Cronaca
Cuneo | Blitz contro il riciclaggio di auto e crimini ambientali
La Polizia di Stato ha recentemente portato avanti una serie di operazioni mirate in Piemonte, focalizzandosi sul contrasto a fenomeni illegali come il riciclaggio di autoveicoli e il traffico di pezzi di ricambio rubati. Le operazioni hanno avuto anche l’obiettivo di fermare irregolarità legate alla gestione dei rifiuti e alla tutela ambientale, settori da sempre vulnerabili all’abusivismo e alle infiltrazioni criminali.
Le squadre della Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Cuneo e Verbania, sotto la supervisione del Servizio Polizia Stradale, hanno effettuato controlli in diverse aree della regione, con particolare attenzione a rivendite di auto, carrozzerie e aree sospettate di essere utilizzate per lo stoccaggio illecito di rifiuti. Durante le operazioni, 36 persone sono state identificate e, di queste, tre sono state denunciate a piede libero per reati legati alla gestione illecita dei rifiuti e altri crimini penali. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro.
Un’operazione significativa si è svolta in provincia di Cuneo, dove è stato sottoposto a controllo un centro di recupero metalli ferrosi, che operava anche come autodemolizione. Qui, in collaborazione con l’ARPA Piemonte, sono state rilevate violazioni alle normative ambientali, tra cui l’utilizzo improprio di terreni destinati allo stoccaggio di rifiuti e la gestione illecita dei liquidi inquinanti, come gli idrocarburi, che venivano sversati su terreni non impermeabilizzati.
Questi controlli fanno parte di una strategia più ampia della Polizia di Stato, mirata a prevenire e monitorare le attività legate al riciclaggio illecito di veicoli e alla gestione impropria dei rifiuti, settori che, da anni, rappresentano un terreno fertile per attività criminali. Tali crimini, oltre a generare ingenti guadagni per le organizzazioni mafiose, comportano rischi significativi per l’ambiente e la salute pubblica.
Le indagini sono ancora in corso e i procedimenti penali sono nelle fasi preliminari. La legge stabilisce, naturalmente, la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva. Tuttavia, le operazioni recenti hanno inviato un messaggio chiaro: la Polizia di Stato continuerà a monitorare attentamente questi settori, per garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l’ambiente da danni irreparabili.
Cronaca
Verbano Cusio Ossola | Controlli su esercizi pubblici e attività illegali, denunce e sanzioni per riciclaggio e reati ambientali
La Polizia di Stato ha recentemente condotto una serie di operazioni di controllo nel Piemonte, mirate a contrastare il riciclaggio di autoveicoli e componenti di provenienza illecita, nonché a identificare irregolarità nel settore della gestione dei rifiuti e della tutela ambientale. Le operazioni sono state coordinate dal Servizio Polizia Stradale e hanno coinvolto le Squadre di Polizia Giudiziaria delle province di Torino, Alessandria, Cuneo e Verbania, con un focus sulle attività di rivendita auto, carrozzerie e aree sospettate di essere utilizzate per lo stoccaggio illegale di veicoli e rifiuti.
Nel corso degli accertamenti, sono state identificate 36 persone, di cui tre denunciate per vari reati, tra cui la gestione illecita dei rifiuti e reati di natura penale. Le operazioni hanno portato anche all’emissione di sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro. Un caso significativo è quello di una carrozzeria abusiva a Torino, chiusa per mancanza delle necessarie autorizzazioni. Durante il controllo, sono stati sequestrati tutti gli strumenti destinati alla lavorazione dei veicoli, e sono state comminate sanzioni superiori ai 5.000 euro. Inoltre, sono stati trovati motori e componenti elettronici rubati, con conseguente denuncia per ricettazione.
In provincia di Cuneo, un centro di recupero metalli e autodemolizione è stato sottoposto a un controllo congiunto con ARPA Piemonte. L’ispezione ha rilevato violazioni relative alla gestione dei rifiuti e alla sicurezza ambientale, in particolare per quanto riguarda lo sversamento di idrocarburi su terreni non impermeabilizzati. Anche in questo caso sono state emesse sanzioni amministrative e penali.
Nel Verbano Cusio Ossola, è stata controllata una rivendita di auto che ha subito una serie di sanzioni amministrative per irregolarità, tra cui una multa di oltre 4.000 euro, e sono emerse carenze nelle normative di sicurezza sul lavoro, che hanno portato a un rinvio alla Procura della Repubblica. Infine, ad Alessandria, un autosalone con annessa officina di riparazione è stato multato per circa 1.400 euro e il titolare è stato denunciato penalmente per il deposito incontrollato di rifiuti.
