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Cronaca

Delianuova, confiscati beni per 260 mila euro a un 27enne condannato per rapina

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Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito due misure di prevenzione, personale e patrimoniale, nei confronti di un 27enne di Delianuova, recentemente condannato a tre anni di reclusione per una rapina a mano armata compiuta a marzo presso l’Ufficio Postale della cittadina.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era stato arrestato nel 2021 dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno. All’epoca, era stato trovato in possesso di un’ingente quantità di denaro contante, nettamente superiore rispetto ai suoi redditi dichiarati, fatto che aveva destato sospetti sulla provenienza dei fondi.

L’attività investigativa ha portato alla confisca di beni per un valore complessivo di oltre 260 mila euro. Tra i beni sequestrati figurano contanti, assicurazioni, società di intermediazione, beni mobili e titoli di credito.

L’operazione si inserisce nel quadro delle azioni di contrasto alla criminalità economica e patrimoniale, che mirano a colpire le risorse finanziarie e materiali derivanti da attività illecite. Con questo intervento, i Carabinieri hanno dato un forte segnale contro l’accumulo illecito di ricchezze e il reimpiego di capitali di provenienza non trasparente.

La confisca dei beni, unita alla condanna per la rapina, rappresenta un ulteriore passo verso la giustizia, sottolineando l’efficacia delle attività di prevenzione e controllo patrimoniale nel contrasto alla criminalità. Le indagini proseguiranno per accertare eventuali ulteriori illeciti connessi al caso.

Cronaca

Padova | Operazioni contro lo spaccio di droga: due arresti in 48 ore

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Continuano senza sosta le operazioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti a Padova, con un focus particolare sulla zona di via Tommaseo e nelle aree limitrofe. Giovedì 21 e venerdì 22 novembre, gli agenti della Polizia di Stato hanno intensificato il controllo del territorio, portando a due arresti nell’arco di 48 ore.

Nella serata di giovedì, durante una serie di operazioni di pattugliamento, gli agenti delle Volanti hanno notato un uomo che si comportava in modo sospetto mentre percorreva via Tommaseo. L’individuo, un 35enne cittadino nigeriano, si guardava frequentemente attorno, destando i sospetti degli agenti. Dopo un controllo di routine, è emerso che l’uomo, privo di documenti, stava cercando di depistare i poliziotti. Nella perquisizione personale, gli agenti hanno trovato numerose dosi di marijuana, nascosti in un calzino sotto l’ascella, per un peso complessivo di 95 grammi. L’uomo, già con precedenti specifici per reati legati agli stupefacenti, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

Successivamente, nella mattinata di venerdì 22 novembre, l’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Padova, con l’imposizione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Padova. Inoltre, su disposizione del Questore, l’uomo è stato trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Milano, in attesa di essere espulso dal territorio nazionale.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, la Polizia di Stato ha effettuato un altro intervento nella stessa zona. Gli agenti della Squadra Mobile, durante un servizio di osservazione, hanno notato un rapido scambio tra un cittadino tunisino, noto per i suoi precedenti penali, e un ragazzo italiano. Dopo aver seguito i due, gli agenti hanno intercettato il giovane, trovandolo in possesso di una dose di eroina. Il tunisino, un 43enne con un lungo curriculum criminale, è stato arrestato per cessione di droga. Anche in questo caso, l’Ufficio Immigrazione ha disposto il suo trasferimento in un CPR, in attesa di allontanamento dal paese.

Le operazioni di controllo e prevenzione da parte delle forze dell’ordine proseguiranno con regolarità nella zona della stazione ferroviaria e nelle strade limitrofe, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

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Cronaca

Ladri rubano cavi di rame da impianto fotovoltaico a Piedimonte San Germano: inseguimento e fuga nei campi

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Nella notte tra sabato 23 e domenica 24, una banda di ladri ha compiuto un furto di cavi di rame da un impianto fotovoltaico situato a Piedimonte San Germano, causando un danno ingente all’impresa proprietaria, la cui entità è ancora in fase di valutazione.

I malviventi, a bordo di un furgone bianco, stavano cercando di allontanarsi con la refurtiva quando sono stati intercettati da due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Cassino, che hanno dato il via a un inseguimento durato diversi chilometri. Durante la fuga, i ladri hanno abbandonato il furgone in corsa, facendo perdere le loro tracce e scappando a piedi nelle campagne circostanti.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R., supportati dalla Stazione di Piedimonte San Germano, hanno poi accertato che il furgone, un Fiat Ducato, era stato rubato lo scorso mese di luglio a Castel di Sangro (AQ), come confermato dalla denuncia del proprietario. Sia il veicolo che la refurtiva sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

L’operazione rientra nell’impegno quotidiano dei Carabinieri della Compagnia di Cassino nella prevenzione e repressione dei reati, in particolare quelli contro il patrimonio. Le indagini continuano per identificare i responsabili e contrastare ulteriori attività criminose nella zona.

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Cronaca

Sequestrato ingente quantitativo di materiale pirotecnico a Thiene: un arresto

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In vista delle prossime festività, i militari del Comando Provinciale di Vicenza hanno intensificato i controlli per contrastare il fenomeno dell’indebita detenzione e commercializzazione di prodotti pirotecnici. Nella giornata di ieri, i militari della Tenenza di Thiene hanno effettuato una perquisizione che ha portato al sequestro di un’ingente quantità di materiale esplodente detenuto illegalmente.

Durante l’operazione, è stato individuato un cittadino italiano residente nel comune di Thiene, che deteneva 46 confezioni di prodotti pirotecnici, per un totale di 32,238 kg di esplosivo. Il materiale, privo di alcuna specifica autorizzazione, è stato rinvenuto in un’abitazione e nel garage annesso. Poiché la quantità di esplosivo era superiore al limite consentito per i soggetti privi di licenza, i militari hanno sequestrato il materiale e denunciato il responsabile alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di illecita detenzione di esplosivi e omessa denuncia all’Autorità competente.

L’operazione sottolinea l’impegno quotidiano della Guardia di Finanza nella lotta contro ogni forma di illegalità, in particolare nei periodi festivi, quando il rischio di incidenti legati all’uso illegale di fuochi d’artificio è maggiore. Le Fiamme Gialle continueranno a intensificare il loro controllo per garantire la sicurezza della cittadinanza.

Si precisa che, in base al principio della presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato sarà accertata soltanto a seguito di una sentenza definitiva di condanna. Il comunicato è stato diffuso a seguito dell’autorizzazione della competente Autorità Giudiziaria, per motivi di pubblico interesse.

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