Cronaca
Cosenza | Problemi alla sede della Polizia Municipale: presenza di topi nelle aree esterne e infiltrazioni d’acqua
Il trasferimento della sede della Polizia municipale di Cosenza dalla attuale ubicazione in via Bendicenti alla stazione di Vaglio Lise continua a rimanere in sospeso, nonostante i sopralluoghi effettuati. Questa ipotesi di trasferimento, che risale ai tempi della precedente amministrazione comunale, sembrava essere una soluzione concreta per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti, attualmente costretti a operare in locali poco adeguati.
La situazione in via Bendicenti è infatti piuttosto critica: gli spazi sono angusti e mal tenuti, con problemi legati alla presenza di topi nelle aree esterne e infiltrazioni d’acqua che peggiorano ulteriormente le condizioni igieniche e di sicurezza. La vecchia centrale operativa, inoltre, rimane chiusa, creando ulteriori difficoltà operative. Questi problemi hanno reso necessarie derattizzazioni e disinfestazioni frequenti, senza però risolvere definitivamente i disagi.
Nonostante la necessità evidente di un miglioramento delle condizioni lavorative, il progetto di trasferimento sembra arenato. Si è discusso, nel corso degli anni, anche di altre possibili destinazioni, come via degli Stadi o i locali di una ex scuola in via Giulia, ma nessuna di queste alternative ha mai preso corpo. Alla fine, è tornata in discussione l’opzione di Vaglio Lise, ma ad oggi non ci sono sviluppi concreti.
Parallelamente, rimane incerta anche la realizzazione della Casa della Comunità, un progetto di riqualificazione finanziato dal Governo centrale, che dovrebbe trovare spazio proprio a Vaglio Lise. Tuttavia, l’assenza di progressi tangibili su entrambi i fronti sta creando malcontento tra il personale e i cittadini, preoccupati per il prolungarsi di una situazione insostenibile.
In sintesi, mentre i problemi logistici e strutturali in via Bendicenti continuano a peggiorare, il progetto di trasferimento della Polizia municipale a Vaglio Lise sembra bloccato, con il rischio che, senza un intervento tempestivo, la situazione possa ulteriormente deteriorarsi.
Cronaca
Aggressione a capotreno sulla Milano-Mortara: passeggero aggredisce la donna per una sigaretta
Un episodio di violenza ha avuto luogo ieri sera su un treno della linea Milano-Mortara, quando una capotreno di 48 anni è stata aggredita da un passeggero. La donna, mentre il convoglio si stava avvicinando alla stazione di Mortara, ha chiesto cortesemente a un giovane di spegnere una sigaretta, ma la sua richiesta è stata respinta in modo sgarbato. Il passeggero, di origini nordafricane, ha reagito con violenza, colpendo la capotreno con degli schiaffi.
La situazione è degenerata rapidamente e la donna ha immediatamente allertato i carabinieri chiamando il 112. Nonostante l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, l’aggressore è riuscito a scendere dal treno e a fuggire prima dell’arrivo dei carabinieri, che sono intervenuti alla stazione di Mortara.
Le indagini sono in corso per identificare l’aggressore, mentre l’episodio solleva preoccupazioni sul tema della sicurezza sui mezzi pubblici, dove già da tempo si registrano episodi di violenza nei confronti di lavoratori del settore.
Cronaca
Sequestro di beni per oltre 7 milioni di euro a Rimini: operazione contro la criminalità organizzata
I Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno eseguito un importante sequestro patrimoniale nei confronti di un individuo italiano, residente stabilmente nella provincia di Rimini, applicando la normativa antimafia. Il sequestro riguarda porzioni di 4 immobili e 20 terreni, situati tra le province di Rimini e Pesaro-Urbino, con un valore complessivo di oltre 7 milioni e mezzo di euro.
Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Rimini, su proposta della Procura della Repubblica. Il tribunale ha ritenuto che l’uomo, condannato in passato per reati come bancarotta fraudolenta e con pendenti accuse di dichiarazioni fraudolente e utilizzo di fatture false, avesse accumulato il suo patrimonio in modo illecito. Le indagini hanno rivelato una marcata sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni in suo possesso, suggerendo che gran parte delle sue risorse derivassero da attività criminali.
