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Cronaca

Catania | Lite tra parcheggiatori abusivi: arrestato un uomo per tentato omicidio

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La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un 35enne di origine marocchina con precedenti penali, accusato di tentato omicidio, a seguito di un’aggressione avvenuta nel centro storico della città. L’incidente si è verificato a Piazza Turi Ferro, dove la lite tra due parcheggiatori abusivi è degenerata in un violento attacco, culminato con una ferita profonda al collo di uno dei protagonisti.

Gli agenti della squadra volanti erano intervenuti dopo aver ricevuto diverse segnalazioni al numero di emergenza che indicavano la presenza di un uomo sanguinante a terra. Una volta sul posto, hanno trovato la vittima, un connazionale del sospettato, che stava perdendo abbondante sangue a causa di un taglio profondo al collo. In attesa dell’arrivo dei soccorsi, i poliziotti sono riusciti a ricostruire i fatti grazie anche alle testimonianze di alcuni presenti.

Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che la lite tra i due uomini era nata per un motivo banale: la contesa su chi dovesse svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo in quella zona. Il conflitto, che inizialmente sembrava verbale, è rapidamente sfociato in violenza quando l’aggressore ha colpito la vittima alla testa con una bottiglia di birra. Successivamente, con la stessa bottiglia rotta, ha inferto un colpo al collo della vittima, provocandole una ferita grave. Dopo l’aggressione, l’aggressore ha cercato di fuggire ma è stato fermato da alcune persone che avevano assistito alla scena, con l’aiuto di una pattuglia dell’esercito impiegata nell’operazione “Strade Sicure”.

La vittima, immediatamente soccorsa e trasportata all’Ospedale Cannizzaro, ha ricevuto 10 punti di sutura per la ferita al collo. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, gli agenti sono riusciti a identificare e arrestare l’aggressore.

Durante le verifiche, è emerso che il 35enne arrestato era anche irregolare sul territorio e aveva un ordine di carcerazione a suo carico, emesso dalla Corte d’Appello di Firenze per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il sospettato è stato arrestato per tentato omicidio e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato condotto alla Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa della convalida dell’arresto da parte del giudice.

Cronaca

Catania | Lite familiare sfocia in violenza: arrestato 58enne per maltrattamenti e aggressione al figlio

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Un normale pranzo domenicale in famiglia si è trasformato in un violento scontro che ha coinvolto padre e figlio, con conseguenze drammatiche e il tempestivo intervento della Polizia di Stato. La violenta discussione, che ha avuto luogo a Catania, ha portato alla denuncia di un caso di maltrattamenti in famiglia, con l’arresto di un uomo di 58 anni accusato di aver aggredito ripetutamente sua moglie e suo figlio.

La lite è esplosa per un motivo banale, legato alla posizione di un gancio sulla porta della cucina, ma è degenerata rapidamente. Il figlio, 24 anni, è stato dapprima schiaffeggiato dal padre e successivamente afferrato per la gola. Per difendersi, il giovane ha colpito il padre alla testa con una bottiglia, causandogli una ferita alla fronte e la rottura di tre denti. Il 58enne ha poi contattato la polizia, accusando il figlio di averlo aggredito, ma gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato un quadro ben più complesso di quanto descritto dal padre.

I poliziotti, intervenuti per sedare la rissa, hanno separato i due uomini dopo aver notato l’aggressività del padre, che continuava a minacciare e urlare contro il figlio e la moglie. Nonostante la ferita alla fronte, il 58enne ha rifiutato di ricevere cure mediche. Gli agenti, sospettando che la violenza fosse sistematica, hanno deciso di interrogare separatamente i membri della famiglia, scoprendo che, negli anni, l’uomo aveva ripetutamente assunto atteggiamenti violenti e minacciosi.

Madre e figlio hanno raccontato episodi di violenza fisica e psicologica, inclusi tentativi di strangolamento da parte del padre. Nonostante le violenze, entrambi avevano temuto ritorsioni e minacce di suicidio se avessero denunciato l’uomo. Tuttavia, dopo l’ennesimo scatto d’ira durante l’ultima lite, hanno finalmente deciso di denunciare l’uomo per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.

In seguito alle indagini, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il 58enne è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida, mentre la Procura prosegue le indagini sul caso. La presunzione di innocenza rimane valida fino a una sentenza definitiva. L’arresto segna un passo importante nella lotta contro la violenza domestica, portando alla luce una situazione di abusi che, per troppo tempo, era stata nascosta.

