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Cronaca

Cosenza: Sequestrati beni per oltre 300 mila euro a imprenditore con “pericolosità economico-finanziaria”

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Il 9 settembre 2024, i finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione – che ha disposto il sequestro, finalizzato alla confisca, di un immobile e quote societarie appartenenti a un imprenditore di San Marco Argentano. L’uomo è stato giudicato connotato da un’elevata “pericolosità economico-finanziaria”.

La richiesta di sequestro, avanzata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, si è basata sulle indagini condotte in precedenza dalla Guardia di Finanza di Paola, che avevano evidenziato la cosiddetta “pericolosità sociale” del soggetto, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 159/2011. L’imprenditore ha accumulato un considerevole patrimonio attraverso attività criminali legate a reati fiscali e contro il patrimonio, risultando in possesso di beni non giustificati dal suo reddito dichiarato.

Il sequestro ha riguardato un appartamento a Belvedere Marittimo e quote societarie di un’azienda che opera nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari. Il valore dei beni sequestrati supera i 300 mila euro, somma ritenuta sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati dall’imprenditore e dalla sua famiglia. Le autorità ritengono che tali beni siano stati ottenuti grazie ai proventi delle sue attività illecite.

Questa operazione testimonia ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare l’accumulo illecito di ricchezze e nell’aggressione ai patrimoni illeciti, con l’obiettivo di proteggere il mercato e promuovere una sana concorrenza. L’intervento punta a ripristinare la legalità, garantendo trasparenza e sicurezza pubblica, a tutela della sana imprenditoria.

Cronaca

Confermato l’ergastolo per Antonio De Pace: omicidio di Lorena Quaranta

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È stato confermato l’ergastolo a Antonio De Pace, l’infermiere che il 21 marzo 2020 ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta, una giovane studentessa di Medicina di Furci Siculo (Messina). La sentenza di ergastolo era stata inizialmente annullata dalla Cassazione con rinvio, perché si era ritenuto che i giudici di secondo grado non avessero preso in considerazione lo stato di stress dell’imputato, che avrebbe attribuito la sua condotta alla pressione psicologica derivante dalla pandemia di Covid-19.

Nel nuovo processo, però, la pena dell’ergastolo è stata confermata, con la motivazione che non vi erano elementi sufficienti per attenuare la responsabilità di De Pace. Le motivazioni complete della sentenza saranno depositate entro 90 giorni e, solo dopo tale deposito, si valuterà se ci sarà un ulteriore ricorso in Cassazione.

I genitori di Lorena, Vincenzo Quaranta e Cinzia Nina, hanno commentato la sentenza con parole di conforto, pur riconoscendo che “questa sentenza non ci restituisce Lorena, ma quantomeno offre il conforto che la giustizia ha dato la risposta che ci aspettavamo”.

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Cronaca

Renzo Cristofori ucciso a coltellate: indagini sul vicino di casa

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Tragedia a Caprarola, in provincia di Viterbo, dove Renzo Cristofori, netturbino di 68 anni, è stato accoltellato a morte a pochi passi dalla casa che condivideva con la madre anziana. La vittima è stata colpita almeno cinque volte all’addome.

Le indagini puntano su Ian Patrick Sardo, un vicino di casa 31enne, che però si dichiara estraneo ai fatti. “Ero uscito per prendere sigarette da un amico. Non c’entro con la morte di quell’uomo”, ha dichiarato, ma la sua versione è al vaglio degli inquirenti.

Restano diversi punti oscuri, a partire dall’arma del delitto, che non è stata ancora ritrovata. Le forze dell’ordine continuano a raccogliere elementi per chiarire il movente e verificare le responsabilità.

L’intera comunità è sotto shock per l’efferatezza dell’omicidio, avvenuto in un contesto di apparente normalità. Nel frattempo, gli inquirenti lavorano senza sosta per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e fare luce su questa drammatica vicenda.

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Cronaca

Incendio in un B&B a Napoli: muore una ragazza di 28 anni

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Tragedia nella notte a Napoli, dove un incendio è scoppiato al settimo piano di un palazzo in piazza Municipio, causando la morte di una giovane di 28 anni originaria di Maglie, in provincia di Lecce. Il rogo, divampato in un bed and breakfast, ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.

Secondo le prime informazioni, il corpo della vittima è stato trovato privo di vita nell’appartamento. Le autorità ipotizzano che il decesso possa essere avvenuto per asfissia, ma solo l’autopsia chiarirà con certezza la causa. Tra le possibili origini dell’incendio, si valutano un corto circuito o il malfunzionamento di un elettrodomestico, anche se tutte le piste restano aperte.

La polizia scientifica è al lavoro per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dei fatti, mentre cresce la commozione per una tragedia che ha scosso la città. Lo stabile, situato in una zona centralissima, è stato evacuato per precauzione durante l’intervento. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità.

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