Il destinatario del sequestro è stato più volte condannato per reati finanziari e, a seguito delle indagini condotte dalla Polizia Economico-Finanziaria, è emersa una significativa disponibilità di beni, tra cui immobili e aziende, ben al di sopra delle sue dichiarazioni fiscali. Nel 2022 e nel 2023, le Fiamme Gialle avevano già confiscato un patrimonio di circa 14,2 milioni di euro a suo carico, con sentenze divenute irrevocabili.
Il sequestro attuale, oltre a rappresentare un importante passo nel contrasto alla criminalità organizzata, ha anche un valore simbolico e sociale. Restituendo questi beni alla collettività, si compie un’azione di recupero delle ricchezze illecite accumulate, a beneficio della società. I beni sequestrati sono ora stati affidati a un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Rimini.
Cronaca
Scoperto laboratorio di produzione di eroina ad Ordona: arrestati due responsabili e sequestrati 14 kg di droga
La Guardia di Finanza di Foggia ha effettuato un’importante operazione contro il traffico di droga, scoprendo un laboratorio clandestino destinato alla produzione di eroina nell’agro di Ordona. L’intervento, che ha portato all’arresto di due uomini, ha permesso di sequestrare 14 chilogrammi di sostanza stupefacente pronta per essere immessa nel mercato illegale, nonché una somma di circa 100.000 euro, trovata in contante.
L’indagine è il frutto di un’attenta attività di monitoraggio e controllo sul territorio da parte dei militari del Gruppo di Foggia. Durante i loro servizi, i finanzieri avevano notato movimenti sospetti da parte di alcuni individui, il che li ha portati a concentrare l’attenzione su una casa di campagna situata nella zona di Ordona. I sospetti si sono rivelati fondati quando, una volta entrati nell’edificio, le forze dell’ordine hanno scoperto che era stata allestita una vera e propria struttura per il taglio, la cottura e il confezionamento dell’eroina.
Nel laboratorio clandestino, i finanzieri hanno trovato attrezzature professionali, tra cui un miscelatore, un forno per la cottura della sostanza e una pressa per confezionare l’eroina in panetti. Questo materiale, utilizzato per rendere la droga pronta per essere venduta, ha permesso di smascherare un’attività illecita ben organizzata.
I due arrestati, che sono stati immediatamente portati presso la casa circondariale di Foggia, risponderanno di vari reati, tra cui produzione e traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione evidenzia l’efficacia del controllo economico del territorio da parte della Guardia di Finanza, impegnata in una lotta costante contro il crimine organizzato e il traffico di droga.
Il sequestro di 14 kg di eroina, una quantità considerevole che avrebbe alimentato il mercato illecito, rappresenta un successo significativo per le forze dell’ordine, che continuano a monitorare e contrastare le attività criminali nel territorio di Foggia e provincia.
-
Tecnologia12 ore ago
Cybersecurity: in crescita gli attacchi informatici, la sanità tra i settori più colpiti
-
Attualità23 ore ago
Cosenza, Inizia a Camigliatello Silano il film “Io non ti lascio solo” con Giorgio Pasotti
-
Cronaca23 ore ago
Perugia, Salvini: “Investiamo miliardi per migliorare le infrastrutture dell’Umbria”
-
Cronaca23 ore ago
Lamezia Terme e provincia, isolamento dopo il maltempo: urgono fondi per ripristinare la viabilità
-
Cronaca15 ore ago
Operazione contro la contraffazione a Catania: sequestrati oltre 6.000 articoli falsi
-
Tv e Spettacolo15 ore ago
La finale di Tale e Quale Show si tinge di ironia con Paolo Bonolis
-
Cronaca24 ore ago
Roma, scontro sullo sciopero nazionale dei trasporti: lavoratori in piazza e il governo risponde con fermezza
-
Politica16 ore ago
Tajani: “L’anniversario della caduta del Muro di Berlino ci ricorda il valore della libertà”