Cronaca
Ferrara | Violenza domestica: arrestato per la violazione del divieto di avvicinamento
A Ferrara, una situazione di violenza domestica si è conclusa con l’intervento dei Carabinieri e l’arresto di un uomo di 59 anni per la violazione di un provvedimento restrittivo. La vicenda ha avuto origine nel corso del 2023, quando una donna, stanca di subire abusi verbali e fisici dal convivente, ha trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti.
Le indagini condotte dai Carabinieri, sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Ferrara, avevano portato il Tribunale a emettere un’ordinanza restrittiva a novembre dello stesso anno. L’uomo, accusato di comportamenti violenti che avevano causato alla vittima lesioni giudicate guaribili in 31 giorni, era stato allontanato dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna.
Nonostante la misura restrittiva, i due avevano deciso di riprendere i contatti nei mesi successivi. Tuttavia, la situazione è precipitata nel pomeriggio di ieri, quando una lite particolarmente accesa ha spinto la donna a cercare rifugio presso la casa della figlia e a contattare i Carabinieri.
All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo si era barricato all’interno dell’abitazione della vittima. I militari, intervenuti prontamente, hanno proceduto al suo arresto per aver violato il divieto di avvicinamento. Dopo le necessarie procedure legali, l’uomo è stato rimesso in libertà su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’episodio mette in evidenza l’importanza di denunciare situazioni di violenza domestica e di rispettare i provvedimenti emessi per proteggere le vittime, sottolineando al contempo la necessità di vigilanza per evitare il ripetersi di simili violazioni.
Cronaca
Catanzaro | Sequestrati 320.000 fuochi d’artificio privi di autorizzazione: due attività commerciali sotto indagine
Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno intensificato i controlli per prevenire e reprimere il commercio illecito di artifizi pirotecnici, in vista delle imminenti festività natalizie. L’operazione ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di fuochi d’artificio, pari a 320.000 unità, per un peso complessivo di oltre 2 tonnellate. I controlli, condotti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e dalla Compagnia Pronto Impiego di Lamezia Terme, hanno riguardato due attività commerciali situate nella zona del lametino.
Il materiale pirotecnico è stato trovato in violazione delle normative di sicurezza, conservato in magazzini privi dei requisiti anti-incendio e troppo vicini a materiali altamente infiammabili. In particolare, oltre 170 kg di fuochi d’artificio sequestrati erano vietati per la vendita al dettaglio e destinati esclusivamente a operatori professionali, poiché il loro alto contenuto esplosivo richiede una licenza speciale.
I due amministratori delle attività commerciali sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela della sicurezza pubblica e dei consumatori, in particolare durante il periodo delle festività.
Il procedimento è attualmente nelle fasi delle indagini preliminari, con la presunzione di innocenza che rimane valida fino a una sentenza definitiva di condanna.
Cronaca
Taranto | Recuperato ingente carico di vini rubati: indagini in corso per identificare i colpevoli
Un’operazione della Polizia Stradale di Taranto ha portato al recupero di un ingente carico di vini rubati, restituendo la merce ai legittimi proprietari. L’intervento è avvenuto durante un servizio di vigilanza intensificato lungo le principali arterie stradali, in particolare sulla S.S. 100, in un periodo festivo di maggiore afflusso di traffico.
La segnalazione di un furgone bianco gravemente incidentato e parcheggiato pericolosamente ai margini della strada è giunta da personale dell’ANAS. Gli agenti, giunti sul posto, hanno immediatamente avviato un sopralluogo che ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti. Il mezzo, rubato poche ore prima, trasportava oltre 400 casse di vino pregiato provenienti da un’azienda vinicola di Leporano. La merce, del valore commerciale di circa 150.000 euro, era stata sottratta dalla struttura vinicola nel corso di un furto avvenuto nella stessa giornata.
Gli agenti della Polizia Stradale hanno rimosso il veicolo in sicurezza, evitando ulteriori rischi per la circolazione, e hanno restituito il carico all’azienda danneggiata. Le indagini sono in corso per identificare gli autori del furto e portare avanti le operazioni di recupero dei beni rubati.
Cronaca
Palermo | Sequestro di beni per oltre 250.000 euro: coinvolta presidente di associazione antiracket
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo ante causam per un valore complessivo di oltre 250.000 euro, emesso dalla Corte dei conti per la Regione Siciliana, nei confronti della presidente di un’associazione antiracket. La misura è il risultato di un’indagine istruttoria che ha rivelato una serie di irregolarità legate all’occupazione di un immobile confiscato alla mafia e affidato all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni Sequestrati e Confiscati (A.N.B.S.C.).
Secondo quanto emerso dalle indagini, la presidente dell’associazione avrebbe occupato senza titolo l’immobile, utilizzandolo per svolgere un’attività di palestra. La vicenda è stata portata all’attenzione delle autorità a seguito di una denuncia di un imprenditore locale che lamentava il mancato pagamento di lavori eseguiti nel locale per un valore di circa 50.000 euro.
Gli accertamenti effettuati dalla Procura Regionale della Corte dei conti hanno rivelato un danno erariale complessivo di circa 165.000 euro, derivante dall’occupazione abusiva dell’immobile. Inoltre, sono stati rilevati altri 80.000 euro, frutto dei compensi incassati negli anni dai frequentatori della palestra, e ulteriori somme per circa 10.000 euro raccolte a fini di lucro.
A seguito di questi accertamenti, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha effettuato un’indagine patrimoniale per individuare beni da sottoporre a sequestro conservativo, con l’obiettivo di garantire il risarcimento dei danni causati allo Stato. L’operazione di oggi segna un altro passo nella lotta contro gli illeciti economico-finanziari e sottolinea la collaborazione tra la Guardia di Finanza e la Corte dei conti nella tutela della spesa pubblica e nella gestione delle risorse statali.
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