Cronaca
Francia | Esplosioni ed auto in fiamme davanti la sinagoga: un agente ferito
Un episodio inquietante ha scosso La Grande-Motte, una cittadina situata nel dipartimento dell’Hérault in Occitania, Francia. Due automobili sono andate in fiamme davanti alla sinagoga locale, causando anche un’esplosione, presumibilmente dovuta a una bombola di gas. Un poliziotto municipale ha riportato ferite, sebbene le sue condizioni precise non siano ancora state confermate.
Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha descritto l’incidente come un “atto chiaramente criminale” e ha garantito che tutte le risorse disponibili sono state mobilitate per identificare e catturare il responsabile. I servizi di emergenza sono intervenuti intorno alle 8:30 per domare l’incendio e gestire la situazione. Fortunatamente, non ci sono state vittime all’interno della sinagoga, che era vuota al momento dell’esplosione. Tuttavia, due porte dell’edificio sono state danneggiate, ma non è ancora chiaro se questo sia avvenuto prima o dopo l’esplosione.
La zona è attualmente sigillata e gli esperti artificieri stanno esaminando il sito, mentre i gendarmi dell’unità investigativa stanno conducendo le indagini preliminari. Il ministro Darmanin visiterà La Grande-Motte nel pomeriggio per supervisionare la situazione. In un aggiornamento sui social media, il ministro ha assicurato il sostegno delle autorità locali e della presidenza alla comunità ebraica.
Le telecamere di sorveglianza potrebbero aver ripreso una persona sospetta che si allontanava dalla scena poco prima dell’incendio. Il solo ferito, un agente della polizia municipale, era presente nella zona per monitorare il sistema di sicurezza al momento dell’attacco.
Cronaca
Reggio Emilia | Furti seriali a San Polo d’Enza: recuperata refurtiva per oltre 120.000 euro
Un’indagine approfondita condotta dai Carabinieri di San Polo d’Enza, con il supporto del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti e della Sezione Operativa di Reggio Emilia, ha portato all’individuazione di un presunto responsabile di una serie di furti seriali ai danni di sei aziende del territorio. I raid, avvenuti in diverse notti tra settembre e novembre 2024, hanno causato danni significativi, con il furto di attrezzature edili, batterie e inverter elettrici di alto valore.
Il presunto ladro, un 33enne moldavo residente nella provincia di Reggio Emilia, avrebbe agito da solo, compiendo incursioni mirate nei siti aziendali di San Polo d’Enza. Le prime indagini sono scattate il 12 settembre, quando furono danneggiati i finestrini di cinque furgoni parcheggiati in un’azienda senza che nulla fosse rubato. Successivi furti, culminati il 16 novembre, hanno visto la sottrazione di costose attrezzature e materiali per un valore complessivo superiore ai 100.000 euro.
Attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e l’incrocio dei dati ottenuti dai varchi OCR comunali, i Carabinieri sono riusciti a risalire al veicolo utilizzato dall’indagato. L’attenzione degli inquirenti si è quindi concentrata su un capannone preso in affitto a Reggio Emilia, che è stato monitorato e infine perquisito.
All’interno del locale, i militari hanno rinvenuto e sequestrato refurtiva per oltre 120.000 euro, parte della quale è già stata ricondotta ai furti compiuti a San Polo d’Enza. Il materiale recuperato comprende attrezzature edili, inverter e batterie di accumulo di grande valore.
Il 33enne è stato denunciato per furto aggravato e continuato. Le indagini, ancora in fase preliminare, mirano a individuare eventuali complici e a determinare se altri furti nella zona siano riconducibili al medesimo soggetto. Sono inoltre in corso le operazioni di restituzione della refurtiva ai legittimi proprietari.
Questo caso rappresenta un esempio dell’efficacia del lavoro sinergico delle forze dell’ordine, che hanno saputo sfruttare tecnologia e analisi investigativa per smantellare un’attività illecita altamente dannosa per le aziende locali.