Queste azioni fanno parte di un ampio programma di monitoraggio e prevenzione dei crimini ambientali che, oltre a rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica, sono una fonte di profitto per le organizzazioni criminali. La Polizia di Stato ha sottolineato l’importanza di contrastare questi fenomeni, che danneggiano sia il territorio che l’economia legale, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
I procedimenti penali sono ancora in fase di indagine preliminare, e per gli indagati vige la presunzione di non colpevolezza fino a una sentenza definitiva.
Cronaca
Colleferro (RM) | Sequestro di beni per frode fiscale: scoperto sistema di evasione da 1 milione di euro
I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un importante provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di due coniugi di Colleferro, accusati di evasione fiscale. Il sequestro, disposto dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Velletri, ha interessato diverse disponibilità finanziarie, gioielli e un immobile, tutti riconducibili alla coppia coinvolta in una frode fiscale legata a una nota panetteria locale.
Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Colleferro, hanno portato alla luce un sistema illecito in cui l’impresa di panificazione, con una clientela estesa tra la Valle del Sacco e la Ciociaria, utilizzava lavoratori formalmente assunti da una società cooperativa intestata a una “testa di legno”. In realtà, la cooperativa non aveva né dipendenti né attività propriamente svolte, ma fungeva da schermo per occultare i ricavi dell’attività principale e per scaricare su di essa gli obblighi fiscali e contributivi.
Questo stratagemma ha permesso ai coniugi di evadere circa un milione di euro di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti da forno e di sottrarre all’erario più di 200.000 euro di IVA. Nonostante l’assenza di scritture contabili ufficiali, i Finanzieri sono riusciti a ricostruire dettagliatamente il giro d’affari illecito grazie a indagini approfondite e a riscontri operativi.
Oltre al danno economico causato all’erario, i militari hanno rilevato che i tre soggetti coinvolti (i due coniugi e l’intestatario della cooperativa) sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Velletri per vari reati tributari, tra cui l’occultamento e la distruzione delle scritture contabili e l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali relative alle imposte sui redditi e all’IVA. Queste violazioni superano le soglie minime previste dalla normativa penale-tributaria, giustificando l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato a confisca anche “per equivalente” dei beni, ossia per recuperare il valore delle imposte evase.
L’operazione rientra in un ampio programma di contrasto alle frodi fiscali condotto dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria di Velletri. Il fine è quello di tutelare gli imprenditori onesti e il corretto funzionamento del mercato, facendo sì che chi viola le regole del fisco non venga premiato. Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari, e per gli indagati vige la presunzione di non colpevolezza fino a una sentenza definitiva.
Cronaca
Marsala (TP) | Operazione di controllo straordinario, rafforzati i servizi di sicurezza pubblica
Il 21 novembre scorso, a Marsala, si è svolta un’importante operazione di controllo straordinario del territorio, nell’ambito delle disposizioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Daniela Lupo. L’iniziativa, voluta dal Questore di Trapani, ha visto un ampio dispiegamento di forze di polizia, con la collaborazione sinergica delle principali autorità locali, tra cui la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale e il S.I.O. del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.
Il controllo ha avuto lo scopo di prevenire il verificarsi di reati, rafforzando la presenza delle forze dell’ordine in aree sensibili della città. L’operazione si è concentrata in particolare su alcune delle zone più frequentate di Marsala, tra cui Porta Mazara, Piazza Matteotti, Porta Nuova e Piazza della Repubblica, luoghi noti per l’alta concentrazione di persone, in particolare extracomunitari.
Durante l’operazione, sono stati istituiti numerosi posti di controllo nelle arterie principali della città. Le pattuglie hanno elevato diverse contravvenzioni al Codice della Strada e sono intervenute con il ritiro di patenti di guida e carte di circolazione. Non sono mancati anche sequestri e fermi amministrativi di veicoli, tra cui alcuni per guida senza patente. L’attività ha portato a risultati significativi anche sotto il profilo della sicurezza stradale, con il controllo di 59 veicoli e l’identificazione di 123 persone.
Un episodio rilevante si è verificato durante uno dei controlli, quando un cittadino extracomunitario, che si era opposto all’operato degli agenti, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L’intensificazione dei controlli, che ha visto la collaborazione di numerose forze di polizia, è parte di un più ampio programma di rafforzamento della sicurezza a Marsala, una città recentemente segnata da una crescente attività criminale.
L’operazione è stata accolta con favore dalle autorità locali, che hanno sottolineato l’importanza di interventi coordinati per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire il crimine. Il Questore di Trapani ha confermato che continueranno a essere attuate misure straordinarie, in stretta collaborazione con tutte le forze di polizia, per mantenere un alto livello di sorveglianza sul territorio.
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