Cronaca
Chieti | Sequestrati oltre 6.000 prodotti scolastici non sicuri, intensificati i controlli della GdF
In concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti ha intensificato le operazioni di controllo per contrastare la diffusione e commercializzazione di prodotti pericolosi e nocivi per la salute dei consumatori, con particolare attenzione all’utenza scolastica. Durante un’operazione condotta dai finanzieri del Gruppo di Chieti, guidati dal Tenente Colonnello Vito Casarella, è stato individuato un esercizio commerciale nell’hinterland teatino, il cui titolare è stato segnalato alla Camera di Commercio di Chieti per la vendita di articoli non conformi alle normative di sicurezza.
Nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati oltre 6.000 prodotti, tra cui astucci, matite, pennarelli, colle e gomme, destinati principalmente ai bambini in età scolare. Gli articoli sequestrati non riportavano le istruzioni in lingua italiana né le indicazioni merceologiche necessarie per garantire la sicurezza degli acquirenti, violando così il Codice del Consumo.
L’attività rientra in un più ampio piano di controlli messo in atto dalle Fiamme Gialle per monitorare il mercato durante la fase cruciale di avvio delle lezioni scolastiche. I finanzieri continueranno a vigilare sulle aree mercatali e sugli esercizi commerciali della circoscrizione per prevenire e contrastare il commercio di prodotti illegali e garantire il rispetto degli standard di sicurezza. Particolare attenzione è rivolta ai canali di approvvigionamento, spesso utilizzati dagli esercenti per acquistare merce non conforme.
Questo intervento testimonia l’impegno costante della Guardia di Finanza nel proteggere i consumatori, assicurando che i prodotti sul mercato siano sicuri e conformi alle normative vigenti, e creando un ambiente concorrenziale equo per gli operatori economici onesti.
Cronaca
Sparizione di Daniela Ruggi: nuove indagini in corso
Resta avvolta nel mistero la sparizione di Daniela Ruggi, una 31enne di Vitriola, frazione di Formigine (Modena), scomparsa il 18 settembre scorso. La donna era stata riportata a casa in ambulanza dopo un accesso al pronto soccorso dell’ospedale di Sassuolo per motivi di salute, ma da quel momento non se ne è saputo più nulla. La Procura di Modenaha aperto un’indagine con l’ipotesi di sequestro di persona e, nelle ultime settimane, le ricerche sono state intensificate.
In queste ore, carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco stanno nuovamente setacciando la zona in cui viveva Daniela, alla ricerca di indizi che possano far luce sul suo destino. Il fratello della donna ha smentito la possibilità che la sparizione sia legata a dispute familiari, in particolare per motivi legati a un’eredità, come inizialmente ipotizzato.
Nonostante il passare del tempo, gli inquirenti non escludono alcuna pista e continuano a indagare per fare chiarezza su un caso che sta suscitando crescente preoccupazione e interesse nella comunità locale. La sparizione di Daniela continua a rimanere uno dei misteri irrisolti che coinvolgono la provincia di Modena.
Cronaca
Confermato l’ergastolo per Antonio De Pace: omicidio di Lorena Quaranta
È stato confermato l’ergastolo a Antonio De Pace, l’infermiere che il 21 marzo 2020 ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta, una giovane studentessa di Medicina di Furci Siculo (Messina). La sentenza di ergastolo era stata inizialmente annullata dalla Cassazione con rinvio, perché si era ritenuto che i giudici di secondo grado non avessero preso in considerazione lo stato di stress dell’imputato, che avrebbe attribuito la sua condotta alla pressione psicologica derivante dalla pandemia di Covid-19.
Nel nuovo processo, però, la pena dell’ergastolo è stata confermata, con la motivazione che non vi erano elementi sufficienti per attenuare la responsabilità di De Pace. Le motivazioni complete della sentenza saranno depositate entro 90 giorni e, solo dopo tale deposito, si valuterà se ci sarà un ulteriore ricorso in Cassazione.
I genitori di Lorena, Vincenzo Quaranta e Cinzia Nina, hanno commentato la sentenza con parole di conforto, pur riconoscendo che “questa sentenza non ci restituisce Lorena, ma quantomeno offre il conforto che la giustizia ha dato la risposta che ci aspettavamo”.
Cronaca
Renzo Cristofori ucciso a coltellate: indagini sul vicino di casa
Tragedia a Caprarola, in provincia di Viterbo, dove Renzo Cristofori, netturbino di 68 anni, è stato accoltellato a morte a pochi passi dalla casa che condivideva con la madre anziana. La vittima è stata colpita almeno cinque volte all’addome.
Le indagini puntano su Ian Patrick Sardo, un vicino di casa 31enne, che però si dichiara estraneo ai fatti. “Ero uscito per prendere sigarette da un amico. Non c’entro con la morte di quell’uomo”, ha dichiarato, ma la sua versione è al vaglio degli inquirenti.
Restano diversi punti oscuri, a partire dall’arma del delitto, che non è stata ancora ritrovata. Le forze dell’ordine continuano a raccogliere elementi per chiarire il movente e verificare le responsabilità.
L’intera comunità è sotto shock per l’efferatezza dell’omicidio, avvenuto in un contesto di apparente normalità. Nel frattempo, gli inquirenti lavorano senza sosta per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e fare luce su questa drammatica vicenda.
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