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Cronaca

Fabrizio Miccoli ritorna a Palermo tra storia calcistica e polemiche

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Fabrizio Miccoli, il miglior marcatore della storia del Palermo, è tornato nel capoluogo siciliano in un momento significativo, coincidente con il 124esimo anniversario della nascita del club rosanero. L’ex attaccante, che ha scritto pagine importanti della storia calcistica della squadra, ha incontrato Maria Falcone presso la sede della Fondazione Falcone, un gesto che riporta alla luce il suo legame con la città e le sue complessità.

Domenica 3 novembre, Miccoli assisterà alla partita tra Palermo e Cittadella allo stadio “Renzo Barbera”, ritornando in un impianto che ha visto i suoi trionfi e i suoi momenti più memorabili. Tuttavia, il suo ritorno non è esente da polemiche.

Infatti, l’ex calciatore è al centro di un controverso capitolo legato alla giustizia. Miccoli è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso, un caso che ha suscitato forti reazioni in Sicilia e oltre. La condanna è scaturita da un episodio in cui l’ex calciatore ha chiesto a Mauro Lauricella, figlio di un boss mafioso, di recuperare una somma di denaro attraverso metodi non leciti. Durante le intercettazioni, Miccoli ha anche usato parole infelici nei confronti di Giovanni Falcone, un’affermazione che ha pesato molto sul suo ritorno.

Nonostante il suo passato controverso, il ritorno di Miccoli a Palermo è un evento significativo per i tifosi e per il mondo del calcio. La sua visita alla Fondazione Falcone è un tentativo di riconciliazione con una città che ha sempre avuto un rapporto complesso con il suo passato e le sue figure pubbliche. La presenza di Miccoli allo stadio rappresenta un incontro tra la sua eredità sportiva e le sfide sociali e morali che la città continua ad affrontare.

Il futuro di Miccoli, ora in libertà vigilata dopo aver ottenuto un affidamento in prova, rimane incerto. Tuttavia, il suo ritorno nella città che lo ha accolto come un eroe calcistico è un segnale di una storia che continua a scriversi, tra successi e difficoltà.

Cronaca

Cepagatti (PE) | Arrestato infermiere per tentato omicidio

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ADN24

Un’inquietante aggressione ha scosso la comunità di Cepagatti (Pescara) nella tarda mattinata di ieri, 20 novembre. Una donna di 58 anni, solita fare una passeggiata quotidiana con i suoi cani, è stata brutalmente attaccata al rientro a casa. Mentre cercava le chiavi per aprire il cancelletto del suo giardino, è stata avvicinata da un giovane che, senza alcun apparente motivo, l’ha spinta violentemente e colpita con un oggetto acuminato alla spalla e al collo.

La vittima, stordita dall’aggressione, è caduta a terra, mentre i suoi cani abbaiavano disperatamente. Una testimone, che aveva assistito alla scena, è accorsa subito in suo aiuto e ha allertato il 112. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri della Stazione di Cepagatti e i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure alla donna e l’hanno trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescara. Nonostante le ferite, la 58enne non è in pericolo di vita, ma è stata ricoverata in prognosi riservata.

Grazie alla rapida e meticolosa azione investigativa, i Carabinieri sono riusciti a identificare l’aggressore in tempi brevi. Si tratta di un infermiere 31enne, residente a Cepagatti, con precedenti penali per reati contro la persona. Gli investigatori hanno acquisito immagini delle telecamere di videosorveglianza delle abitazioni circostanti e raccolto informazioni cruciali, riuscendo a rintracciare l’uomo nel suo domicilio.

Nel corso di una perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati l’abbigliamento indossato dall’aggressore durante l’incidente e un oggetto acuminato, verosimilmente utilizzato per infliggere le ferite alla vittima. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Pescara, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Pescara, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

Le indagini continuano per fare luce sulle motivazioni che hanno spinto l’infermiere a compiere un atto tanto violento e ingiustificato, lasciando sgomenta la cittadina di Cepagatti.

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Cronaca

La Spezia | Ritrovato il giovane scomparso, intensi i soccorsi per ritrovarlo

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ADN24

Dopo giorni di preoccupazione, è stato ritrovato il giovane originario del Gambia che lo scorso 15 novembre si era allontanato dal suo posto di lavoro, facendo perdere completamente le sue tracce. Il ragazzo, un 30enne, aveva destato grande preoccupazione tra amici e familiari, tanto da spingere un connazionale a denunciare la sua scomparsa presso la Questura della Spezia. Non riuscivano infatti né a contattarlo, né a capire dove fosse, alimentando il timore che fosse in qualche difficoltà.

Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalla Prefettura della Spezia e hanno visto il coinvolgimento di diverse forze dell’ordine e soccorritori. Oltre alla Polizia di Stato, hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco con unità cinofile, specialisti dei droni e della topografia per il soccorso, nonché i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Protezione Civile di Vezzano Ligure. In un contesto di forte collaborazione, l’intensità dell’intervento ha permesso di ampliare e perfezionare le aree di ricerca.

Dopo un lavoro mirato degli investigatori della Squadra Mobile, le ricerche si sono concentrate nell’ultima zona dove era stata segnalata la sua presenza. Il giovane è stato finalmente rintracciato in una zona periferica della città, in evidente stato confusionale, e subito soccorso. Accompagnato presso la Questura, è stato rifocillato e successivamente trasferito al Pronto Soccorso per accertamenti medici e le necessarie cure.

Il ritrovamento del giovane ha messo fine a giorni di ansia e incertezza per la sua famiglia e i suoi conoscenti, che ora possono tirare un sospiro di sollievo grazie all’efficace e tempestivo intervento delle forze dell’ordine e dei soccorritori.

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Cronaca

Bologna | Sequestro di merce contraffatta, scoperti 10.000 articoli falsi

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ADN24

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna hanno recentemente concluso un’importante operazione anticontraffazione all’interno del Centergross di Funo di Argelato, una delle principali aree commerciali di pronto moda dell’Emilia-Romagna. L’operazione è il risultato di un’attenta attività investigativa condotta dai militari del Nucleo Operativo Metropolitano, che ha portato alla scoperta di una rete che commercializzava prodotti contraffatti.

I finanzieri hanno identificato una società, attiva nella vendita all’ingrosso e al dettaglio di articoli di abbigliamento, che deteneva al suo interno una consistente quantità di merce falsa. Durante l’intervento, sono stati rinvenuti numerosi articoli contraffatti, tra cui foulards, borse, cinture e portafogli recanti marchi prestigiosi come Gucci, Louis Vuitton e Fendi. In totale, sono stati sequestrati oltre 10.000 articoli destinati ad essere immessi sul mercato.

Oltre agli articoli di abbigliamento, i militari hanno sequestrato anche 10.274 paia di occhiali da sole privi di certificazione di conformità agli standard di sicurezza dell’Unione Europea, ponendo a rischio la salute dei consumatori.

Il legale rappresentante della società, un uomo di origine cinese, è stato denunciato per i reati di contraffazione di marchi e introduzione di prodotti con segni falsi. Inoltre, è stata imposta una sanzione amministrativa di fino a 6.000 euro per la violazione delle norme sulla sicurezza dei prodotti.

Questa operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel combattere il fenomeno della contraffazione, non solo per proteggere i consumatori dai rischi derivanti dall’acquisto di merce non sicura, ma anche per tutelare gli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle leggi e della concorrenza leale.

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