Cronaca
Crotone | Stalking nei confronti della ex moglie e del nuovo compagno, arrestato
La Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Crotone ha arrestato un uomo di sessantuno anni, accusato di stalking nei confronti della sua ex moglie e del suo nuovo compagno. L’arresto è avvenuto a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone.
Nonostante fosse già sottoposto a una misura cautelare che gli vietava di avvicinarsi all’ex coniuge e al suo nuovo partner, l’uomo ha continuato a perseguitarli con ripetute minacce e molestie. Le sue azioni includevano l’invio di messaggi dal contenuto minatorio, che hanno generato nelle vittime un persistente stato d’ansia e paura, costringendole a modificare le proprie abitudini quotidiane per timore per la propria sicurezza.
A seguito di un’attenta indagine condotta dalle forze dell’ordine, la Procura della Repubblica ha ritenuto necessaria l’adozione di ulteriori misure di protezione. Il G.I.P. ha quindi disposto l’arresto dell’uomo, che ora dovrà affrontare le conseguenze legali delle sue azioni in un regime di arresti domiciliari.
Questo episodio mette in luce la serietà del fenomeno dello stalking e l’impegno delle autorità nel proteggere le vittime di violenza domestica, garantendo la loro sicurezza e benessere. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione per prevenire ulteriori atti di violenza.
Cronaca
Frosinone | Truffe agli anziani: viaggiava con 60.000 euro di gioielli, fermato
Nel corso di un’operazione mirata al contrasto delle truffe e delle estorsioni ai danni di persone anziane, il personale della Polizia Stradale della Sottosezione di Cassino ha arrestato un uomo trovato in possesso di numerosi gioielli rubati e di una somma considerevole di denaro contante. L’arresto è avvenuto lungo l’autostrada A1, durante un controllo di routine.
Gli agenti hanno notato un’autovettura che viaggiava a velocità elevata nonostante l’intenso traffico, decidendo di fermarla per un controllo. Il conducente, un giovane con precedenti penali per reati contro il patrimonio, ha dato risposte evasive riguardo alla sua provenienza e alla destinazione del viaggio. Questo comportamento ha insospettito ulteriormente gli agenti, che hanno deciso di procedere a una perquisizione personale e del veicolo.
Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno scoperto numerosi monili in oro nascosti all’interno del veicolo, oltre a una somma di 15.350 euro. Particolare attenzione è stata rivolta a un calzino trovato negli slip del giovane, al cui interno vi erano ulteriori gioielli. Gli investigatori hanno immediatamente avviato delle indagini che hanno permesso di collegare la refurtiva a diverse truffe compiute ai danni di anziani nella provincia di Bologna e Treviso. Le truffe seguivano il classico schema del “finto incidente stradale occorso a un familiare” e i gioielli rubati e il denaro corrispondevano perfettamente ai proventi delle frodi.
L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria, mentre la refurtiva è stata restituita alle vittime. La Polizia Stradale ha rinnovato l’invito alla cittadinanza, in particolare agli anziani, di prestare attenzione a queste truffe, che spesso si basano su storie emotivamente coinvolgenti, e di non cedere mai a richieste di denaro o gioielli da sconosciuti.
Cronaca
Padova | Operazione “Synergy”: sequestrati fertilizzanti falsificati, 2 arresti in Europa
Nella giornata del 10 ottobre 2024, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Padova, con il supporto dei colleghi di Napoli, Verona e dell’Arma territoriale, hanno eseguito due Mandati di Arresto Europei, emessi dalle Autorità Giudiziarie rumene, nei confronti di due persone coinvolte in una vasta rete di traffico di fertilizzanti e fitosanitari contraffatti. I due arrestati sono accusati di appartenere a un’organizzazione criminale internazionale, attiva nel settore dell’agricoltura illegale e pericolosa.
Le indagini, denominate “Synergy” e condotte dal NAS di Padova dal 2022, hanno messo in luce un sistema complesso di frode che ha portato all’introduzione e alla commercializzazione di prodotti agricoli falsificati, travestiti da legittimi fertilizzanti e pesticidi. L’inchiesta ha rivelato che i membri del gruppo criminale, tra cui imprenditori e prestanome, avevano creato una rete societaria che, tramite una tipografia nel Veronese, stampava etichette false per mascherare il traffico di questi pericolosi prodotti.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 450 tonnellate di fertilizzanti e agrofarmaci contraffatti, con un valore commerciale di circa 15 milioni di euro. Questi prodotti erano destinati a colture agricole in tutta l’Unione Europea, rappresentando una grave minaccia per la salute pubblica, in quanto potevano essere utilizzati su piante destinate al consumo alimentare.
La collaborazione internazionale tra Europol, Eurojust, Diccot (Direzione Investigativa Criminale della Romania) e le autorità italiane ha permesso di localizzare e sequestrare diversi beni, tra cui documentazione fiscale e materiali informatici utilizzati dagli indagati per condurre il loro traffico illecito. Il coordinamento tra le forze di polizia ha anche portato all’esecuzione di 22 perquisizioni su tutto il territorio nazionale e al sequestro di circa 180.000 euro da conti bancari e beni immobili appartenenti agli imprenditori coinvolti.
L’operazione ha già visto cinque arresti, compreso uno effettuato in Romania nel luglio 2024, e il deferimento di altre dieci persone. Le indagini sono ancora in corso, e un terzo indagato, anch’egli legato all’organizzazione, risulta attualmente irreperibile in quanto fuori dall’Italia per motivi di lavoro.
Le accuse a carico degli arrestati riguardano associazione per delinquere, truffa, falsificazione di documenti e violazioni delle normative ambientali. Gli indagati, però, sono da considerarsi presunti innocenti fino alla definitiva sentenza di condanna. Il caso è in fase di sviluppo, e le autorità continuano a monitorare il territorio per identificare eventuali ulteriori complici coinvolti nel traffico di sostanze pericolose.
Cronaca
Reggio Calabria | Arrestato 37enne responsabile di reati di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile
La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha arrestato un 37enne italiano, reggino, residente a Villa San Giovanni, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenni, prostituzione minorile e cessione di sostanza stupefacente a soggetti minorenni, nei confronti di sei minori, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni.
L’attività di indagine svolta dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ha avuto origine nel maggio scorso quando la madre di una delle vittime, ha denunciato in Commissariato i suoi sospetti nati dai comportamenti del ragazzo e dalla strana frequentazione con quell’uomo più grande di lui.
Le indagini esperite, supportate dagli approfondimenti investigativi espletati con attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di individuare sei giovani vittime, tutte minorenni al momento dei fatti e di accertare il modus operandi dell’uomo che, attraverso dazioni e/o promesse di denaro, regalie varie, anche molto costose ed in alcuni casi di sostanza stupefacente, si guadagnava la fiducia delle giovani vittime per il raggiungimento dei suoi scopi personali.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la locale Casa Circondariale.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.
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