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Cronaca

Forlì-Cesena | Bracconaggio: arrestato uomo per l’uccisione di un Ibis Eremita, specie protetta in via di estinzione

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Nell’ambito di un’operazione di controllo sul bracconaggio e la protezione delle specie protette, i Carabinieri Forestali del Gruppo di Forlì-Cesena e Rimini hanno individuato e denunciato un uomo responsabile dell’uccisione di un esemplare di Ibis Eremita, una specie gravemente minacciata di estinzione.

Il bracconaggio è stato scoperto grazie alla collaborazione con il progetto di monitoraggio “Life20 Ibis Eremita”, che utilizza trasmettitori satellitari per tracciare i movimenti di questa rara specie di uccello. Il 23 novembre scorso, un gruppo di Ibis Eremita, tra cui un esemplare denominato “Puck”, era stato avvistato nella valle del Savio, nell’Appennino forlivese, come parte di un programma di reintroduzione. Tuttavia, il 24 novembre, il segnale proveniente dal trasmettitore di “Puck” ha indicato che l’animale era stato abbattuto.

Immediatamente, i Carabinieri Forestali hanno avviato un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha portato a una serie di perquisizioni e al rinvenimento di prove cruciali. È stato sequestrato un fucile da caccia, numerose munizioni e reperti biologici riconducibili all’Ibis Eremita ucciso. L’uomo accusato di questo crimine è stato deferito per l’abbattimento di una specie protetta, danni alla popolazione di una specie in via di estinzione e per il possesso illegale di munizioni.

Inoltre, il bracconiere ha subito il ritiro cautelare di tutte le sue armi e munizioni, con la revoca della licenza di caccia. Questo arresto sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella protezione della biodiversità e nel contrasto alle attività illegali che minacciano le specie più vulnerabili, come l’Ibis Eremita, il cui habitat è già ridotto e il cui futuro è minacciato dalla caccia illegale e dalla distruzione dell’ambiente naturale.

Cronaca

Mazara del Vallo (TP) | Arrestato uomo per droga e detenzione di materiale esplosivo

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Lo scorso 25 novembre, un’operazione della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo ha portato all’arresto di un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di una significativa quantità di cocaina e crack, oltre a materiale esplosivo custodito nella sua abitazione.

L’operazione è il risultato di un’indagine approfondita, avviata dopo segnalazioni che indicavano l’uomo come figura centrale nello spaccio di droga nei quartieri popolari della città. Gli agenti, dopo un periodo di osservazione, hanno fermato il sospettato fuori dalla sua abitazione e successivamente hanno proceduto a una perquisizione domiciliare.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti circa 250 grammi di cocaina, 35 grammi di crack, strumenti per il confezionamento della droga e 2000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Oltre alle sostanze stupefacenti, è stato sequestrato un quantitativo significativo di materiale esplosivo, tra cui una miccia artigianale da 550 grammi e 40 petardi di tipo professionale Cobra 6.

A seguito del sequestro e in considerazione della pericolosità del materiale rinvenuto e dei precedenti penali dell’arrestato, il soggetto è stato trasferito in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura di Marsala, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare.

L’intervento si inserisce in una strategia di contrasto allo spaccio di stupefacenti e alla gestione illegale di materiali pericolosi, confermando l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza della comunità mazarese.

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Cronaca

Arezzo | Zona Saione: sospesa per 15 giorni l’attività di un circolo privato

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Il Questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo, ha disposto la sospensione temporanea della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande a un circolo privato situato nella zona di Saione. La decisione, in vigore per quindici giorni, è stata adottata in seguito a un controllo congiunto svolto da diverse forze dell’ordine, che hanno riscontrato gravi irregolarità.

Durante l’operazione, condotta dalla Squadra Amministrativa e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto della Guardia di Finanza e del Nucleo Cinofili, sono state rinvenute sostanze stupefacenti in possesso del presidente del circolo, nascoste sia sulla sua persona sia all’interno dei locali dell’associazione.

Il provvedimento riflette la necessità di tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini, poiché il circolo è stato giudicato un elemento di rischio per l’ordine pubblico. La misura, finalizzata a preservare la moralità e il buon costume, sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare attività che possono costituire un pericolo per la collettività.

L’intervento rappresenta un segnale chiaro contro l’uso improprio di spazi associativi e mira a ristabilire un clima di sicurezza nella zona di Saione.

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Cronaca

Bergamo | Emessi 11 DACUR per contrastare la violenza nei pressi di bar e locali pubblici

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Nel mese di novembre, la Questura di Bergamo ha intensificato le misure per arginare episodi di violenza nelle aree urbane, emettendo 11 provvedimenti di DACUR (Divieto di Accesso ai Centri Urbani), noti come “Daspo Urbano”. Queste disposizioni, volte a prevenire comportamenti pericolosi nei pressi di bar e locali pubblici, hanno coinvolto persone di età compresa tra 16 e 52 anni, responsabili di reati come minacce, risse, lesioni personali e danneggiamenti.

I provvedimenti, con una durata variabile da uno a tre anni, sono stati in alcuni casi accompagnati dall’obbligo di firma. Tra gli episodi più recenti si segnala un grave caso di aggressione compiuto da tre minorenni di Paladina, identificati come autori dell’atto violento avvenuto nelle vicinanze di un bar locale. Per due di questi ragazzi, già con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato emesso anche un avviso orale, misura introdotta con il “Decreto Caivano” (D.L. 123/2023), che mira a rafforzare il contrasto alla criminalità minorile.

Questa operazione rappresenta un segnale di fermezza delle autorità, impegnate a garantire la sicurezza e la vivibilità nei centri urbani di Bergamo e provincia. L’obiettivo è dissuadere comportamenti antisociali e rafforzare la tutela dei cittadini frequentatori di locali pubblici.

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