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Cronaca

Crollo di una palazzina a Sessa Aurunca: quattro persone estratte vive dalle macerie

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Un grave incidente si è verificato a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove una palazzina di tre piani è crollata improvvisamente. Fortunatamente, quattro persone sono state estratte vive dalle macerie. Sebbene l’edificio risultasse formalmente disabitato, le operazioni di salvataggio si sono svolte in un clima di grande apprensione, poiché si temeva che ci fossero altre persone intrappolate all’interno. Solo dopo un’attenta verifica da parte dei vigili del fuoco, è stato escluso che ci fossero dispersi.

L’incidente ha creato disagi anche per alcune persone che abitano nelle case vicine alla palazzina crollata. Questi residenti sono stati bloccati dalle macerie e dalle strutture pericolanti, ma sono stati prontamente soccorsi dalle squadre di emergenza del 115, che hanno messo in sicurezza la zona e aiutato gli abitanti a mettersi in salvo.

Il crollo ha scosso la comunità locale, ma grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori, non si sono registrate vittime. Le cause del crollo sono ancora in fase di accertamento e saranno oggetto di indagine per chiarire le dinamiche dell’incidente.

Cronaca

Esplosione in un casolare abbandonato a Ronco all’Adige: morto un giovane, ipotesi di bombola di gas

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Una tragica esplosione ha causato la morte di un giovane nella serata di giovedì 28 novembre a Ronco all’Adige, in provincia di Verona. La deflagrazione ha coinvolto un casolare abbandonato situato in via Colombarotto, una zona rurale del comune. La vittima, un 26enne senza fissa dimora di origine marocchina, si trovava al pianterreno dell’edificio, che è stato completamente distrutto dall’esplosione. Al momento della tragedia, il giovane sembra aver trovato rifugio nello stabile insieme ad altre persone, ma la deflagrazione lo ha ucciso sul colpo.

Un altro giovane che si trovava con lui è riuscito a mettersi in salvo e ha immediatamente lanciato l’allarme, chiamando il 118. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, per il 26enne non c’è stato nulla da fare. I carabinieri di Verona e i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per i rilievi e per cercare di determinare le cause dell’esplosione.

Tra le ipotesi più accreditate, quella che la deflagrazione sia stata provocata da una bombola di gas che, accesa per scaldarsi, sarebbe esplosa improvvisamente. Le indagini sono ancora in corso per accertare le esatte circostanze che hanno portato a questa tragedia, che ha scosso la comunità locale.

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Cronaca

Carugo (Como), per 10 anni riscuote la pensione del padre deceduto: ‘rubati’ 64.300 euro

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Un caso di frode e occupazione abusiva è stato scoperto a Carugo, in provincia di Como, dove un uomo di 50 anni ha continuato a incassare la pensione del padre, deceduto nel dicembre 2014, per un totale di 64.300 euro. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Erba, hanno rivelato che l’uomo, dopo la morte del genitore, ha continuato a prelevare regolarmente dal conto bancario dove veniva accreditata la pensione. Era l’unico delegato a operare su quel conto, che aveva aperto insieme al padre prima della sua morte.

Oltre a questa frode ai danni dell’Inps, il 50enne è stato accusato anche di occupazione abusiva di un appartamento di edilizia residenziale pubblica, originariamente assegnato al padre. Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione dell’Aler di Como, che, durante i controlli amministrativi di routine, aveva rilevato l’occupazione irregolare dell’immobile di proprietà pubblica.

L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Como per indebita percezione di erogazioni da parte dell’Inps e per aver occupato senza titolo l’appartamento. Questo caso mette in luce un fenomeno di frode che ha avuto luogo per oltre dieci anni, con un danno significativo per l’ente previdenziale e un’ulteriore irregolarità legata all’immobile pubblico.

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Cronaca

Arrestata 21enne a Tivoli Terme per spaccio di cocaina

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, in provincia di Roma, hanno arrestato una 21enne in flagranza di reato, accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’arresto è avvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare condotta dai militari, che ha permesso di rinvenire 55 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento delle dosi, e 4.400 euro in contante. La somma di denaro, suddivisa in banconote di vario taglio, è stata ritenuta il provento dell’attività di spaccio svolta dalla giovane.

L’intervento dei Carabinieri rientra nell’ambito dei controlli sul territorio per contrastare il traffico di stupefacenti, un fenomeno che continua a preoccupare le autorità locali. La 21enne, dopo l’arresto, è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicata con rito direttissimo dal Tribunale di Tivoli. La giovane dovrà rispondere delle accuse di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, reato per il quale sono previste pene severe. L’operazione ha contribuito a contrastare il mercato illecito delle droghe nella zona e a garantire maggiore sicurezza alla comunità locale.

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