Cronaca
Casalecchio di Reno (BO) | Tentativo di estorsione: due arresti per il ‘Cavallo di Ritorno’
I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno hanno arrestato due uomini di origine rumena, accusati di estorsione, dopo un episodio che ha coinvolto una donna di 70 anni. La vicenda è iniziata quando la donna, dopo aver visitato la figlia, ha notato l’assenza del proprio telefono cellulare. Convinta di averlo perso, ha contattato il suo numero tramite il telefono fisso, ricevendo la risposta di un uomo.
Questi ha dichiarato di aver trovato il cellulare e ha chiesto una somma di 100 euro per restituirlo. Determinata a riavere il proprio telefono, la vittima ha accettato la richiesta e ha fissato un incontro con l’estorsore. Prima di recarsi al rendez-vous, la donna ha avvisato i Carabinieri, che hanno prontamente organizzato un’operazione per fermare i due uomini.
All’appuntamento, i militari, in abiti civili, hanno osservato lo scambio tra la donna e gli uomini, che hanno consegnato il cellulare in cambio del denaro. Intervenuti, i Carabinieri hanno bloccato i due, un 26enne pregiudicato e un 25enne incensurato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, entrambi sono stati arrestati e condotti in carcere, dove aspettano l’esito del processo. Nonostante l’arresto, il giudice ha convalidato la detenzione e disposto la liberazione dei presunti responsabili.
Cronaca
Milano | Sequestro per oltre 22 milioni di euro a società attiva nel settore trasporto merci
Oggi, la Guardia di Finanza di Milano ha avviato il sequestro preventivo d’urgenza di beni per un valore di oltre 22 milioni di euro, nei confronti di una società operante nel settore del trasporto e movimentazione merci. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Milano nell’ambito di un’indagine su una frode fiscale legata alla somministrazione illecita di manodopera.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, hanno rivelato una complessa operazione fraudolenta. La società in questione avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti, a fronte di fittizi contratti d’appalto per la somministrazione di manodopera, eludendo così le normative fiscali e del lavoro. L’indagine ha ricostruito una “filiera” che ha schermato i reali rapporti di lavoro tramite società interposte, dette “filtro”, le quali a loro volta si appoggiavano su cooperative “serbatoio” che omettevano il pagamento di IVA e contributi previdenziali e assistenziali.
Nel contesto di questa frode, sono anche in corso notifiche di informazioni di garanzia per le persone fisiche e giuridiche coinvolte, con particolare attenzione alla responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società. L’indagine è ancora nelle fasi preliminari e la responsabilità degli indagati sarà accertata definitivamente solo al termine del processo, con una sentenza irrevocabile di condanna.
Cronaca
Parma | Un fermo per trasporto irregolare di merce pericolosa
La Polizia di Stato di Parma ha sanzionato un camionista di 50 anni, sorpreso mentre effettuava un trasporto di merci pericolose in modo irregolare e senza le dovute precauzioni di sicurezza. L’incidente è avvenuto nei giorni scorsi lungo l’autostrada A15 Parma-La Spezia, quando una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Berceto ha notato un furgone che viaggiava lentamente e con un assetto ribassato, indicativo di un possibile sovraccarico del veicolo.
Dopo aver fermato il mezzo, gli agenti hanno eseguito i controlli di routine, scoprendo che il veicolo trasportava fusti di metallo e materiale pericoloso. In particolare, all’interno del vano di carico c’erano circa 1200 kg di resine, collanti e sostanze corrosive utilizzate nel settore edilizio. Tali materiali, classificati come pericolosi, non possono essere trasportati insieme, poiché anche una piccola fuoriuscita potrebbe causare reazioni pericolose, come esplosioni. Inoltre, i veicoli che trasportano merce di questo tipo devono essere dotati di estintori, ma nel caso specifico il furgone non ne era provvisto.
Data la gravità della situazione, la polizia ha ordinato alla società proprietaria della merce di inviare un altro mezzo per completare il trasporto in sicurezza, provvedendo anche all’invio di estintori sul posto. Per le irregolarità riscontrate, al camionista sono state contestate violazioni amministrative per un ammontare di circa 500 euro. Inoltre, gli è stata ritirata la patente di guida e la carta di circolazione del veicolo, con sospensione del permesso di guida. L’intervento tempestivo ha evitato rischi gravi per la sicurezza stradale e la salute pubblica.
Cronaca
L’Aquila | Mercato della droga nei boschi, arresti e sequestri
Ieri pomeriggio, la Guardia di Finanza di Sulmona, supportata dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso, ha arrestato un cittadino marocchino sospettato di essere coinvolto in un’attività di spaccio di droga in una zona impervia di Prezza. L’operazione si inserisce in un più ampio piano investigativo che aveva individuato un’intensa attività di traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto gestita da soggetti di origine marocchina.
I militari, allertati dal crescente movimento sospetto di autovetture in una zona montuosa, hanno avviato una perlustrazione del territorio, scoprendo un accampamento improvvisato. Il bivacco, dotato di tende, coperte, cibo e altri beni essenziali per sopravvivere in montagna, era situato in una zona di difficile accesso, circondata da fitta vegetazione. I traffici illeciti erano gestiti da spacciatori che utilizzavano la posizione sopraelevata per monitorare i veicoli e le persone che si recavano sul sito per acquistare la droga.
Nel corso dell’operazione, sono stati individuati due soggetti, entrambi di nazionalità marocchina, che hanno tentato di fuggire. Durante l’inseguimento, uno dei due è riuscito a sfuggire, mentre il secondo è stato fermato e perquisito. La perquisizione ha portato al ritrovamento di 20 grammi di hashish, 14 dosi di cocaina e 13 di eroina, oltre a una somma di 189 euro in contante, presumibilmente guadagnata dallo spaccio.
L’uomo arrestato è stato trasferito nel carcere di Sulmona, dove attenderà la convalida del suo arresto da parte della Procura. Le indagini sono ancora in corso, ma questa operazione segna un altro successo significativo nel contrasto al traffico di stupefacenti da parte della Guardia di Finanza, con un particolare focus sulla protezione delle giovani generazioni e la sicurezza del territorio.
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