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Franco Pompili, catturato in Perù l’uomo considerato il ponte con i narcos sudamericani
Dopo 18 anni di latitanza, Franco Pompili, conosciuto come un importante narcotrafficante di Serie A e soprannominato ‘Franchino’ o ‘Il nonno della droga’, è stato finalmente catturato. Quest’uomo di spicco del clan Fasciani di Ostia, aveva un’ordinanza del 2010 dei carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, in relazione all’operazione Maiquetia.
L’operazione Maiquetia, condotta nel 2010, ha smascherato il traffico di droga tra Roma e il Sud America, con un ramo della banda operante a Ostia e capeggiata dai fratelli Carmine e Giuseppe Fasciani. In parallelo, è stata individuata un’altra organizzazione che importava droga dal Paraguay, e Franco Pompili è stato identificato come parte di questa organizzazione sudamericana.
Dopo 22 anni di latitanza, Pompili, 63 anni, è stato arrestato in Perù. Era ricercato per traffico illecito di droga e aveva una condanna a 22 anni. La sua estradizione è stata autorizzata dalla giustizia peruviana il 25 aprile, ma è stata ritardata di due settimane. Il 7 maggio è avvenuto il blitz e l’arresto a Jorge Chávez, a Callao.
Secondo le indagini, Pompili faceva parte di una rete di narcotrafficanti che operava in Sud America, spedendo droghe illegali in Europa, principalmente a Roma. Viveva in Perù con la moglie e il loro figlio da 10 anni. Ora è stato messo a disposizione delle autorità peruviane e italiane per l’estradizione.