Cronaca
Como | Scoperta rete di vendita prodotti di alta moda contraffatti: denunciata una donna
Nell’ambito delle attività di tutela dei consumatori e della proprietà intellettuale, i Finanzieri del Comando Provinciale di Como hanno portato a termine un’importante operazione contro il commercio di articoli falsificati, arrestando una giovane donna di 37 anni, residente a Cermenate. La donna, priva di partita IVA, gestiva un vero e proprio business illecito di vendita di prodotti di alta moda contraffatti, commercializzandoli tramite piattaforme social e portali di e-commerce.
L’indagine, condotta dal Gruppo Ponte Chiasso, ha portato alla scoperta di una serie di articoli di abbigliamento e accessori contraffatti venduti a prezzi irregolari rispetto al valore di mercato. La donna pubblicava gli oggetti su gruppi Facebook locali, raggiungendo numerosi acquirenti con offerte apparentemente vantaggiose. In seguito ad attività di monitoraggio e appostamenti, i militari hanno intercettato un scambio di merce in un parcheggio, rinvenendo un portadocumenti del marchio “Louis Vuitton”.
Ulteriori perquisizioni hanno permesso di recuperare altre borse e articoli di lusso falsificati, tra cui marchi prestigiosi come “Gucci” e “Louis Vuitton”, pronti per essere immessi nel mercato. Nel corso dell’operazione sono stati trovati anche 54 articoli nascosti nell’abitazione della donna, tra cui capi di griffe come Chanel, Hermes, e Prada.
La venditrice è stata denunciata per il reato di commercio di prodotti con segni falsi, in violazione dell’articolo 474 del codice penale. Le indagini hanno messo in evidenza come la contraffazione, specialmente quando avviene tramite canali online legittimi, continui a rappresentare una grave minaccia per l’economia e per i produttori italiani, alimentando una concorrenza sleale e danneggiando la qualità e la reputazione del made in Italy.
L’operazione rientra nelle attività di contrasto dei reati legati alla proprietà intellettuale e industriale, che le Fiamme Gialle portano avanti con crescente impegno per tutelare i consumatori e garantire la sicurezza dei mercati.
Cronaca
Rieti | Denunciato giovane tunisino per detenzione di droga e possesso di coltello
Nell’ambito delle operazioni di controllo del territorio, intensificate dalla Questura di Rieti per la prevenzione e repressione dei reati, gli agenti della Squadra Volante hanno denunciato un giovane tunisino, ventenne senza fissa dimora, per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il giovane, che si aggirava con fare sospetto nei pressi della stazione ferroviaria, è stato fermato e sottoposto a controllo dagli agenti.
Durante la perquisizione personale, il tunisino è stato trovato in possesso di circa 20 grammi di hashish, suddivisi in 12 dosi pronte per essere vendute. Inoltre, gli agenti hanno rinvenuto un coltello a serramanico nascosto tra i suoi indumenti, per il quale l’uomo è stato denunciato anche per la violazione delle normative relative alle armi.
Il giovane, già con numerosi precedenti per reati legati alla droga, è stato denunciato in stato di libertà. La sua responsabilità penale sarà ora valutata dal Giudice. In attesa di una sentenza definitiva, si precisa che l’indagato è considerato innocente fino a prova contraria.
Cronaca
Teramo | Violenza familiare: divieto di dimora per un uomo accusato di maltrattamenti e lesioni
Un uomo di Teramo è stato colpito da una misura cautelare che gli impone il divieto di dimora, con il controllo elettronico dei suoi spostamenti, dopo essere stato accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, nonché di lesioni aggravate. La misura è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Teramo, a seguito di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica.
Secondo le accuse, l’uomo avrebbe perpetrato comportamenti violenti e vessatori nei confronti della madre, sottoponendola a continue aggressioni fisiche e psicologiche. Oltre a minacce e richieste incessanti di denaro, il 14 novembre 2024 avrebbe aggredito la madre con violenza, colpendola con pugni al volto e spingendola contro un mobile della cucina. L’urto ha causato alla vittima lesioni alla schiena, per le quali è stato previsto un periodo di guarigione di sette giorni.
L’indagato è stato rintracciato dai poliziotti della Squadra Mobile e accompagnato presso la Questura di Teramo per gli adempimenti necessari. La misura cautelare, che prevede il divieto di dimora, è stata adottata per evitare ulteriori rischi per la vittima e per impedire che l’indagato possa ripetere comportamenti violenti.
Cronaca
Treviso | Bullismo a scuola: ammonimento per un quindicenne che picchiava un compagno
Il Questore di Treviso, Alessandra Simone, ha emesso un provvedimento di ammonimento nei confronti di un ragazzo di 15 anni, residente in provincia, accusato di essere responsabile di un’aggressione ai danni di un compagno di scuola. Questo provvedimento rientra nelle misure di contrasto ai fenomeni di bullismo e violenza tra i giovani, a seguito della denuncia della madre della vittima.
I fatti risalgono alla fine di settembre, quando il quindicenne ha iniziato a minacciare il suo coetaneo, per poi seguirlo alla fermata dell’autobus, dove lo ha brutalmente aggredito, colpendolo con pugni al volto mentre altri ragazzi incitavano l’azione e riprendevano l’aggressione con i loro telefoni. Il video è stato poi condiviso sui social, amplificando ulteriormente il danno psicologico alla vittima.
Nonostante il clima di intimidazione, la vittima ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto, supportata dalla madre. Le indagini hanno rivelato che l’aggressore non si è fermato a quell’episodio, ma circa venti giorni dopo ha continuato a diffondere minacce, creando paura nel compagno di scuola.
In risposta, la Polizia di Stato ha avviato le procedure per l’emissione dell’ammonimento, uno strumento che mira a sensibilizzare i giovani sui rischi legati a comportamenti violenti, con l’intento di evitare che simili episodi possano evolvere in atti più gravi. Il provvedimento, il secondo in pochi giorni emesso dal Questore di Treviso, sottolinea l’importanza di una ferma azione educativa e preventiva contro il bullismo nelle scuole, con l’obiettivo di proteggere la crescita e la serenità dei ragazzi, insegnando loro il rispetto e le responsabilità derivanti dalle proprie azioni.
La misura serve non solo a punire, ma soprattutto a rieducare, stimolando una riflessione sulle conseguenze legali e morali delle proprie azioni. La Polizia di Stato ha ribadito l’importanza della collaborazione tra scuole, famiglie e istituzioni per arginare e prevenire il fenomeno del bullismo, proteggendo così i minori da atti che possono compromettere il loro percorso educativo e sociale.
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