Cronaca
Crotone | Processo Glicine-Acheronte: botta e risposta sulle parti civili alla prima udienza
Da un lato, gli enti locali, la Regione e i ministeri hanno chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento derivante dall’inchiesta “Glicine-Acheronte” della Dda; dall’altro, le difese degli imputati hanno contestato tali istanze.
Davanti alla giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catanzaro, Sara Merlini, nell’aula bunker di Lamezia Terme, si è svolto per due ore un dibattito sulla decisione di soggetti pubblici e associazioni di dichiararsi parti offese, poiché sostengono che la loro reputazione sia stata danneggiata dai reati contestati ai 126 imputati sui quali grava una richiesta di rinvio a giudizio.
Nove soggetti, infatti, hanno proposto di costituirsi parte civile: i ministeri dell’Interno, dell’Ambiente e della Giustizia, la Regione, il Comune di Crotone, la Provincia, l’Asp, la società “Ivs” e il “Forum associazioni antiusura”.
Durante l’udienza preliminare d’esordio del procedimento, alla quale hanno partecipato tre pubblici ministeri – Paolo Sirleo e Domenico Guarascio della Dda e Alessandro Rho della Procura di Crotone (applicato alla Distrettuale) – sono state sollevate una serie di eccezioni dai difensori, tra cui i difetti di notifica degli atti, e sono state discusse le ipotesi avanzate da quattro imputati di essere giudicati con il rito abbreviato. La giudice si pronuncerà sulle richieste il 15 maggio, quando discuteranno i pubblici ministeri.
Cronaca
Ferrara | Polizia Stradale scopre carrozzeria abusiva a codigoro: sequestrato e sanzioni
La Polizia Stradale, specialità della Polizia di Stato, ha intensificato i controlli sui servizi pubblici relativi alla circolazione stradale. Recentemente, il Distaccamento di Codigoro (FE) ha individuato una carrozzeria operante abusivamente in una frazione del comune.
Il controllo è stato avviato mercoledì scorso dopo diverse segnalazioni da parte di cittadini riguardanti attività sospette all’interno di un capannone. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il proprietario del capannone, in pensione dal 2011, mentre eseguiva lavori di carrozzeria su un’auto insieme al suo proprietario, che supervisionava le riparazioni.
Durante l’ispezione, è emerso che l’attività era svolta senza le necessarie autorizzazioni: mancava l’iscrizione alla Camera di Commercio, i registri di Pubblica Sicurezza e la documentazione relativa alla gestione e smaltimento dei rifiuti.
Per tali irregolarità, al proprietario è stata contestata la violazione dell’articolo 10 comma 2 del D.Lgs. 122/92, che prevede una sanzione di 5.000 euro. Inoltre, sono state sequestrate diverse attrezzature utilizzate per l’attività abusiva, tra cui un ponte sollevatore, una saldatrice, un flessibile, una levigatrice, un compressore, un forno e un carspotter.
Dal inizio dell’anno, la Polizia Stradale di Ferrara, insieme ai distaccamenti di Argenta e Codigoro, ha effettuato controlli su 2 carrozzerie, 21 officine, 1 autoscuola, 2 commercianti di auto usate online e 6 commercianti di auto, elevando complessivamente sanzioni per circa 20.000 euro.
Cronaca
Ravenna | La Polizia arresta un uomo per la violazione del divieto di avvicinamento alla coniuge
Nelle prime ore di questo pomeriggio personale dell’U.P.G.S.P. e della Squadra Mobile della Questura di Ravenna hanno arrestato un 33enne originario del Veneto per aver violato il divieto di avvicinamento alla coniuge, disposto con provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verona.
Nella mattinata di oggi si apprendeva che il 33enne, nei confronti del quale era stato emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento alla coniuge e contestuale allontanamento dalla casa familiare, poteva trovarsi a Ravenna dove la moglie stava trascorrendo un periodo di vacanza.
Immediatamente sono iniziate le ricerche da parte degli agenti della Questura di Ravenna che lo hanno rintracciato all’interno di un campeggio del ravennate, ove una volta introdottosi utilizzando un braccialetto d’accesso di cui aveva la disponibilità per aver frequentato in passato la medesima struttura ricettiva, aveva cercato di avvicinare la moglie che si trovava a bordo piscina.
Alla vista dei poliziotti l’uomo ha cercato di allontanarsi ma veniva prontamente raggiunto e fermato dagli agenti.
Pertanto, il 33enne è stato arrestato in flagranza per il reato di violazione del divieto di avvicinamento e allontanamento dalla casa familiare, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria veniva associato alla Casa Circondariale di Ravenna.
Cronaca
Roma | Spacca la porta di un negozio per rubare il fondo cassa e poi fugge con un monopattino
Nella notte tra il 2 e il 3 agosto, un furto è stato messo a segno in un negozio di abbigliamento situato in Via Frattina. L’autore del reato, identificato grazie a una complessa indagine, è stato arrestato alla stazione Termini.
L’episodio è avvenuto alle 2 di notte, quando il sospetto, arrivato sul posto con un monopattino a noleggio, ha sfondato la porta d’ingresso del negozio. Dopo aver effettuato un primo sopralluogo, l’uomo si è allontanato per alcuni minuti, probabilmente per verificare che non fosse scattato alcun allarme. Successivamente è tornato, è entrato nel negozio e ha rubato il fondo cassa, per poi fuggire nuovamente con il monopattino.
Le indagini sono partite subito dopo il sopralluogo della Volante, che ha recuperato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona. Le immagini hanno permesso di ricostruire la dinamica del furto e di identificare il sospetto come un giovane a bordo di un monopattino. L’analisi delle registrazioni ha portato gli investigatori a concentrarsi su un 32enne di origini campane, il quale presentava tatuaggi corrispondenti a quelli visibili nelle immagini di videosorveglianza.
Il sospetto era già noto alle forze dell’ordine per reati simili avvenuti recentemente in due ristoranti vicino a Santa Maria Maggiore. Le indagini hanno confermato il suo coinvolgimento anche grazie a ulteriori accertamenti. I poliziotti del I Distretto Trevi lo hanno rintracciato e fermato presso la stazione Termini.
Dopo il fermo, il 32enne è stato sottoposto a un fermo di indiziato di delitto per furto aggravato e trasferito al carcere di Regina Coeli, a disposizione della Magistratura. La Procura ha ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida della misura cautelare adottata nei suoi confronti.
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