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Cronaca

Corigliano-Rossano (CS) | Sequestrati 2 milioni di fuochi d’artificio pericolosi: tre denunciati

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Prosegue senza sosta l’attività di contrasto alle pratiche illecite da parte della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, che ha recentemente effettuato un importante sequestro di fuochi d’artificio pericolosi. In un deposito abusivo situato nelle zone collinari del Comune di Corigliano-Rossano, i finanzieri hanno scoperto circa 15 tonnellate di fuochi d’artificio, pronti per essere venduti e utilizzati in occasione delle festività natalizie e di Capodanno. Il valore complessivo del materiale sequestrato è di quasi 2 milioni di unità.

L’operazione si inserisce in un’indagine avviata nei mesi precedenti, che aveva già portato all’arresto di un soggetto per la detenzione e commercializzazione di fuochi d’artificio illegali, classificati come veri e propri ordigni esplosivi. L’intensificazione dei controlli ha permesso di scoprire il secondo deposito, dove il titolare non è stato in grado di presentare le autorizzazioni prefettizie necessarie per detenere e vendere tali prodotti.

La pericolosità dei fuochi d’artificio immagazzinati è stata sottolineata dal fatto che una deflagrazione accidentale avrebbe potuto causare gravi danni a persone e cose. Per questo motivo, le Fiamme Gialle, in collaborazione con gli Artificieri della Polizia di Stato di Catanzaro, hanno proceduto al sequestro immediato del materiale esplosivo, mettendo in sicurezza l’area e prevenendo potenziali tragedie.

Al termine delle operazioni, tre persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria di Castrovillari per la gestione illegale del deposito. L’attività investigativa rientra in un ampio piano della Guardia di Finanza finalizzato a contrastare il fenomeno della produzione, detenzione e commercializzazione di fuochi d’artificio non conformi alle normative di sicurezza, in particolare in vista dell’approssimarsi delle festività di fine anno.

L’operazione dimostra l’impegno costante delle forze di polizia nel garantire la sicurezza pubblica e proteggere i consumatori, oltre a preservare un mercato equo e competitivo. L’azione della Guardia di Finanza contribuisce a tutelare la collettività, assicurando che solo prodotti certificati e sicuri raggiungano i consumatori.

Si ricorda che, in base al principio di presunzione di innocenza, la responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo in caso di sentenza definitiva di condanna.

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Cronaca

Aversa (CE) | Operazione contro truffa assicurativa: 23 arresti tra Caserta e Napoli

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Un’operazione congiunta tra i Carabinieri del Gruppo di Aversa, il NAS di Caserta e le forze di polizia locali ha portato all’esecuzione di 23 misure cautelari nei confronti di soggetti coinvolti in una complessa rete di truffe assicurative. L’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, segue una lunga indagine che ha svelato un’organizzazione dedita alla falsificazione di documenti per ottenere risarcimenti illeciti da compagnie assicurative.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo operava utilizzando falsi referti medici per simulare lesioni conseguenti a incidenti stradali che in realtà non si erano mai verificati. L’attività delittuosa si è concentrata principalmente su ospedali di Marcianise e Maddaloni, dove medici compiacenti, dietro compenso, rilasciavano referti medici falsi a soggetti perfettamente sani. Questi referti venivano poi usati per avanzare richieste di risarcimento danni alle assicurazioni.

L’organizzazione agiva con un sistema ben strutturato, in cui figuravano falsi testimoni, documenti contraffatti e fatture false per fisioterapia, con l’obiettivo di gonfiare le somme da risarcire. I soggetti coinvolti erano anche in grado di alterare i registri sanitari per aggirare i controlli delle compagnie assicurative.

Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 600.000 euro, provenienti dall’attività illecita. Tra i beni sequestrati figurano anche apparecchiature diagnostiche e strutture sanitarie coinvolte nel raggiro.

Le autorità hanno acquisito oltre 1.700 certificati medici irregolari, mentre sono stati sottoposti a sequestro preventivo anche uno studio diagnostico a Qualiano e un centro fisioterapico a Casal di Principe. La misura cautelare è stata adottata in seguito alle evidenze emerse durante le indagini, ma gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le truffe assicurative e nella tutela della legalità nel settore sanitario. L’inchiesta è ancora nelle fasi preliminari e potrebbero esserci sviluppi ulteriori.

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