Cronaca
Cosenza | Tragedia durante una battuta di caccia: Pierluigi Malizia ucciso da una fucilata in testa
Un drammatico incidente si è verificato durante una battuta di caccia al cinghiale nelle campagne di Pietrafitta, piccolo comune situato nella Presila, in provincia di Cosenza. Un uomo, Pierluigi Malizia di 53 anni, ha perso la vita in circostanze che sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti.
Secondo quanto si apprende, la vittima sarebbe stata colpita da un proiettile durante l’attività venatoria. L’intervento immediato delle forze dell’ordine, insieme ai vigili del fuoco, ha permesso di avviare i primi accertamenti sul luogo dell’accaduto per chiarire la dinamica dei fatti.
L’evento ha sconvolto la comunità locale e sollevato interrogativi sulla sicurezza nelle attività di caccia. Gli inquirenti stanno analizzando ogni dettaglio per capire se si sia trattato di un errore umano, di una fatalità o di una violazione delle norme di sicurezza previste in questi contesti.
La vicenda ha riportato al centro del dibattito pubblico l’importanza della formazione e della prudenza in un’attività che, nonostante la sua tradizione radicata, comporta rischi significativi se non svolta con estrema attenzione.
Cronaca
Capodanno da incubo a Milano: sei studenti belgi denunciano aggressioni sessuali in piazza Duomo
Un nuovo episodio di violenza sessuale ha scosso la notte di Capodanno a Milano. Sei studenti belgi, quattro ragazze e due ragazzi di età compresa tra i 20 e i 21 anni, hanno denunciato di essere stati vittime di aggressioni sessuali in Piazza Duomo durante i festeggiamenti di fine anno. La denuncia è stata riportata da un giornale belga, suscitando sconcerto e indignazione.
Secondo il racconto di una delle vittime, Laura Barbier, il gruppo era in piazza per celebrare il Capodanno quando si è trovato improvvisamente circondato da una folla di individui che li ha bloccati e molestati per circa dieci minuti. “Ci tenevano per mano, mentre altri ci toccavano sotto i vestiti,” ha dichiarato Laura. La situazione è degenerata fino a quando un passante italiano non è intervenuto per allontanare gli aggressori e liberare i giovani, salvando anche sua moglie che era stata molestata.
I giovani belgi, una volta liberi, hanno cercato aiuto presso le forze dell’ordine. Tuttavia, secondo il racconto riportato, una poliziotta presente sul posto si è detta “impotente di fronte a questa situazione”, scoppiando in lacrime. Dopo l’accaduto, il gruppo si è confidato con il personale dell’albergo dove alloggiava, che avrebbe riferito che episodi simili accadono ogni anno.
L’eurodeputata e consigliera comunale della Lega a Milano, Silvia Sardone, ha commentato l’episodio esprimendo preoccupazione per la ripetizione di eventi analoghi a quelli avvenuti nel Capodanno del 2022, quando diverse ragazze furono vittime di violenze di gruppo nella stessa piazza. “Il recente Capodanno di Piazza Duomo potrebbe essere stato simile a quello, drammatico, del 2022,” ha dichiarato Sardone, sottolineando l’urgenza di adottare misure di sicurezza più efficaci per proteggere i cittadini e i turisti.
Fonti qualificate indicano che durante la notte di Capodanno in Piazza Duomo era presente un significativo dispiegamento di forze dell’ordine, anche in borghese, rendendo ancora più sconcertante l’accaduto. Al momento, però, non risultano denunce ufficiali presentate alle autorità italiane in relazione a questo episodio.
Il racconto delle vittime e la segnalazione dell’episodio da parte dei media belgi richiedono ora un approfondimento da parte delle autorità italiane. L’obiettivo è fare luce sui fatti, identificare i responsabili e garantire che simili episodi non si ripetano. La comunità milanese e internazionale attende con ansia ulteriori sviluppi e misure concrete per assicurare la sicurezza nelle piazze durante eventi pubblici di grande portata.
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Cronaca
Olbia | Bancarotta Fraudolenta: Sequestrati Beni per 2 Milioni di Euro a Imprenditore
Nuovo caso di bancarotta fraudolenta per distrazione portato alla luce dalla Guardia di Finanza di Olbia, in collaborazione con la Compagnia di Tempio Pausania. Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure interdittive nei confronti di un imprenditore locale e a un decreto di sequestro preventivo di immobili per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
Le Accuse e i Provvedimenti
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, riguarda il fallimento di una società operante nel settore dei ricambi auto. L’imprenditore è accusato di bancarotta fraudolenta per distrazione, con provvedimenti che prevedono il divieto di ricoprire incarichi direttivi in imprese e società e il divieto di esercitare la professione di commercialista.
