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Cronaca

Cherasco (CN) | Recuperata una pergamena del XII secolo rubata nel 1973

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Nel suggestivo Salone Consiliare della città di Cherasco, è stata restituita una preziosa pergamena risalente al 1153, rubata nel lontano 1973 dagli Archivi comunali. L’episodio segna una vittoria significativa nelle operazioni di recupero dei beni culturali da parte dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che hanno svolto un ruolo cruciale nel recupero del documento storico.

L’indagine che ha portato alla restituzione della pergamena è iniziata quando i responsabili degli Archivi di Cherasco hanno notato la pubblicazione dell’antico documento su una casa d’aste estera. Il materiale era in vendita, e i dettagli di descrizione hanno sollevato dei dubbi circa la sua provenienza. Da qui è partita una scrupolosa attività investigativa e diplomatica coordinata dal Nucleo Carabinieri di Torino, con la supervisione della Procura della Repubblica di Asti.

Grazie a un’accurata analisi dei dettagli grafici e a una serie di indizi, come una data errata e un numero riconducibile a un’antica classificazione archivistica, i Carabinieri sono riusciti a identificare senza ombra di dubbio la pergamena sottratta nel 1973. Il documento, che era stato rubato dagli Archivi di Cherasco, è stato quindi individuato in una delle principali case d’aste internazionali.

La restituzione della pergamena è avvenuta grazie a un accordo extragiudiziale con la casa d’aste e il venditore, che hanno preferito risolvere la questione in modo amichevole piuttosto che affrontare un procedimento legale. Questo accordo è stato possibile anche grazie alla cooperazione internazionale attivata dal Comando Carabinieri TPC, e alla collaborazione con le normative internazionali in materia di beni culturali, in particolare la Convenzione UNESCO del 1970, che disciplina la restituzione di beni culturali rubati.

Il recupero di questa pergamena segna un ulteriore passo avanti nella lotta contro il traffico illecito di opere d’arte e beni storici, un’operazione che dimostra l’efficacia della collaborazione tra le forze di polizia italiane e quelle internazionali. Cherasco, città con una lunga e importante storia, può ora riacquistare un pezzo fondamentale del suo patrimonio culturale, che tornerà a far parte della memoria storica della comunità locale e nazionale.

Cronaca

Brindisi | Sequestro di oltre 94.000 prodotti non sicuri in controlli della Guardia di Finanza

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Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Brindisi hanno recentemente portato a termine una serie di operazioni volte a garantire la sicurezza dei consumatori e a contrastare la vendita di prodotti pericolosi. Gli interventi, effettuati in vari comuni della provincia, tra cui Brindisi, Fasano, Francavilla Fontana, Carovigno, Ceglie Messapica e Torchiarolo, hanno portato al sequestro di oltre 94.000 articoli non conformi alle normative di sicurezza previste dal “Codice del Consumo”.

I controlli, mirati a contrastare la commercializzazione di merci potenzialmente dannose per la salute pubblica, hanno riguardato principalmente cosmetici, bigiotteria, apparecchi per alimenti e dispositivi di illuminazione elettrica. Tali prodotti sono risultati privi delle necessarie informazioni obbligatorie, come la denominazione legale, l’identità del produttore, l’origine del prodotto e le indicazioni in lingua italiana, tutte richieste per garantire la trasparenza e la sicurezza per i consumatori.

Le Fiamme Gialle hanno concluso le indagini con la segnalazione dei titolari degli esercizi commerciali coinvolti alle autorità competenti. Le operazioni proseguiranno con l’obiettivo di smantellare la filiera logistica e distributiva di questi articoli non sicuri, e accertare eventuali violazioni fiscali.

Queste azioni sono fondamentali per tutelare la salute dei consumatori e assicurare condizioni di concorrenza leale nel mercato, dove gli operatori economici onesti possano competere senza essere danneggiati dalla presenza di prodotti non conformi.

