Cronaca
Genova | Smantellata rete di esami truccati per la patente di guida: sette arresti
Un’importante operazione contro le frodi nei test per il conseguimento della patente di guida è stata condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale Liguria, portando all’individuazione e al deferimento di sette persone accusate di aver organizzato un sistema fraudolento per il superamento degli esami di guida e per il rilascio delle Carte di Qualificazione del Conducente (CQC).
Le indagini, avviate in collaborazione con la Motorizzazione Civile, hanno permesso di smascherare un gruppo organizzato che utilizzava dispositivi elettronici sofisticati, come microauricolari e radiomobili, per consentire ai candidati di sostenere l’esame di guida con l’aiuto di “suggeritori” esterni. Durante il controllo di routine, sono stati sorpresi tre candidati con i dispositivi occultati sotto gli indumenti, mentre microauricolari venivano estratti dai condotti uditivi da personale medico dell’Ospedale Villa Scassi di Genova.
L’indagine, che ha coinvolto anche l’analisi dei tabulati telefonici e delle telecamere di sorveglianza, ha portato a identificare altri quattro membri della rete, tra cui tre cittadini del Bangladesh e uno del Pakistan, che avevano il compito di “vestire” i candidati con l’attrezzatura elettronica, trasportarli e coordinarne i tentativi di frode.
In un caso, uno degli organizzatori, mentre stava sostenendo l’esame teorico per la patente di guida, è stato sorpreso con strumenti elettronici occultati sotto i vestiti. Il costo per il “servizio” fraudolento ammontava a circa 4.500 euro per candidato, pagabili in due tranche: 3.000 euro prima dell’esame e 1.500 euro successivamente al superamento del test.
Le indagini hanno rivelato un giro d’affari significativo, con i guadagni illeciti che per quella singola giornata hanno raggiunto circa 20.000 euro. Ciò che rende l’inchiesta particolarmente grave è che attraverso questo sistema, venivano rilasciate abilitazioni per la guida di veicoli pesanti, mettendo così a rischio la sicurezza stradale.
Le sette persone coinvolte sono accusate di aver danneggiato il corretto svolgimento degli esami di guida e messo in pericolo la sicurezza pubblica. Fino a una sentenza definitiva, gli indagati godono della presunzione di innocenza.