Parallelamente, è stato disposto il sequestro di immobili che erano stati ceduti a un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato a due società riconducibili al medesimo commercialista. La cessione, secondo le accuse, era simulata: i beni, pur risultando venduti, erano rimasti nella disponibilità del socio fallito senza che fosse stato corrisposto alcun compenso.
Le Indagini
Le operazioni investigative si sono concentrate su una serie di trasferimenti immobiliari che avrebbero privato i creditori della società fallita di garanzie patrimoniali. L’attività è stata condotta con il supporto di un magistrato specializzato in reati economici e finanziari, in seno al gruppo “Economia” della Procura di Tempio Pausania.
Gli elementi raccolti hanno evidenziato una strategia fraudolenta mirata a sottrarre beni al patrimonio della società fallita, danneggiando gravemente i creditori rimasti insoddisfatti.
Obiettivo: Tutela dei Creditori
L’azione delle Fiamme Gialle ha come obiettivo principale la tutela dei creditori e il ripristino delle garanzie patrimoniali, riportando nell’alveo della legalità operazioni immobiliari irregolari.
Garanzia del Diritto di Difesa
I provvedimenti cautelari adottati sono stati emessi in fase preliminare e, come sottolineato dal Procuratore della Repubblica, sono subordinati al giudizio di merito e alla valutazione del Giudice del Riesame. Gli indagati, fino a sentenza definitiva, devono considerarsi presunti innocenti.
Interesse Pubblico
La Procura ha autorizzato la diffusione delle informazioni nel rispetto del Decreto Legislativo n. 188/2021, evidenziando l’interesse pubblico nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria. L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alle condotte fraudolente che compromettono il tessuto economico e sociale.
Cronaca
Tivoli | Lite per un taglio di barba finisce in rissa: arrestati tre uomini
TIVOLI TERME (RM) – Una semplice discussione su un taglio di barba ritenuto insoddisfacente è degenerata in una rissa violenta che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri. L’episodio, avvenuto in Piazza della Queva, ha portato all’arresto di tre uomini, gravemente indiziati di rissa aggravata e lesioni personali.
L’Intervento dei Carabinieri
La segnalazione al numero di emergenza “112” è giunta nella serata di ieri, allertando i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme e una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia. Giunti sul posto, i militari hanno trovato due uomini, entrambi cittadini egiziani, di cui uno con gravi ferite da arma da taglio al volto e al collo. Le vittime sono state immediatamente soccorse e trasportate all’ospedale di Tivoli, dove hanno ricevuto cure mediche per lesioni giudicate guaribili in diversi giorni.
La Dinamica della Lite
Le prime indagini, basate su testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno permesso di ricostruire l’accaduto. La lite sarebbe scoppiata tra un barbiere di 24 anni, impiegato in un salone della zona, e un cliente di 28 anni. La disputa, inizialmente verbale, avrebbe avuto origine dalla lunga attesa e dalla presunta insoddisfazione per il taglio della barba. La situazione è rapidamente degenerata, coinvolgendo un terzo individuo e culminando in un’aggressione con un’arma da taglio.
Sequestro dell’Arma e Arresti
Durante il sopralluogo, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una lama insanguinata nascosta in un tombino nelle vicinanze della scena. I gravi elementi indiziari raccolti hanno portato all’arresto dei tre uomini, ora a disposizione della Procura della Repubblica per il giudizio di convalida.
Conseguenze Legali
Gli arresti sono avvenuti in fase di indagini preliminari, e gli indagati devono essere considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva. L’episodio ha acceso i riflettori su questioni di sicurezza e tensioni sociali in un’area frequentata da molti cittadini stranieri, suscitando preoccupazione tra i residenti della zona.
Reazioni della Comunità
L’accaduto ha scosso la comunità locale, portando i cittadini a riflettere sull’importanza di mantenere la calma e il rispetto reciproco nelle relazioni quotidiane. Le autorità hanno ribadito il loro impegno nel garantire sicurezza e giustizia per evitare che episodi del genere si ripetano in futuro.
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