Cronaca
Ragusa | Controlli nei pubblici esercizi: sospensioni e chiusure
Nell’ambito di una serie di verifiche condotte nei giorni scorsi nei pubblici esercizi della provincia di Ragusa, sono emerse numerose irregolarità che hanno portato all’adozione di provvedimenti sanzionatori significativi da parte delle autorità. I controlli, finalizzati a garantire il rispetto delle norme del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), hanno coinvolto diversi comuni del territorio.
A Modica, una sala giochi è stata chiusa per sette giorni su disposizione del Questore della provincia di Ragusa. Durante un’ispezione congiunta condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia e dai militari della Guardia di Finanza, è stato accertato che il locale operava in assenza del titolare o di rappresentanti autorizzati, nonostante la presenza di avventori intenti a utilizzare i dispositivi da gioco. Questo comportamento, in violazione delle normative vigenti, ha portato alla sospensione della licenza e alla chiusura temporanea dell’esercizio.
Provvedimenti analoghi hanno riguardato un punto vendita di scommesse sportive a Ragusa e un’agenzia di raccolta scommesse a Vittoria. In entrambi i casi, le verifiche della Guardia di Finanza hanno evidenziato la presenza nei locali di minorenni, in violazione delle leggi che regolano l’accesso a questi ambienti. Come conseguenza, i titolari delle due attività hanno ricevuto la sospensione della licenza di pubblica sicurezza e l’obbligo di chiusura per sette giorni.
I provvedimenti riflettono l’attenzione delle forze dell’ordine verso il rispetto delle normative, in particolare nei contesti che potrebbero avere un impatto sui minori o favorire condotte irregolari. Le attività di prevenzione e controllo proseguiranno in tutta la provincia, per garantire il rispetto delle regole e tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione.
Queste misure evidenziano l’importanza di mantenere alti gli standard di sicurezza e legalità nei luoghi pubblici, con un’azione coordinata tra le forze di polizia e altre autorità competenti.
Cronaca
Milano | Operazione contro lo spaccio di droga, arresti e sequestri
La Polizia di Stato di Milano ha arrestato tre persone, due cittadini marocchini di 48 e 22 anni e un italiano di 43 anni, tutti accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un’attività investigativa mirata al contrasto del traffico di droga, condotta dalla Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio.
L’indagine ha portato gli agenti a monitorare un appartamento situato a Cesano Boscone, in via della Repubblica, sospettato di essere utilizzato per la detenzione e lo spaccio di stupefacenti. Martedì scorso, durante il servizio di osservazione, i poliziotti hanno notato il 22enne uscire dallo stabile e cedere della sostanza a un acquirente. Subito dopo, l’uomo è rientrato nell’appartamento, dove i poliziotti hanno deciso di effettuare un’irruzione.
All’interno dell’abitazione sono stati trovati il 22enne e il 48enne, insieme a 28 dosi di cocaina per un peso complessivo di 9 grammi, una dose di hashish, 90 euro in contante e un mazzo di chiavi di un altro appartamento utilizzato dal 48enne. In questo secondo appartamento sono stati rinvenuti altri 300 euro, ritenuti provento dell’attività illecita. I due uomini sono stati arrestati e condotti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, un’altra operazione ha portato all’arresto di un 43enne italiano, trovato in possesso di cocaina e materiale per il taglio della sostanza. Gli agenti della 6° sezione della Squadra Mobile, dopo aver monitorato l’attività del 43enne, hanno individuato il suo appartamento in via Trasimeno a Milano come punto di spaccio. Nel cortile dello stabile, l’uomo è stato fermato e trovato in possesso di 9 dosi di cocaina e un bilancino di precisione. Successivamente, la perquisizione dell’abitazione ha portato al rinvenimento di varie parti di una pistola, alcuni grammi di sostanza da taglio e una somma di 2.600 euro in contante. Inoltre, nel ciclomotore dell’uomo sono state trovate 40 dosi di cocaina.
Il 43enne, con precedenti per reati legati alla droga, è stato arrestato e portato anche lui nelle camere di sicurezza in attesa di rito direttissimo.
Questi arresti si inseriscono in un ampio contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in città, un fenomeno che la Polizia di Stato sta intensamente monitorando per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire i danni derivanti dall’uso illecito di droghe. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori coinvolgimenti nell’attività di spaccio.
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