Cronaca
Ergastolo per Pietro Morreale: confermata la capacità di intendere e volere
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Pietro Morreale, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata diciassettenne, Roberta Siragusa, in un episodio di violenza che ha scosso l’opinione pubblica. Il crimine si è consumato nella notte del 21 gennaio 2021 a Caccamo, in provincia di Palermo, dove il giovane ha dato fuoco alla ragazza dopo averla aggredita.
Nelle motivazioni della sentenza, pubblicate nelle scorse ore, i giudici hanno stabilito che Morreale era “perfettamente capace di intendere e di volere” al momento del delitto. La prima sezione della Suprema Corte ha ritenuto infondati i motivi di ricorso presentati dalla difesa, confermando così la decisione dei precedenti gradi di giudizio.
Oltre alla pena detentiva, Morreale è stato condannato a risarcire le parti civili, tra cui i familiari di Roberta Siragusa: la madre Iana Brancato, il padre Filippo Siragusa, il fratello Dario e la nonna Maria Barone. I familiari, assistiti da un team legale composto da vari avvocati, hanno espresso il loro desiderio di ottenere giustizia per la tragica scomparsa della giovane.
Questo caso ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere e sull’importanza di proteggere le vittime di abusi. La sentenza rappresenta un passo significativo nel riconoscere la gravità del crimine e nel sostenere le vittime e le loro famiglie in un momento di grande dolore.
Cronaca
Catania | Operazione “stazioni sicure”: denunciato parcheggiatore abusivo
Le pattuglie della Polizia Ferroviaria di Catania hanno intensificato i controlli all’interno e nei dintorni della Stazione Centrale, effettuando verifiche su 637 persone e 132 bagagli. L’operazione, che ha visto l’impiego di dispositivi avanzati come metal detector e smartphone di ultima generazione, ha avuto l’obiettivo di garantire la sicurezza dei viaggiatori e prevenire eventuali reati all’interno di uno dei nodi di trasporto più importanti della città.
Nel corso delle attività, gli agenti della Polfer hanno denunciato un uomo di 59 anni, noto pregiudicato e residente a Catania, per violazione dell’ordine di allontanamento emesso dal Questore nel luglio scorso. L’uomo era stato precedentemente sorpreso mentre esercitava l’attività di parcheggiatore abusivo nelle vicinanze della stazione e, nonostante il provvedimento che gli vietava di avvicinarsi all’area, è stato sorpreso a parcheggiare la sua auto nel piazzale antistante la stazione.
Oltre alla denuncia, il controllo ha portato al sequestro dell’autovettura, risultata priva di assicurazione, revisione e carta di circolazione. Per queste irregolarità sono state elevate tre sanzioni amministrative ai sensi del Codice della Strada, con il conseguente sequestro del mezzo.
Le operazioni di controllo non si fermano qui. Al fine di far fronte al crescente afflusso di passeggeri in vista delle festività natalizie, le pattuglie della Polfer hanno già programmato ulteriori verifiche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di mantenere alta la sicurezza e prevenire comportamenti illeciti nelle principali stazioni ferroviarie della città.
Cronaca
Catania | Rissa al “Massimino”: arrestati due tifosi violenti durante Catania-Trapani
La Polizia di Stato ha concluso una serie di indagini sul violento episodio accaduto lo scorso 15 novembre durante l’incontro di calcio tra Catania e Trapani, allo stadio “Massimino”. In seguito alla rissa scoppiata nella “Curva Sud” al 80° minuto della partita, le forze dell’ordine hanno arrestato due tifosi catanesi di 28 e 37 anni, ritenuti responsabili di rissa aggravata e danneggiamento in occasione di manifestazioni sportive.
L’incidente, scaturito da futili motivi, ha visto i due individui assumere un comportamento particolarmente violento, colpendo con calci e pugni altri tifosi coinvolti nella mischia. Le immagini registrate dagli operatori della Polizia Scientifica sono state determinanti per l’identificazione dei due aggressori, che sono stati arrestati grazie all’analisi dei video e alla successiva indagine della Digos. Il loro comportamento ha avuto conseguenze gravi: il violento alterco ha portato al cedimento di una balaustra nel settore “Curva Sud”, causando la rovinosa caduta di numerosi tifosi. In quel momento, i due arrestati hanno continuato a colpire ripetutamente coloro che erano caduti a terra, provocando ferite e contusioni.
L’arresto dei due tifosi è avvenuto in flagranza differita, come previsto dalla normativa antiviolenza sugli stadi, entro 48 ore dal reato. Dopo essere stati identificati, i due uomini sono stati posti agli arresti domiciliari dal Tribunale di Catania, con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per il 37enne. Entrambi sono noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti penali, in particolare per reati commessi durante altre manifestazioni sportive.
In seguito all’inchiesta, il Questore di Catania emetterà i provvedimenti D.A.SPO. che impediranno ai due arrestati di accedere a impianti sportivi o di avvicinarsi a tali luoghi durante eventi sportivi. Le indagini proseguono per garantire che simili episodi di violenza vengano contrastati, in favore della sicurezza e della corretta fruizione degli eventi sportivi.
Cronaca
Ancona | Sicurezza alimentare: sequestrati 2 quintali di prodotti ittici
Proseguono senza sosta i controlli congiunti della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Ancona, nell’ambito del Piano Operativo coordinato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, volto a garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità dei prodotti. L’operazione, che ha coinvolto anche la Direzione Marittima e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, si concentra in particolare sul settore della ristorazione, con un focus sulla filiera ittica.
Questi controlli, che rientrano in un’attività ispettiva avviata a maggio, hanno visto la selezione di alcuni esercizi commerciali operanti nelle province di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro Urbino, con l’obiettivo di verificare il corretto rispetto delle normative relative all’origine e alla tracciabilità dei prodotti ittici.
Durante l’operazione a Ancona, le forze di polizia hanno ispezionato i locali di un ristorante, riscontrando gravi inadempienze nelle condizioni di conservazione del pesce. Sono stati sequestrati oltre 80 kg di pesce congelato, che non rispettavano le norme igienico-sanitarie. Inoltre, sono stati sequestrati più di 10 litri di olio, privi delle necessarie informazioni sulla tracciabilità e l’etichettatura.
A San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, l’attività di controllo ha portato alla sospensione precauzionale di un altro ristorante per gravi carenze igieniche e la mancanza di etichettatura su oltre 64 kg di prodotto ittico, sia fresco che congelato. Per questa violazione, è stata applicata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.
Infine, a Fano, sono stati sequestrati più di 48 kg di alimenti e 11 litri di condimenti vari, a causa della mancanza di informazioni sulla tracciabilità. Anche in questo caso, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 3.000 euro.
In totale, l’operazione ha portato al sequestro di oltre 200 kg di prodotti ittici e altri alimenti, e sanzioni per un ammontare superiore ai 6.000 euro. Questi controlli si inseriscono in una più ampia attività di monitoraggio volta a tutelare la sicurezza alimentare, garantire la trasparenza della filiera e prevenire la diffusione di prodotti non tracciabili, spesso a rischio per la salute dei consumatori.
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