Cronaca
Ergastolo chiesto per Filippo Turetta: il femminicidio di Giulia Cecchettin raccontato in aula
“Premeditazione, crudeltà e stalking”: su queste basi il pubblico ministero Andrea Petroni ha chiesto la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin. La requisitoria, presentata in Corte d’Assise, ha ricostruito nel dettaglio i tragici eventi dell’11 novembre 2023 e le settimane precedenti, tratteggiando un quadro agghiacciante dell’ossessione e della violenza che hanno portato al delitto.
Il pm ha messo in luce come la relazione tra Filippo e Giulia fosse segnata da un controllo ossessivo e da una spirale di minacce. Gli indizi della premeditazione, per Petroni, sono schiaccianti: una lista scritta da Turetta il 7 novembre documenta i suoi preparativi, includendo l’acquisto di scotch, coltelli, sacchi neri e mappe per la fuga. A ciò si aggiunge la meticolosa ricerca di luoghi per occultare un cadavere e l’occultamento finale del corpo di Giulia vicino al lago di Barcis, in Friuli.
Terribili anche i dettagli sulla brutalità del delitto, rievocati in aula con video e prove raccolte dai Carabinieri. Il pm ha sottolineato le numerose menzogne di Turetta durante gli interrogatori e il processo, dove ha spesso cercato rifugio nei “non ricordo”.
Le parti civili, rappresentanti della famiglia Cecchettin, hanno chiesto giustizia e trasformare il dolore in simbolo di lotta contro la violenza di genere. “Giulia deve essere un simbolo, dentro e fuori dall’aula”, hanno dichiarato gli avvocati della famiglia.
Martedì sarà il turno della difesa, che potrebbe puntare sulla strada della “giustizia riparativa”. La sentenza è attesa per il 3 dicembre.
Cronaca
Cremona | Furto d’auto e incidente stradale: denunciato un uomo
Un episodio inquietante è avvenuto lo scorso venerdì sera a Cremona, dove un uomo è stato denunciato dalla Polizia Stradale dopo aver rubato un’auto e successivamente causato un incidente stradale. Alle 20.45, una pattuglia del Distaccamento di Casalmaggiore è intervenuta in un incidente che ha coinvolto due veicoli, una Fiat Panda e un’Audi, nella località Persichello, nel comune di Persico Dosimo.
Al momento dell’arrivo sul posto, il conducente della Fiat Panda, un uomo che non aveva con sé alcun documento, era già stato soccorso e trasportato su un’ambulanza in attesa di essere portato in ospedale. Durante i rilievi effettuati dagli agenti, la proprietaria dell’auto rubata si è presentata sul luogo dell’incidente, riferendo che la sua Fiat Panda era stata appena sottratta da ignoti nella zona di residenza. La donna ha dichiarato di voler sporgere denuncia per il furto.
Poco dopo, presso l’ospedale di Cremona, la Polizia Stradale, in collaborazione con la Questura, è riuscita a identificare il conducente della Panda. L’uomo, un marocchino residente a Cremona, è risultato privo di patente di guida, mai conseguita. Durante le operazioni, gli agenti hanno trovato una bustina contenente circa 7 grammi di hashish che è stata sequestrata.
Gli accertamenti medici sono stati effettuati per stabilire se l’individuo fosse sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti al momento dell’incidente. Al termine delle indagini, l’uomo è stato denunciato per il furto dell’autovettura e per la violazione delle normative sugli stupefacenti, con il relativo sequestro della droga.
Questo episodio evidenzia il costante impegno delle forze dell’ordine nel contrastare attivamente il crimine e garantire la sicurezza sulle strade.
Cronaca
Reggio Calabria: Sequestro di Arsenale e Denunce per Detenzione Abusiva di Armi
I Carabinieri di Melito Porto Salvo, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno denunciato tre persone e sequestrato un arsenale di armi e munizioni nascoste in terreni agricoli e abitazioni.
Nel primo intervento, i militari hanno denunciato un 68enne e una 63enne residenti a Melito Porto Salvo, per detenzione abusiva di armi e munizioni. Durante le perquisizioni, in un tubo in PVC sotterrato su un terreno agricolo riconducibile all’uomo, sono state rinvenute 21 cartucce calibro 12 a pallini. Nella proprietà della donna, invece, è stato trovato un sacco di cellophane contenente una pistola revolver calibro 7.65 con quattro cartucce, una carabina Remington 66 nylon calibro 22 con 14 cartucce e una doppietta calibro 12 smontata in tre parti con matricola abrasa.
In un secondo intervento, i carabinieri hanno controllato l’abitazione di un 65enne titolare di porto d’armi, scoprendo un fucile Beretta calibro 12 non denunciato e l’assenza di un’altra arma regolarmente registrata, ma non più rintracciabile. L’uomo è stato denunciato per detenzione abusiva e omessa custodia di armi. Complessivamente, sono stati sequestrati due fucili, una carabina ad aria compressa e dieci cartucce calibro 12. Le indagini proseguono per accertare eventuali legami con attività illecite.
Cronaca
Operazione Antimafia nel Lazio: 16 arresti per traffico di droga, estorsione e usura
Dalle prime ore di questa mattina, è in corso un’importante operazione antidroga e antimafia che coinvolge i Carabinieri del Comando provinciale di Latina e della Compagnia di Terracina, insieme alla Questura di Latina, al commissariato di Fondi e ad altre forze di polizia. L’operazione, che si estende nelle città di Latina, Fondi, Itri, Roma, Ardea e Viterbo, è stata avviata in seguito all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia capitolina.
Sono 16 le persone arrestate, tutte accusate di far parte di un’associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dall’uso delle armi, oltre a estorsione e usura. L’indagine, che ha coinvolto circa 80 Carabinieri e 50 agenti della Polizia di Stato, ha messo in luce l’operato di un’organizzazione dedita a gravi crimini, tra cui il controllo del mercato della droga nella zona e attività di intimidazione e prestiti ad usura.
L’operazione è stata supportata anche dal Raggruppamento aeromobili carabinieri di Pratica di Mare, dal Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria e dal reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. I dettagli dell’operazione sono ancora in corso di elaborazione, ma l’intervento delle forze dell’ordine è stato deciso per stroncare un’attività criminale radicata e pericolosa.
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