Cronaca
Femminicidio di Giulia Cecchettin: ergastolo per Filippo Turetta, ma il padre invita a riflettere sulla cultura della violenza
Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo per il femminicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023 a Fossò, in provincia di Venezia. La Corte ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione, escludendo però quelle della crudeltà e dello stalking. Un verdetto che segna un passaggio importante nel percorso di giustizia, ma che non placa il dolore dei familiari della vittima.
Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha espresso un messaggio carico di dignità e riflessione: “Abbiamo perso tutti come società. Nessuno me la ridarà indietro e io non sono né più sollevato né più triste di ieri o di domani. Penso sia stata fatta giustizia e rispetto la sentenza, ma la violenza di genere non si combatte con le pene, bensì con la cultura. Come essere umano mi sento sconfitto. Come papà non è cambiato nulla rispetto a un anno fa”.
Queste parole evidenziano una verità spesso trascurata: le pene, per quanto severe, non possono agire da sole per prevenire tragedie come questa. Il femminicidio di Giulia Cecchettin è uno dei molti episodi che sottolineano la necessità di un cambiamento culturale profondo, volto a sradicare le radici della violenza di genere.
La condanna di Turetta, pur rappresentando un atto di giustizia per la famiglia e la comunità, non è una soluzione al problema sistemico. Serve un impegno collettivo che coinvolga istituzioni, scuole, media e famiglie per promuovere il rispetto e l’uguaglianza.
Il caso di Giulia è diventato un simbolo della battaglia contro la violenza sulle donne in Italia, un richiamo alla responsabilità di tutti affinché tragedie simili non si ripetano.
Cronaca
Vicenza | Violenza in famiglia: arrestato uomo per aggressione ai genitori e alla Polizia
Nella serata di lunedì, intorno alle 23:00, la Polizia di Stato è intervenuta a Vicenza in seguito a una segnalazione di una violenta lite familiare. Gli agenti della “Volante” sono arrivati in un’abitazione di Corso Santi Felice e Fortunato, dove una donna e il suo compagno hanno raccontato di un episodio di aggressione da parte del loro figlio, un uomo di 26 anni, che si trovava in evidente stato di ebbrezza.
Secondo il racconto dei genitori, il giovane, nonostante il suo stato di alterazione, aveva insistito per consumare alcolici. Alla richiesta della madre di interrompere il comportamento, il ragazzo aveva reagito violentemente, aggredendola fisicamente e tirandole con forza i capelli. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, l’aggressore ha opposto resistenza, rifiutandosi di fornire i documenti per l’identificazione e iniziando a strattonare e colpire gli agenti, anche con calci alle gambe. La situazione è degenerata, tanto che gli operatori hanno dovuto ricorrere all’uso dello spray al peperoncino per fermarlo.
L’uomo è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale e trasportato in Questura. Durante la colluttazione, i poliziotti hanno subito lesioni personali con una prognosi di 10 giorni per contusioni alle gambe.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, mettendo in sicurezza i familiari e garantendo l’applicazione della legge. L’uomo, pur essendo stato arrestato, si considera innocente fino a una sentenza definitiva.
Cronaca
Vicenza | Fuga e aggressione: denunciato un uomo con merce rubata
Nella notte tra lunedì e martedì, durante un normale servizio di pattugliamento, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Vicenza hanno intercettato un comportamento sospetto che ha portato a un inseguimento e a un’operazione di fermo. Poco prima delle 3:30, in Corso Padova, un uomo in bicicletta con una busta della spesa ha mostrato segni di nervosismo alla vista degli agenti, accelerando l’andatura e tentando di deviare il suo percorso per eludere il controllo.
Insospettiti dall’atteggiamento dell’individuo, i poliziotti hanno deciso di seguirlo, cercando di fermarlo per l’identificazione. Nonostante l’intenzione degli agenti di fermarlo, l’uomo ha reagito in modo violento, lanciando la bicicletta contro l’autovettura della Polizia, danneggiandola. Successivamente, ha iniziato a fuggire a piedi, rifugiandosi tra i giardini privati in via Borgo Casale e in Via Alberi, dove è stato finalmente raggiunto e bloccato dagli agenti, dopo averli aggrediti con calci e pugni.
L’individuo è stato messo in sicurezza e accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto nella borsa che l’uomo portava con sé una serie di merce sospetta: una ventina di pacchetti di sigarette di diverse marche, varie confezioni di tabacco, sigarette elettroniche e una trentina di gratta e vinci, tutti sequestrati. Al momento, non è escluso che questa merce provenga da furti compiuti presso alcuni tabaccai della zona.
L’uomo è stato denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Gli accertamenti sono ancora in corso per verificare l’origine della merce sequestrata.
L’episodio evidenzia l’importante ruolo di controllo e prevenzione svolto dalla Polizia di Stato, che ha prontamente agito in seguito a un comportamento sospetto, garantendo così la sicurezza della città e prevenendo la diffusione di merce illecita.
Cronaca
Foggia | Sicurezza pubblica: adottate 31 misure di prevenzione
Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione della Polizia di Stato, volta a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio. Nel mese di novembre, il Questore della Provincia di Foggia, al termine di approfondite indagini condotte dalla Divisione Anticrimine della Questura, ha adottato 31 misure di prevenzione, un segno tangibile dell’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare comportamenti illeciti e dannosi per la comunità.
Le misure in dettaglio includono 6 ammonimenti, di cui 5 per atti persecutori e 1 per violenza domestica, un’azione fondamentale per prevenire la reiterazione di comportamenti violenti e persecutori. Inoltre, sono stati emessi 16 avvisi orali nei confronti di individui considerati socialmente pericolosi, invitandoli a mantenere una condotta conforme alla legge, al fine di evitare che possano commettere atti illeciti in futuro.
Anche le misure di allontanamento non sono mancate, con l’emissione di 8 fogli di via che hanno disposto il rimpatrio nel comune di residenza di altrettante persone, oltre a un provvedimento di divieto di accesso a specifiche aree urbane, per arginare la diffusione di comportamenti problematici in determinate zone.
Le azioni adottate dalla Polizia di Stato hanno avuto l’obiettivo di contrastare fenomeni criminali particolarmente pericolosi, come la devianza giovanile, i reati predatori e le forme di stalking e violenza domestica. Grazie a queste misure preventive, la Polizia di Stato è riuscita a fornire una risposta immediata e concreta alle esigenze di sicurezza dei cittadini, confermando la propria costante presenza sul territorio e il proprio impegno nel garantire un ambiente più sicuro per la collettività.
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