Cronaca
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Cronaca
Piacenza: Sequestro di oltre 520.000 euro grazie a una verifica fiscale delle Fiamme Gialle
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza hanno concluso una complessa verifica fiscale nei confronti di un’azienda piacentina che opera nella fabbricazione di parti meccaniche. Gli accertamenti hanno portato al recupero integrale delle imposte evase, ammontanti a oltre 520.000 euro, relative a diverse annualità fiscali. La verifica ha rivelato violazioni significative della normativa fiscale, tra cui l’indebita deduzione di costi e l’omessa dichiarazione di ricavi, compresi quelli derivanti da una società cinese, con conseguente evasione di I.V.A. e IRAP per oltre 1,7 milioni di euro.
L’azienda, dopo aver ricevuto i rilievi dalle Fiamme Gialle, ha scelto di avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso, aderendo agli accertamenti effettuati e versando il totale delle imposte evase, incluse le sanzioni e gli interessi previsti dalla legge. Questo ha permesso all’imprenditore di evitare i futuri avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, il recente intervento normativo introdotto dal Decreto Legislativo n. 13/2024, che prevede condizioni più favorevoli per i contribuenti che decidono di regolarizzare la loro posizione, ha reso questa adesione ancora più vantaggiosa. Il Decreto stabilisce l’applicazione di sanzioni e tassi di interesse ridotti per coloro che, a partire dal 1° settembre 2024, aderiranno volontariamente a un ravvedimento fiscale.
Questa operazione rientra nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale della Guardia di Finanza, con l’obiettivo di promuovere una maggiore equità nel sistema fiscale e di sostenere il rilancio economico del territorio, attraverso la legalità e la corretta ripartizione del carico tributario.
Cronaca
Mesagne (BR): arrestato un 65enne per detenzione di materiale pedopornografico
Nella serata del 18 novembre, i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di 65 anni, già noto alle forze dell’ordine, che deve scontare una pena residua di 6 mesi di detenzione domiciliare. L’arresto è avvenuto a seguito della condanna definitiva per il reato di detenzione di materiale pedopornografico, sequestrato durante una perquisizione domiciliare.
Oltre alla pena detentiva, sono state applicate diverse pene accessorie nei confronti dell’uomo. In particolare, è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per sei mesi, nonché l’interdizione perpetua da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e in strutture pubbliche o private frequentate da minori. Inoltre, l’uomo è stato interdetto in modo permanente da qualsiasi ufficio legato alla tutela, curatela o amministrazione di sostegno.
L’individuo, dopo aver completato le formalità di rito, è stato trasferito presso la sua abitazione per l’esecuzione della pena in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Cronaca
Sequestro di oltre 1700 articoli contraffatti a Trapani: due coniugi denunciati dalla Guardia di Finanza
In vista delle festività natalizie, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trapani ha intensificato l’attività di contrasto alla contraffazione, con un’importante operazione condotta nel fine settimana appena trascorso. I militari della Compagnia di Marsala hanno sequestrato oltre 1700 articoli contraffatti, tra cui giocattoli, palloni da calcio di famose squadre italiane e profumi, tutti recanti marchi di noti brand nazionali ed esteri.
L’indagine si è concentrata su piattaforme di e-commerce, dove i militari hanno individuato due coniugi che operavano nella vendita online di questi prodotti contraffatti, presumibilmente provenienti da canali illeciti. Le indagini hanno inoltre rivelato che i due erano attivi anche nel commercio ambulante, in particolare nei mercatini settimanali locali.
Nel corso di un’operazione di perquisizione, sono stati rinvenuti un vero e proprio deposito di merci contraffatte all’interno dell’abitazione dei coniugi, che sono stati successivamente denunciati alla Procura di Marsala. Se immessi sul mercato, questi prodotti avrebbero generato un guadagno di circa 30.000 euro. Inoltre, i prodotti sequestrati risultano essere potenzialmente pericolosi per la salute, specialmente quelli destinati a bambini e per la cura della persona.
L’intervento della Guardia di Finanza si inserisce in un ampio piano di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, con l’obiettivo di tutelare i consumatori e gli imprenditori onesti, soprattutto in un periodo come quello natalizio, che vede un aumento significativo dei consumi. L’inchiesta è ancora in corso e, in attesa di ulteriori sviluppi, resta valida la presunzione di innocenza per i denunciati.
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