisizione personale e domiciliare, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato oltre 5.000 euro in banconote, alcune delle quali erano macchiate con inchiostro anti-rapina. Inoltre, sono stati rinvenuti diversi monili in oro di grande valore, un orologio Rolex Daytona in oro del valore di circa 30.000 euro, di probabile provenienza illecita, e un’auto Audi RS Q3 Sportback dal valore di circa 80.000 euro, a lei in uso. L’auto, sospettata di essere stata utilizzata per commettere crimini, conteneva due maschere da clown, probabilmente destinate a travisarsi.

Continue Reading

Le più Lette

Copyright © 2017 Zox News Theme. Theme by MVP Themes, powered by WordPress.