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Cronaca

Emergenza Fentanyl: indagini sulla presenza dell’Oppioide nei circuiti di spaccio a Perugia

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Negli ultimi mesi, la presenza del fentanyl, un potente oppioide, ha sollevato preoccupazioni in Italia, dopo che è stato rilevato in un campione di eroina a Perugia. Questo episodio, che ha attirato l’attenzione dei media e delle autorità sanitarie, è emerso a seguito dell’analisi di una dose di sostanza stupefacente consegnata da una tossicodipendente a una cooperativa attiva nel supporto ai consumatori di droga. La sostanza, analizzata da esperti dell’Università degli Studi di Perugia e confermata dall’Istituto Superiore della Sanità, ha rivelato contenuti preoccupanti: il 5% di fentanyl, insieme a eroina, codeina e diazepam.

La segnalazione ha generato allerta non solo tra le forze dell’ordine ma anche a livello nazionale, spingendo il Dipartimento delle Politiche Antidroga a lanciare un allerta. In risposta, la Procura di Perugia ha avviato un’operazione investigativa complessa, coinvolgendo diverse unità della Polizia di Stato. Le indagini hanno incluso monitoraggi sul web e sul dark web, ma non hanno portato alla scoperta di canali di vendita online per il fentanyl.

Parallelamente, sono stati eseguiti controlli su campioni di sostanze sequestrate, risultati negativi per la presenza del fentanyl. Attraverso operazioni sotto copertura, gli agenti hanno identificato un sospetto spacciatore, un cittadino nigeriano, che è stato arrestato. Le indagini hanno portato a ulteriori arresti di presunti spacciatori, quasi tutti stranieri e senza fissa dimora, e al sequestro di varie sostanze stupefacenti.

La situazione evidenzia un crescente problema legato alla sicurezza pubblica e alla salute, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi coordinati per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze pericolose come il fentanyl.

Cronaca

Sezze (Latina): arrestato 44enne per maltrattamenti in famiglia

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ADN24

Carabinieri della Stazione di Sezze hanno arrestato un cittadino indiano di 44 anni per maltrattamenti contro familiari o conviventi. L’intervento è stato scaturito da una richiesta urgente al 112 da parte del figlio minorenne della coppia, che ha segnalato atti di violenza da parte del padre nei confronti della madre.

All’arrivo dei militari presso l’abitazione della famiglia, hanno trovato la donna con evidenti segni di percosse. I Carabinieri, preoccupati per le condizioni della vittima, hanno immediatamente richiesto l’intervento del 118. Il personale medico ha provveduto agli accertamenti e alle cure necessarie.

Il 44enne è stato arrestato in flagranza di reato e portato in caserma. L’uomo dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti, mentre la donna è stata assistita e soccorsa.

Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha impedito il peggioramento della situazione, e ha permesso di proteggere la vittima da ulteriori abusi. Le indagini continuano, con il supporto dei servizi sociali, per garantire la sicurezza della donna e del figlio minorenne, che ha avuto il coraggio di denunciare la violenza domestica.

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Cronaca

Reggio Emilia: 28enne viola le misure alternative, torna in carcere

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ADN24

Un uomo di 28 anni, residente a Reggio Emilia, è stato condannato a 4 anni e 11 mesi di reclusione per associazione a delinquere e furto, ma stava scontando il residuo della pena in regime di affidamento in prova al servizio sociale. Tuttavia, il mancato rispetto delle prescrizioni e un episodio sospetto hanno portato alla revoca della misura alternativa e al suo ritorno in carcere.

Il 14 novembre, durante un controllo del territorio a Campagnola Emilia, i carabinieri hanno fermato il giovane, alla guida di un’auto con a bordo altri tre uomini. Insospettiti dalle risposte vaghe del conducente e dei passeggeri, i militari hanno perquisito il veicolo, trovando torce, cappellini, guanti e due cacciaviti di grandi dimensioni, ritenuti strumenti idonei a commettere reati.

Il 28enne è stato denunciato alla Procura di Reggio Emilia per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Inoltre, è emerso che non si era presentato all’associazione dove era obbligato a svolgere attività risocializzante, senza fornire giustificazioni valide.

Il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ha così disposto la sospensione della misura alternativa e il trasferimento in carcere. L’uomo è stato prelevato presso la sua abitazione, condotto in caserma e successivamente incarcerato.

L’episodio evidenzia l’importanza del rispetto delle condizioni legate alle misure alternative alla detenzione, il cui mancato adempimento può comportare la revoca immediata e il ritorno in carcere.

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Cronaca

Milano, avvocato trovato morto in casa: indagini in corso

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ADN24

Un avvocato di 65 anni è stato trovato morto nella sua abitazione in via Carducci, nel centro della città. La scoperta è avvenuta nella giornata di ieri, quando un uomo, che aveva un appuntamento con la vittima, ha allertato le autorità dopo aver trovato il corpo senza vita. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia, che ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze del decesso.

Secondo le prime informazioni, il corpo dell’uomo presentava una ferita alla testa. Gli investigatori stanno cercando di determinare se tale ferita sia compatibile con una caduta accidentale – ipotizzando che l’uomo, cadendo, non sia riuscito a chiedere aiuto – oppure se sia il risultato di un’aggressione. Per il momento, entrambe le piste restano aperte.

L’appartamento è stato sottoposto a rilievi approfonditi da parte della scientifica, mentre il corpo è stato trasferito all’Istituto di Medicina Legale per l’autopsia, che sarà cruciale per stabilire la causa esatta della morte.

La vittima era un avvocato noto nel suo ambito professionale, e la notizia ha scosso il quartiere di via Carducci, una zona tranquilla e residenziale. I vicini non avrebbero segnalato rumori o movimenti sospetti nei giorni precedenti al ritrovamento.

Gli inquirenti stanno analizzando le ultime ore di vita dell’uomo e verificando eventuali rapporti personali o professionali che potrebbero essere rilevanti per le indagini.

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