Cronaca
Chirurgia estetica low-cost: la tragedia di Margaret Spada e le ombre sugli studi senza autorizzazioni
Il tragico decesso di Margaret Spada, una giovane di 22 anni di Lentini (Siracusa), ha sollevato preoccupazioni gravi sulla sicurezza degli interventi di chirurgia estetica low-cost, spesso pubblicizzati tramite social media come TikTok. Margaret, dopo essersi sottoposta a una rinoplastica in un ambulatorio romano il 7 novembre, è morta a causa di complicazioni post-operatorie, tra cui un arresto cardiocircolatorio. La giovane era stata sottoposta a un intervento di rimodellamento della punta del naso con anestesia locale, ma ha iniziato a sentirsi male subito dopo la procedura, mentre l’ambulatorio in cui è avvenuto l’intervento era privo di attrezzature essenziali, come ossigeno e defibrillatore.
Il caso di Margaret ha attirato l’attenzione sulla negligenza in alcuni studi estetici che operano senza le necessarie autorizzazioni e regolamentazioni. L’ambulatorio in questione, situato nel quartiere Eur di Roma, non era infatti autorizzato a eseguire interventi chirurgici, nonostante fosse stato già segnalato dai NAS per irregolarità. Inoltre, il medico principale, Marco Antonio Procopio, pur essendo laureato in Romania, non possedeva una specializzazione in chirurgia plastica, come invece sarebbe stato richiesto. Le indagini sono ora in corso per accertare le cause della morte di Margaret e le responsabilità dei medici coinvolti.
La vicenda ha anche sollevato dubbi sulla pratica diffusa di pubblicizzare interventi chirurgici su piattaforme come TikTok, dove l’ambulatorio si era fatto conoscere per la sua offerta di trattamenti estetici a prezzi contenuti. Questa modalità di marketing, che fa leva sulla visibilità dei social media, ha suscitato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla trasparenza degli studi medici.
La morte di Margaret è stata un dramma che ha colpito profondamente la sua comunità di Lentini. Il sindaco Rosario Lo Faro ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei suoi funerali, mentre i genitori della ragazza chiedono che la tragedia diventi un monito per evitare che altre persone possano trovarsi in situazioni simili.