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Cronaca

Potenza | Due donne alla guida contromano, pattuglia Polstrada interviene e sblocca traffico

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ADN24

Un’azione tempestiva della Polizia Stradale di Potenza ha evitato il verificarsi di un incidente nel fine settimana, quando una pattuglia ha notato un’autovettura procedere contromano lungo il Raccordo Autostradale 05 Sicignano-Potenza. L’auto, che si trovava nel senso di marcia opposto, procedeva in direzione del capoluogo, creando un grave pericolo per il traffico in transito.

Gli agenti, prontamente intervenuti, hanno bloccato la circolazione in direzione Salerno per evitare ulteriori rischi e, con grande prontezza, sono riusciti a fermare il veicolo in carreggiata. A bordo del mezzo vi erano due donne: la conducente, una cinquantenne, e la madre anziana, entrambe ignare del pericolo in cui si trovavano. Dopo essere state fermate, le due donne sono state accompagnate in una piazzola di sosta, dove è stata spiegata loro la gravità della situazione, con la conducente che ha realizzato solo in quel momento il rischio corso.

Al termine dei controlli, la donna alla guida è stata segnalata alla Prefettura di Potenza per le misure relative alla patente di guida, mentre il veicolo è stato immediatamente rimosso dalla sua disponibilità, per la sicurezza del traffico. Il pronto intervento degli agenti ha evitato potenziali tragedie, mettendo in evidenza l’importanza della vigilanza e del controllo delle forze dell’ordine sulle strade.

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Cronaca

Grosseto | Sequestrati immobili di pregio a contribuente straniero per evadere il fisco italiano

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ADN24

La Guardia di Finanza di Grosseto ha concluso un’indagine di fiscalità internazionale che ha portato alla scoperta di un cittadino extracomunitario che, per oltre 15 anni, ha cercato di eludere la tassazione italiana dichiarando una residenza estera fittizia. L’indagine ha ricostruito in dettaglio le sue attività economiche e patrimoniali in Italia, evidenziando un tentativo di sottrazione di ingenti redditi esteri alla tassazione nazionale.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito il profilo del contribuente esaminando una serie di indicatori, tra cui rapporti di lavoro come amministratore e direttore di catene alberghiere e significativi investimenti immobiliari nelle province di Como e Grosseto. Non solo, il cittadino straniero risultava regolarmente iscritto al Servizio Sanitario Nazionale e aveva presentato numerose istanze presso la Questura di Grosseto come “soggiornante di lungo periodo”, confermando la sua residenza stabile in Italia.

L’indagine ha rivelato che il contribuente aveva accumulato redditi esteri per circa 12 milioni di euro tra il 2013 e il 2020. I flussi finanziari, transitati attraverso conti correnti in Italia e all’estero, sono stati analizzati grazie alla cooperazione con sei Paesi (Ucraina, Principato di Monaco, Lussemburgo, Malta, Estonia e Liechtenstein), che hanno fornito supporto nell’acquisizione delle informazioni necessarie.

L’Agenzia delle Entrate ha stimato che il credito dello Stato nei confronti del contribuente ammonti a 14,7 milioni di euro, cifra comprensiva delle imposte evase, delle sanzioni e degli interessi. A garanzia di tale importo, la Corte di Giustizia Tributaria di Grosseto ha autorizzato il sequestro conservativo di immobili di pregio, tra cui proprietà situate sulle rive del Lago di Como, e di valori detenuti in conti correnti bancari, fino alla concorrenza dell’importo dovuto.

Questa operazione rientra nell’impegno continuo delle Fiamme Gialle nel contrasto alle violazioni fiscali, con un focus particolare sulla lotta contro le fittizie residenze estere, che vengono utilizzate da alcuni contribuenti per evitare di pagare le tasse in Italia. L’azione delle forze dell’ordine dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nella lotta all’evasione fiscale e nella tutela delle finanze pubbliche.

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