Cronaca

Gianni Remo, finalmente assolto dopo 11 anni di ingiustizie

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Dopo un lungo percorso giudiziario che ha segnato profondamente la sua vita e quella del club Reggina, Gianni Remo, ex vice presidente della squadra, è stato definitivamente assolto dalle gravi accuse a suo carico. La sentenza, emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, ha dichiarato che “il fatto non sussiste”, ponendo così fine a una saga che durava da undici anni.

L’arresto di Remo, avvenuto nel 2013, aveva avuto ripercussioni enormi, non solo sulla sua carriera personale, ma anche sulla Reggina stessa, che all’epoca si trovava in serie B. Le accuse di estorsione aggravata e concorso esterno in associazione mafiosa lo avevano portato a una detenzione ingiustificata, danneggiando gravemente le sue attività e contribuendo a un declino del club, che ha affrontato difficoltà economiche e sportiva culminate nel fallimento due anni dopo l’arresto.

Con la recente assoluzione, Gianni Remo e suo fratello Pasquale possono finalmente voltare pagina dopo anni di calunnie e sofferenza. Il loro avvocato, Antonino Curatola, ha espresso soddisfazione per il verdetto, sottolineando l’importanza di questa decisione per il recupero della dignità dei suoi assistiti. La sentenza ha riconosciuto la completa insussistenza delle accuse, mettendo in luce l’ingiustizia subita da Remo e il suo entourage.

Questo caso solleva interrogativi sulla gestione della giustizia e sull’impatto che le accuse infondate possono avere sulle vite delle persone. La vicenda di Gianni Remo dimostra come la verità possa emergere anche dopo anni di battaglie legali e come sia fondamentale garantire una difesa adeguata in un sistema giudiziario complesso.

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